Corni di Canzo con anello da Gajum


Publiziert von rochi , 29. Oktober 2014 um 22:22.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:29 Oktober 2014
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Klettern Schwierigkeit: I (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:30
Aufstieg: 1000 m
Abstieg: 1000 m

Continua l'esplorazione sistematica delle montagne del triangolo Lariano.
Oggi tocca alla zona dei Corni di Canzo, giustamente celebratissima da molti amici hikriani. A mio avviso, questa è infatti il più bello e divertente tra i settori di queste montagne.
Per una serie di fortunate coincidenze,oggi è con me il compagno di tante avventure: POLI89.
Avvalendomi del sito istituzionale del Comune di Canzo, pianifico il percorso di andata, in modo da sfruttare al meglio il poco tempo a disposizione. Quella da noi percorsa è descritta come la via più diretta.
Ci portiamo con l'auto alla località Gajum facilmente raggiungibile dal centro di Canzo grazie ai numerosi cartelli marrone. Tralasciata la strada selciata a destra per San Miro, prendiamo quella a sinistra e saliamo comodamente e velocemente alla Prim'alpe avvalendoci anche di scorciatoie nel bosco. Proseguiamo sul selciato e, poco dopo, superato un torrente, voltiamo a sinistra sul sentiero numero cinque che sale ripido nel fitto bosco. Poi la pendenza diminuisce per lasciar posto a un traverso al termine del quale si rimonta sino ad una sella, si ripercorre un lungo traverso e con un ultimo strappo si esce sui prati della località Piazzi dove risiede il rifugio SEV. Proprio dietro al rifugio un cartello ci indica la via per i Corni, portandoci comodamente alla forcella omonima, dove le difficoltà passano da T2 a T3. Decidiamo di affrontare il Corno Occidentale, quindi voltiamo a destra e percorriamo con un po' di attenzione un traverso esposto reso insicuro dal fogliamo secco. Affrontiamo dunque un primo canale roccioso dove occorre servirsi delle mani ma che risulta essere appoggiato e non esposto. Al termine del canalino, un breve passaggio su prato ci porta alla base di un secondo canale, questa volta più lungo e più verticale con qualche passaggio di I grado sempre ricco di appigli. In cima al canale, con pochi elementari passi arriviamo a toccare la croce di vetta. Purtroppo il filo conduttore di questa giornata è la nebbia bassa, così il panorama ci è totalmente precluso. Anche il Corno centrale, poco distante, è scarsamente visibile ma, visto il tempo ancora a disposizione decidiamo di raggiungerlo. Con estrema cautela disarrampichiamo i due canalini (dove sono presenti alcuni split), ci riportiamo alla forcella e traversiamo sino alla base dell'edificio del Corno Centrale. La salita di quest'ultimo è servita da un ripido sentiero, tuttavia decidiamo di arrampicare anche qui grazie alla presenza di un ulteriore facile canale che esce in vetta. Altre foto, qualche sguardo nel vuoto e giù veloci al rifugio SEV molto affollato causa festa "Chiusura del Mercoledì". All'uscita dal rifugio, constatiamo un certo dissolvimento delle nebbie che ci regala una surreale vista delle vette delle Grigne che paiono sorgere dal nulla.
Seguendo i cartelli, prendiamo la via di ritorno puntando la Terz'Alpe, nell'intenzione di compiere un circuito ad anello. Ci immettiamo dunque sul sentiero uno che costeggia la base del Corno Occidentale offrendoci l'opportunità di scorgere ulteriori vie di salita, compresa la via ferrata.
Al termine di una discesa piuttosto lunga nel bosco, perveniamo all'alpe e prendiamo il sentiero Geologico verso San Miro. Questa via costeggia costantemente un fiume, ora su un lato, ora sull'altro e offre favolose viste nel bosco e nelle vasche di acqua cristallina circondate da enormi massi levigati. Il sentiero è estremamente curato e tutti gli attraversamenti del fiume sono agevolati da comode passerelle. Ci sono numerosi pannelli esplicativi che illustrano la geologia del luogo e abbiamo la fortuna di assistere al volo di un airone cenerino, ultimo regalo di un pomeriggio di montagna rapido ma intenso e concentrato di tutti gli elementi che fanno di una semplice gita, una grande gita.
Alla fine del sentiero Geologico, tralasciata la deviazione per San Miro, in pochi minuti, ritroviamo l'auto dopo aver percorso circa 12 km (SE: 22 km).
Il dislivello tiene conto del saliscendi ai due Corni, altrimenti 100 metri in meno.
Due apparecchi fotografici rendono difficile una disposizione cronologica delle immagini.

Tourengänger: rochi, POLI89
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (5)


Kommentar hinzufügen

Menek hat gesagt:
Gesendet am 30. Oktober 2014 um 20:12
Vedo che stai ravanando tutta la zona...
Ciao
Menek

rochi hat gesagt: RE:
Gesendet am 30. Oktober 2014 um 20:29
Ciao Menek,
faccio quello che il tempo e gli spazi mi consentono e la restituzione è soddisfacente. Complimenti a te, sebbene non sempre mi ricordi di commentare, ti leggo sempre e constato la tua attività.
Ciao!!!
R.

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 30. Oktober 2014 um 20:37
Ci teniamo in contatto Astrale!!! :)

gbal hat gesagt:
Gesendet am 31. Oktober 2014 um 21:37
Polibravi!
Ciao a tutti.

rochi hat gesagt: RE:
Gesendet am 1. November 2014 um 11:15
Poligrazie.
Policiao!!!


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