Poncione di Piancalunga (2332 m)


Publiziert von Varoza , 28. Oktober 2014 um 01:56.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:25 Oktober 2014
Wandern Schwierigkeit: T4+ - Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Cima Rossa   CH-TI 
Aufstieg: 1384 m
Strecke:Madra (1086 m) - Pianèzza (1470 m) - Piancalunga (1766 m) - Sasso Blüscia - versante N - quota 2355 m - cresta ESE - Poncione di Piancalunga (2332 m). Discesa: per la stessa via di salita (da Piancalunga, discesa a Pianèzza via Langa).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Dall'uscita dell'autostrada a Biasca dirigersi verso est in direzione Malvaglia. Dal nucleo del paese si prende la strada carrozzabile fino al bivio con la Val Pontirone (640 m). Si piega a sinistra e passando accanto al Bacino di Val Malvaglia si raggiunge Madra.

Nelle innumerevoli ascese sulle belle vette che sovrastano Quarnei, il mio sguardo è spesso stato attratto da una vistosa piramide che domina il grazioso villaggio di Madra. Si tratta del Poncione di Piancalunga, ultima ardita e rocciosa elevazione che si colloca al termine della tormentata cresta che scende dal Pizzo Caldözz. Un susseguirsi di torri e torrette separano le valli Madra e Combra. La vetta può appunto essere raggiunta da entrambe le valli e per l'occasione scegliamo la salita per la Val Madra.
 
Poco prima del ponte che conduce al nucleo di Madra, prendiamo la traccia che costeggia il fiume Val Madra (sul piazzale erboso, a lato della strada, c'è anche un cartello indicatore in legno con la scritta "Andi Weg"). In breve ci agganciamo al sentiero ufficiale, nei pressi di un ponticello e cominciamo l'ascesa costeggiando dei vecchi tubi di condotta dell'acqua oramai in disuso.  A quota 1240 m il sentiero vira deciso a destra e sale a zig-zag fino alle prime cascine di Pianèzza (1470 m). Qui la via si perde nei prati, ma la traiettoria visiva è priva di ostacoli, e così raggiungiamo l'ultima cascina del monte, che ospita due alberi con altrettanti cartelli indicatori in legno: Langa-Sella e Piancalunga.
 
Decidiamo di raggiungere Piancalunga per la via più diretta ed allora cominciamo a rintracciare la giusta traccia. Il percorso è segnalato con delle pennellate gialle su tronchi d'albero oppure su rocce, ma il sentierino resta esile, nonostante la vegetazione autunnale. Nel periodo estivo credo sia molto difficile reperire questo percorso. Poco prima di raggiungere l'alpeggio incontriamo la prima neve che però non ci pone alcun problema ed in breve sbuchiamo a Piancalunga (1766 m) dove ci concediamo un ristoro nei pressi di una caratteristica cascina di cacciatori. Poco distante dei curiosi ruderi formati da enormi "menir" attraggono la nostra attenzione, interrogandoci sullo scopo di questi "manufatti".
 
Proseguiamo il nostro cammino sul sentiero (marcato qua e la in rosso) che porta a Campione (1979 m) e lo abbandoniamo a ca. quota 1800 m, per risalire uno stretto canale con grossi macigni su per i pendii di Sasso Blüscia. Il terreno è reso duro dalle rigide temperature e spesso dobbiamo anche aggirare delle rocce ghiacciate. L'ascesa all'interno del valloncello resta comunque agevole, rispetto al pendio cespuglioso che notiamo ai lati. Lo risaliamo fino a quota 2020 m ca. dopodiché , alla prima opportunità, lo abbandoniamo, portandoci sulla costola alla nostra destra. Da qui iniziamo ad avvicinarci alla meta, salendo in diagonale verso N tra cespugli e neve fino a sbucare su un pianoro detritico a quota 2100 m. I tronchi privi di foglie ci agevolano la ripida salita, ma in periodi di alta vegetazione sarebbe impensabile penetrare questi terreni. Ora cerchiamo di evitare un deserto di sassi e sfruttando un terreno prevalentemente erboso ci dirigiamo ad una larga sella sulla cresta che scende dalla quota 2355 m. Questo punto può anche essere raggiunto tramite un canalone detritico che dalla Ganna di Piancalunga corre sotto la parete NNE dell'omonimo poncione. Oggi però la durezza del terreno e la neve rende questo canale poco invitante.
 
In breve, scalando facili rocce guadagniamo la quota 2355 m, che di fatto può essere anche considerata la cima più alta del Poncione di Piancalunga. Da qui discendiamo all'evidente sella erbosa, che funge da valico tra le valli Combra e Madra, ed in un batter d'occhi,  lungo la breve e ripida cresta ESE ci troviamo di fronte all'ometto di sasso del Poncione di Piancalunga (2332 m).
 
Il tempo sembra volgere al brutto per cui dopo una meritata sosta firmiamo il libro di vetta e ci rimettiamo in cammino. Vi sarebbe l'opportunità di rientrare seguendo in parte il versante SW della montagna e raggiungere poi Piancalunga via Ganna di Piancalunga (eventualmente anche Sella), oppure scendere lungo il canalone detritico sotto la parete NNE, ma visto le condizioni del terreno e l'innevamento decidiamo di non fare i brillanti e optiamo per la via maestra. A quota 2020 m anziché zombare all'interno del canalino scelto per la salita, puntiamo dritti giù per la costola cespugliosa ritrovandoci così sul sentiero che porta a Campioni. A Piancalunga, optiamo questa volta per il sentiero che porta a Pianèzza, via Langa (1740 m ca.). Qui la traccia risulta migliore rispetto al sentiero percorso in salita, ed anche qui, la via è pennellata di giallo. In poco meno di mezzoretta chiudiamo il cerchio alla cascina con i segnali indicatori (Pianèzza) e da qui non ci resta che seguire lo stesso percorso di salita.
 
In conclusione, posso affermare che la meta ha rispettato tutte le mie aspettative: terreno selvaggio, vista molto panoramica. La vegetazione resta molto fitta per cui consiglio l'ascesa nel periodo autunnale o primaverile.

Note:
 
Vetta:
Uomo di sasso con libro di vetta.  
 
Madra:
Possibilità di parcheggio poco prima del ponte che immette nel nucleo di Madra.
 
Valutazione:
Madra - Pianèzza - Piancalunga: T3 (EE)
Piancalunga - Sasso Blüscia - versante N - cresta ESE - Poncione di Piancalunga: T4+ (F)

Tourengänger: Varoza
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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Poncione hat gesagt:
Gesendet am 28. Oktober 2014 um 20:54
Bellissima e selvaggia cima, complimenti... la Val Malvaglia è veramente da girare metro per metro.

Ciao

Varoza hat gesagt: RE:
Gesendet am 30. Oktober 2014 um 21:27
Grazie! Esatto, in Malvaglia si trovano ancora posti selvaggi, per fortuna! Come dici tu, da perlustrare metro per metro! Saluti!


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