Monte Cancervo (m 1835) per il Canalino dei Sassi

DIFFICOLTÀ.  Itinerario per escursionisti esperti, ma che non presenta difficoltà che vanno oltre il normale escursionismo: le mani non si devono usare.
La salita per il Canalino dei Sassi è molto ripida e sena respiro, con qualche breve tratto esposto. La traccia è sempre evidente e i segnavia in vernice gialla sono parecchi.
 La discesa per il sentiero 102 è molto ripida e in qualche tratto esposta. Nei punti di maggiore esposizione sono state installate alcune catene utili in caso di pioggia, neve o vetrato.
La segnaletica presente: cartelli, pochi, e segnavia, è molto vecchia e carente all'attacco degli itinerari: bisogna aguzzare la vista. Una volta imboccato il sentiero, poi, si fa più evidente.
Da queste parti è nato Arlecchino (la famosa maschera della commedia dell'arte), forse in suo onore i segnavia sono di più colori: classiche bandierine rosse/bianche; bolli e strisce gialle, bolli gialli/blu, ecc..
 
QUOTA MASSIMA:  m 1835, la cima del Monte Cancervo.

QUOTA MINIMA:  m 810 a Pianca.

DISTANZA:  km 10,6

TEMPO DI SALITA:  3^h 15'

TEMPO DI DISCESA:   2^h 15'        

NOTE SUL PERCORSO.    Lasciata l'auto nei pressi della chiesa di Pianca, ci siamo impegnati invano nella ricerca dell'inizio del sentiero 102; alla fine abbiamo deciso di percorrere l'itinerario al contrario e ci siamo diretto verso la chiesetta i San Giacomo, passando per  il piccolo borgo di Brembella. Dalla chiesetta ci siamo riportati sulla strada percorrendola per alcune centinaia di metri, fino ad incontrare un cartello in legno che segnale l'inizio del sentiero del Canalino dei Sassi (m 1085).
Percorso un breve tratto, il sentiero inizia ad inerpicarsi ripido con numerosi zig-zag fino a raggiungere la base di alcuni torrioni rocciosi. Qui si devia con un breve traverso verso sinistra e  si entra in un canale con numerosi mughi, fino a giungere su un pianoro erboso. Lasciando il sentiero segnalato che continua fino alla baita del Cancervo (1.660 m), ci si inerpica seguendo i bolli gialli che si staccano sulla destra, fino alla cima (m 1835).
Ritornati sul pianoro erboso, si prende il sentiero, non segnato, in direzione sud, che in leggera discesa si inoltra nel bosco di faggi. Lo si segue fino a raggiungere il limite del bosco dove si incontra una baracca metallica (di quelle usate nei cantieri) pitturata di verde; poco oltre si incontrano i segnavia del sentiero 102, che si segue.
Dopo aver percorso un primo tratto in ambiente aperto, il sentiero piega verso est ed imbocca un ripido e lungo canale (nei punti cruciali e attrezzato con alcune catene) che con numerosi zig-zag ci permette di perdere rapidamente quota. Al termine del canale, il sentiero attraversa un bosco (numerosi roccoli) e una prateria e ci riporta a Pianca; poco distante dalla chiesa.
 
METEO.  Giornata complessivamente buona. Iniziata con sole e alcuni nubi, nel pomeriggio la nuvolosità, da condensa, è aumentata con addensamenti sulle cime.  Temperatura elevata per la stagione.

COMPAGNI:Andrea e Fabio.