In Piemonte intorno al Gran Paradiso


Publiziert von Panoramix , 8. Oktober 2014 um 19:42.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum: 1 September 2014
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4 Tage

... ma si parte  dalla Valle d' Aosta e in Valle d' Aosta si torna ...

Giorno 1: Villeneuve - Pont Valsavarenche - Rif. Vittorio Emanuele II - Colle Gran Paradiso - Ghiacciaio Noaschetta - Bivacco Ivrea
 
Tappa piuttosto lunga (8 ore abbondanti. Soste varie: circa 2 ore)
Ramponi utili (se non indispensabili) per il tratto finale del Colle del Gran Paradiso (a inizio stagione meglio avere anche la picozza) 
Discesa iniziale per pietraia a scendere in breve sul ghiacciaio di Noaschetta (ancora ramponi: quest'anno il ghiacciaio e' ben innevato) che va percorso a lungo in piano tendendo verso sinistra (E - NE) e abbassandosi progressivamente verso la lingua terminale che si aggira sulla destra per comodi pendii detritici. In direzione SE discendere a lungo la restante pietraia fino al pianoro erboso sul quale si trova il bivacco Ivrea che si avvista con largo anticipo.
 
Difficolta': T2 fino al Rifugio Vittorio Emanuele poi T3 fino al nevaio alla base del Colle  del Gran Paradiso. L' uscita dal nevaio nella parte piu' ripida su detrito mobile e' un T4+ ; piu' facili gli ultimi passi (T3+). La discesa al bivacco Ivrea non va mai oltre T3
 
Giorno 2: Bivacco Ivrea - Colle dei Becchi . Blanc Guir - Colle dei Becchi - Rif. Pontese
Tappa breve (6 ore abbondanti. Soste varie: circa 1,5 ore)
 
Si traversano vari altopiani pratosi su sentiero - mulattiera fino alla base di una pietraia piuttosto ripida ma facile da salire (segni biancorossi; ometti; qualche bandierina della trail "Royal Marathon"). L' unica vera difficolta' e' il sole contro che toglie a tratti visibilita'. Dal Colle dei becchi procedere a destra per ampio pendio detritico (pochi ometti ma la via e' facilmente intuibile) fino ad un' ampia spalla da cui 
a sinistra in breve in vetta all' anticima ed alla cima del Blanc Guir. Ritornato al Colle dei Becchi di nuovo verso Est verso il Rif. Pontese; dopo un primo tratto detritico anche qui una serie di altopiani portano al rifugio che domina il Lago Teleccio.
 
Difficolta': T2 fino alla pietraia che porta al Colle dei Becchi; T3 il valico del colle in mezzo alle pietre; T3+ la salita al Blanc Guir (in particolare la parte finale) ; T2 la parte finale verso il Rifugio Pontese
 
Giorno 3: Rifugio Pontese - Bocchetta Valsoera - Lago Valsoera - Colle Ciardoney - Bivacco Revelli. Tappa lunga con dislivello: quasi 9 ore di cui 2 di sosta   
 
La salita alla Bocchetta di Valsoera presenta un tratto in discesa che non prevedevo e che per un attimo mi fa pensare di aver sbagliato sentiero ... e' l' unica difficolta' oltre ad un altro punto in cui rocce bagnate possono risultare scivolose (qualche catena e' presente). La ripida discesa verso il Lago Valsoera e'seguita dai 2 ripiani che portano alla base dell' estinto ghiacciaio Valsoera: fare attenzione a non smarrire i segnavia rettangolari rossi lunghi e stretti. Si risale inizialmente ripidi sul lato sinistro orografico e si traversa verso N fino ad un pianoro dove una scritta su un masso conferma la direzione per il Colle Ciardoney. Sempre verso Nord, dopo un tratto nuovamente ripido in mezzo a grossi massi si prende verso NE (qualche ometto, pochi segni) verso la visibile lingua del ghiacciaio Ciardoney da affrontare sulla destra orografica (sinistra salendo).
Ramponi utili per l'ultimo tratto prima del colle: sull' altro lato vi e' una lunga e mai ripida discesa lungo un ghiacciaio un po' esausto. Usciti dal ghiacciaio ricompaiono i segni rossi descritti prima che vanno seguiti (altrimenti restare comunque sulla destra orografica). Con buona visibilita' si scorge, lontano, il bivacco Revelli posto su un poggio; l' arrivo e' in (leggera) salita 
 
Difficolta'; T3- fino al Lago Valsoera; T2 fino alla base del ghiacciaio estinto; T3 la successiva risalita che diviene T3+ nell' ultimo tratto fino al colle. Dal colle (ramponi utili) fino al bivacco T3 (piu' facile l' ultimo tratto verso il bivacco)
 
Giorno 4: Bivacco Revelli - Finestra Valletta - Discesa sopra il Bivacco Davito - Colle Bardoney - Lillaz poi bus fino ad Aymavilles e ultimo tratto a piedi verso Villeneuve
 
Tappa lunghissima: oltre 10 ore di cui meno di 2 di sosta.
 
Si percorre all' inizio un canalino in direzione nord alle spalle del bivacco (non ci sono segni ...ma e' molto facile) tra prati e roccette  fino ad incontrare una traccia segnata (forse anch'essa proveniente dal bivacco ma con giro piu' lungo). Si punta all' ampia piana  solcata da un torrentello con molti rami dal guado non sempre immediato. Lasciati i segni bianco rossi che proseguono in direzione NE si deve risalire il pendio per Finestra Valletta: nessun segno, qualche raro ometto ... il colle pero' e' visibile ed e' caratterizzato da una striscia terrosa verticale in mezzo all' erba. Si sale ad intuito cercando le pendenze meno ripide ed evitando, se possibile, le pietraie. L' ultimo tratto su erba e terra e' molto ripido ma mai impegnativo. Dalla Finestra Valletta (ometto) e' fondamentale restare in cresta verso destra e passare altre sellette piu' piccole fino a scorgere ometti sottostanti. Iniziare la discesa puntando agli ometti cercando tratti meno ripidi ... alcune rocce sulla destra possono essere un buon appiglio (verificare la stabilita') Puntare ad un ometto posto alla base di una grossa placca rocciosa che io decido di raggiungere scendendo un poco piu' in basso e risalendo brevemente (alternativa: disarrampicare lungo roccette esposte). Da questo ometto le difficolta' diminuiscono notevolmente e riguardano principalmente l' orientamento visto che non si capisce dove andare ed il bivacco Davito e' in vista ma ancora molto lontano. Occorre puntare ad una dorsale erbosa detritica disposta verso nord: la si raggiunge risalendo una serie di pendii erbosi misti a pietraie dove ogni tanto un ometto ti fa capire che qualcuno e' gia' passato. Giunti sulla dorsale aumentano gli ometti ... ma anche i tratti in pietraia non difficili ma solo faticosi ... e finalmente, passati alti sopra il bivacco Davito si incrocia il sentiero per il Colle Bardoney (segnavia bianco rossi). La salita al colle avviene senza problemi tranne l' ultimo tratto dove un primo tratto abbastanza esposto e' in realta' molto semplice da superare mentre il piccolo salto successivo richiede un po' piu' di tecnica. L' arrivo al Colle e' su mulattiera e cosi'la discesa ... ma, in corrispondenze di una placca rocciosa molto alta e ripida che si traversa quasi in piano nella parte superiore, il sentiero si perde portato via da frane di questi anni e si e' obbligati a perdere quota lungo una pietraia molto estesa. Dopo un primo ripiano tenersi sulla sinistra idrografica per un' altra discesa, piu' breve, dopo la quale riappare il sentiero che, salvo un paio di interruzioni, prosegue ben tracciato fino a Bardoney e poi, a destra, verso Lillaz (ben segnato; frecce gialle).
 
Difficolta': T3+ fino a Finestra Valletta T5- la discesa iniziale fino all' ometto sottostante la placca; T4 il proseguimento fino all' incrocio col sentiero per il Colle Bardoney; T3 la salita al Colle ; T4- la discesa fino al riapparire definitivo del sentiero che fino a Lillaz e' T2. 

Tourengänger: Panoramix
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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cristina hat gesagt:
Gesendet am 9. Oktober 2014 um 09:02
Bel trekking, da tenere presente, la zona del bivacco Ivrea ci era piaciuta parecchio!

Complimenti!

Cri

Panoramix hat gesagt:
Gesendet am 10. Oktober 2014 um 08:41
Grazie: era da anni che lo avevo in mente e l' attesa non e' andata delusa. Penso di ripeterlo con qualche variante (anche solo cambio il senso di percorrenza ... )


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