Foliage watching al Palanzone


Publiziert von rochi , 1. Oktober 2014 um 21:22.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 1 Oktober 2014
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:15
Aufstieg: 800 m
Abstieg: 800 m

Con qualche ora di tempo tra una sessione di lavoro mattutina e una tardo pomeridiana, mi determino alla salita del Palanzone, consapevole che i boschi che dovrò attraversare per arrivarci si esibiranno nei primi "foliage", il fenomeno autunnale di arrossamento delle foglie prima della caduta.
L'obiettivo è partire dall'Alpe del Vicerè, ma appena uscito dal paese di Albavilla, un sentiero segnalato in prossimità di via Partigiana e un buon posto per parcheggiare, tentano la mia voglia di stare per monti e fare un po' di dislivello.
A quota 600 m circa, mi avvio e tralascio (sbagliando!!) la deviazione per la Baita Patrizi. Proseguo su ampia sterrata in leggera salita mantenendomi sulla traccia più importante sinchè questa non diviene sentiero pianeggiante che traversa a mezzacosta, spesso ostacolato da moltissime piante divelte dalla passata bizzarra estate.
Scendono intanto dense nebbie e la via si dirama in molti viottoli accidentati sino (inevitabile epilogo) a sparire. Siamo alle solite, disperso nei boschi. In alto, la vegetazione pare diradarsi, così decido di risalire il costone che, inutile ricordarlo, è inclinatissimo, denso di sterpaglie e rovi, reso scivoloso dalle recenti umidità. Mi vien da ridere e penso che ancora una volta la mancanza di pianificazione del percorso, i cambi di idea repentini e l'assenza di ogni strumentazione ausiliaria mi hanno condotto in questo posto che definirei "la zona rochi" e che, non si può negare, mi diverte un mondo.
Sali e sali ritrovo una traccia più evidente che percorro sino a incontrare una scaletta di ferro appoggiata alla costa. Non so se si tratti della famosa scala di ferro, a guardare i way points sembrerebbe di si ma a me pare troppo breve e semplice (una decina di pioli). 
Superata la scaletta, sbuco sugli ampi prati retrostanti l'alpe del Vicerè (end of rochi zone) che attraverso a pervenire alla strada asfaltata.
Da qui, il percorso è noto, semplice e sufficientemente segnalato. Si tratta di superare il rifugio Cacciatori e risalire la strada tagliafuoco sino alla capanna Mara. Invece di salire fino alla bocchetta di Lemna, ho puntato un colle con una cappelletta e quindi con un breve sentiero nel bosco mi sono portato vicino all'inizio della via segnalata per la cima dell'Asino. Ho risalito l'erto pendio e poi per cresta sono sceso alla bocchetta di Palanzo godendo ora di notevoli esempi di foliage. Senza fare il giro per il Rifugio Riella, sono salito per prati e tracce direttamente alla vetta del Palanzone, completamente immersa nella nebbia.
Brevissima sosta e giù a rotta di collo per la stessa via sino all'Alpe del Vicerè dove gli appuntamenti di lavoro mi vietano ulteriori sbagli di sentiero nei fitti boschi, così continuo sulla carrabile asfaltata che in 5 km mi riconduce all'auto.
Sviluppo: 16 Km; SE: 24 Km.
I tempi comprendono non più di dieci minuti di pausa e un passo piuttosto deciso, specie in discesa. Il tratto nella "zona rochi" è T3, altrimenti tutto T1, T2.

Tourengänger: rochi
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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gbal hat gesagt:
Gesendet am 3. Oktober 2014 um 15:44
Rochi non perde certo tempo e sfrutta ogni ritaglio per visitare le sue montagne. Bello il foliage, sia come vocabolo che come foto. Un po' meno quando le foglie capitano sotto i piedi e funzionano da "sciolina".
Bravo Speedy-Rochi

rochi hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. Oktober 2014 um 17:34
Ne so qualcosa! Tuttavia il fenomeno è ancora agli inizi e sono rimasto in piedi!


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