Rifugio Bernasca: una bella giornata con un magnifico panorama mentre si pranza!


Publiziert von Alberto , 3. Oktober 2014 um 10:12. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:28 September 2014
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 3:45
Aufstieg: 1263 m
Strecke:parcheggio a quota 1150,di Ronco - Vicima m.1505 - a quota 1630 circa (km. 3,8 dalla partenza), ci si innesta sulla nuova strada (parte da poco sotto e giunge alla baita a quota 2050 - casera di Vicima m.1763 - baita a quota 1931 dove parte il sentiero per il Pizzo m.2296 (croce di vetta visibile) - baita a quota 2050 - passo Vicima m.2234 km. 7,850 - lago Bernasca m. 2134 - rifugio Bernasca m.2094 km. 9,00 e 182 minuti effettivi
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano - S.S. 36 dello Spluga - Lecco - Colico - Morbegno - uscita per Tartano - Campo Tartano - Ronco: proseguire sulla strada principale per poi svoltare a sinistra dove una strada nuova,conduce al grande parcheggio sopra le case di Ronco [p ]
Unterkunftmöglichkeiten:rifugio Bernasca,(si può salire anche dalla località Soalzo a quota 800 m. sopra Colorina) sempre aperto per ulteriori informazioni: sig. Zamboni 338.376.20.96
Kartennummer:Kompass Parco Orobie Valtellinesi

 

Vista da Alberto:   Considerando le previsioni più che buone,programmo un'escursione in Valtellina,precisamente salendo dalla val Tartano e valicando in val Madre attraverso il passo Vicima per poi scendere al lago Bernasca e poco dopo al rifugio Bernasca.

D'accordo con Gianluigi ci troviamo a Bione e alle 7,30 (dopo 1 ora di viaggio) siamo a Ronco: la giornata è in via di miglioramento,nuvole alte si addensavano sulle montagne,ma si intravedeva il cielo azzurro che annunciava il miglioramento.
Alle ore 7,40 siamo in partenza,la frescura ci accompagna per un bel pezzo,poi,giunti alla casera Vicima,il sole cominciava a scaldarci e il panorama si faceva stupendo: giunti al passo Vicima lo spettacolo a me già conosciuto,entusiasma Lorenzo e Gianluigi che si è pure portato la vela anche se non gli ho accennato della possibilità di volare,visto che la maggior parte delle volte ha dovuto rinunciare.

Giasnluigi decide di provare un voletto dal passo fino al rifugio (cosa che gli riesce pur breve che sia dato che non vi erano correnti ascensionali),mentre io e Lorenzo ci portiamo avanti e raggiungiamo il rifugio alle ore 11,15 dopo ben 9 km. di percorso,per preparare il pranzo in attesa che Gian ci raggiunga,mentre un escursionista sopraggiunge: facciamo conoscenza con Gino che di lavoro fa il cuoco e ha un ristorantino multietnico in zona di Berbenno,oggi nonostante il nostro invito preferisce mangiare panini,mentre ci tiene compagnia con il caffé: ad aprile è salito da Colorina dove abita,battendo la neve in solitaria in ore 7,30....non sarebbe male invitarlo quando c'è da battere neve per arrivare in Garzonera!
Stranamente l'acqua è già chiusa,forse vista come è andata alla metà di ottobre del 2013,è stato pensato di chiudere prima per evitare rischi: a Gino che conosce il Nando (che abbiamo conosciuto nel 2012 io e il selvatico delle Alpi) gli ho suggerito di far sapere che non sarebbe male poter avere un paio di taniche da 10 litri per l'approvvigionamento dell'acqua,più facili da trasportare rispetto le pentole un poco scomode.
Suggerire delle idee realizzate in altri rifugi per migliorare e ottimizzare la necessità di portare acqua senza rovesciarsela addosso penso che siano apprezzate.

Dopo il pranzo al Bradipo e a Lorenzo,tocca risalire al passo,mentre Gianluigi farà un voletto sulla valle attendendoci alla Brace dove raggiunto lo vediamo sdraiato su un masso a prendere gli ultimi raggi di sole.
Anche oggi un ottima giornata in un contesto di clima primaverile con temperatura gradevole e come sempre in grande serenità e allegria che rimane tale perché vige la regola di base che fa la differenza: lo stare in gruppo quando si è più di uno!

Dal mio punto di veduta,c'è molta più soddisfazione quando un amico ti ringrazia per essergli stato vicino (anche se non è il caso perché è giusto che sia così) rispetto arrivare in meno tempo possibile in vetta (o all'auto),perché un giorno,presto o tardi (la vita riserva sempre sorprese,positive ma anche negative) TUTTI diventeremo un "problema": con il passare del tempo non si diventa più giovani ne più sani....io ne sono convinto e penso che NESSUNO abbia da contestare una verità che esiste da quando c'è il pianeta Terra!


Ciao a tutti e alla prossima!

Tourengänger: Alberto, gianluigi


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Kommentare (1)


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stefano58 hat gesagt:
Gesendet am 3. Oktober 2014 um 13:12
Condivido il tuo punto di vista, quando si è in gruppo si sta in gruppo.
Quando voglio andare da solo parto da solo.
Anche quando dici che con il passare del tempo non si diventa più giovani né più sani; dall'estate dell'anno scorso mi sentivo più in forma e ringiovanito, ma l'attacco di sciatica di quest'inverno mi ha dimostrato che era solo apparenza.
Ciao
Stefano


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