Cima Careser 3189 m


Publiziert von cristina , 16. September 2014 um 14:07. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Trentino-Südtirol
Tour Datum:14 September 2014
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 1 Tage
Strecke:Posteggio Plan-Coler-Cascate Saent-Dos de le Cros-Baito Campisol Basso e Baito Campisol Alto - Cima Careser-Bocca di Saent-Rifugio Dorigoni-Sentiero degli Alpinisti-Pra Saent-Dos de le Cros-Cascate di Saent-Coler-Posteggio Plan
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Dalla Val di Sole entrare in Val di Rabbi all'altezza di Terzolas. Proseguire oltre Bagni di Rabbi fino all'ampio posteggio libero sulla dx. Poco dopo c'è il divieto di accesso.
Kartennummer:Tabacco Parco Naz.dello Stelvio Settore Trentino 1:25.000

Se dovessimo dare retta a cosa fa male oggi dovremmo starcene in casa o al massimo andare a fare il giro di Brunico come diceva Menek ma come il solito facciamo di testa nostra.

Da anni conosciamo Cecilia e Lorenzo gestori del rifugio Dorigoni e tutti gli anni ci fa piacere andare a trovarli quando sono in rifugio. Quest’anno il tempo inclemente non ci ha dato ancora la possibilità di farlo e quindi oggi è l’occasione giusta per farlo. Essendo però una delle rare giornate belle che quest’anno ci ha concesso, nonostante tutto, decidiamo di allungare il giro andando a cercare un itinerario che ci aveva suggerito tempo fa Lorenzo.

Lasciamo l’auto al posteggio prima del divieto di accesso per il Coler che si potrebbe raggiungere velocemente da qui, ma per non si sa quale motivo per arrivarci fanno fare un giro dell’oca che passa da paesini dove se t’incroci con altri diventa un casino oppure, come fanno i più, rischiare e ignorare il divieto. Temendo il traffico del rientro evitiamo quindi di andare al Coler, non pensando che saremmo scesi a un’ora tale che il traffico non ci sarebbe più stato!

Comunque…lasciata l’auto proseguiamo quindi per il Coler e costeggiando il Rabbies raggiungiamo le cascate del Saent. Raggiunto il punto di sorveglianza Dos de le Cros proseguiamo per il Baito Campisol. Fin qui è tutto indicato. Dal Baito comincia il percorso suggerito da Lorenzo che sulle carte non c’è, sulla nostra l’ha disegnato lui. Imbocchiamo il sentiero verso la Forborida, poco dopo sulla dx un grosso ometto segnala la traccia da prendere. Saliamo ripidamente entrando nella solitaria Val Campisol fino a raggiungere il Baito Campisol Alto. Fino a qui la traccia è evidente e ben segnalata da ometti. Dal baito ci sono due possibilità. Tenere la dx e quindi tornare sul sentiero 128 per il rifugio Dorigoni all’altezza del Baito di quota 2281 oppure andare a sx in direzione delle creste e salire a Cima Careser, nostra meta.

Ometti non ne vediamo né da una parte né dall’altra e nemmeno tracce. Dal disegno sulla cartina e da quanto ci aveva detto, per raggiungere la cresta e quindi Cima Careser, dobbiamo seguire e passare i vari dossi e avvallamenti della valle seguendo la linea più comoda. Cerchiamo di fare in questo modo e così facendo riusciamo a intravvedere qualche ometto o resto di ometti. Raggiungiamo quindi una prima cresta ma quella buona è quella dietro che si raggiunge intorno a quota 2930 m. Sulla cresta gli ometti sono più frequenti e seguendoli si evita di finire su terreno troppo mosso, questo non è certo un percorso frequentato anzi…faticando non poco e a passo di lumaca arriviamo finalmente sulla cresta che circonda il ghiacciaio del Careser e alla nostra sx l’ometto di vetta!

La cima in sé non è niente di particolare anzi è solo una piccola elevazione su cui è stato messo quest’ometto però ha o meglio avrebbe un panorama eccezionale su Vioz, Palon della Mare, Cevedale, Brenta probabilmente anche Adamello e Presanella ma purtroppo anche se la visibilità è ottima queste punte sono nascoste, rimangono fuori solo quelle attorno al ghiacciaio del Careser. Punta Mezzana, la Rossa di Saent, la Punta Martello e le Venezie. Dopo una bella sosta scendiamo alla Bocca di Saent e quindi al rifugio Dorigoni dove faremo una lunghissima sosta.

Lasciamo gli amici sapendo che arriveremo giù se non con il buio quasi!

Come previsto, nonostante stiamo scendendo dal sentiero classico per il rifugio, non c’è più anima viva in giro. Ci accompagnano solo i rumori della valle.

Arriviamo al posteggio con le ultime luci ma grazie a questo eviteremo il rientro in massa che ascoltando la radio sembra più un bollettino di guerra!


Tourengänger: cristina, Marco27
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (9)


Kommentar hinzufügen

Menek hat gesagt:
Gesendet am 16. September 2014 um 19:16
Voi non state a casa manco se vi tagliano le gambe!
Ciao
Menek

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 17. September 2014 um 09:15
Beh questa è la fortuna di avere questa passione in comune e poi a casa a fare che...i mestieri magari?!?! :-)))))))))))

Ciao Cri

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 17. September 2014 um 10:08
Si si i mestieri! :) :) :) Mi sa che Marco dovrebbe subire...a schiena bassa!

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 17. September 2014 um 10:34
Parli per esperienza eh :-)))

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 17. September 2014 um 11:02
Come hai fatto ad indovinare? :(

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 17. September 2014 um 12:07
Per esperienza!!!!:-))))))

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 17. September 2014 um 20:42
Aaargh!

gbal hat gesagt:
Gesendet am 18. September 2014 um 19:33
Questi infaticabili Giovani Esploratori!
Ciao, bravi

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 19. September 2014 um 09:51
Le "Giovani" marmotte :-)))


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