Corna Piana e Arera
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Anche stamattina il cielo è stupendo (almeno per il momento) e con Manuela partiamo tra i tanti colori di questa bella conca delle Baite di Mezzeno.
Su comodo sentiero si raggiunge il Passo Branchino da cui si può ammirare il sottostante laghetto e poi, passando sotto le imponenti pareti della Corna Piana, raggiungiamo la Bocchetta.
Scendiamo brevemente e poi proseguiamo sul sentiero principale fino ad una radura erbosa, dove intuiamo che dobbiamo cambiare direzione, non trovando nessuna indicazione.
Si riesce a distinguere bene un sentiero che passa appena sotto le balze rocciose di questo versante del Corna Piana, quindi lo raggiungiamo e lo seguiamo (ometti) fino alla dorsale che proviene dal Passo.
Svoltiamo a sinistra e risaliamo la dorsale, finchè questa non diventa cresta. Il primo risalto lo si lascia a destra per seguire la traccia che taglia il versante sud e poi ritorna in cresta per una sorta di canalino in cui si arrampica un pochino.
Si prosegue lungo la cresta (con qualche tratto in cui usare le mani), superando sempre sul versante sud i risalti più difficili per arrivare in vetta.
Vetta che purtroppo è già ricoperta in parte dalle nuvole. Però questo effetto nebbia e il selvaggio versante nord dell'Arera, donano un pizzico di mistero al tratto che dovremo affrontare per salire sull'Arera.
Scendiamo fino al Passo di Corna Piana. Poco sopra un cartello definisce il proseguimento come "Sentiero Alpino" e indica in 30 minuti il tempo necessario per la cima. Al momento sembra un tempo molto ottimistico ma in realtà, orologio alla mano, di buon passo risulterà corretto.
Il sentiero si svolge perlopiù su pietrisco ma verso la metà si incontra un breve canalino che si affronta in arrampicata (volendo sono presenti alcuni fittoni per far sicura in caso si usi una corda). Nel mezzo del canalino si può uscire sulla sinistra (qualche bollo sulle rocce) ed superato un passo un po' esposto si continua per roccette facili. A vista, proseguire nel canalino sembrava più complicato.
Sempre su pietrisco si arriva in cima ... ormai totalmente nelle nuvole.
Scendiamo fino al rifugio Capanna 2000 (con superamento di un breve tratto attrezzato), dopodichè proseguiamo lungo il Sentiero dei Fiori che con qualche sali e scendi conduce dapprima al Passo Val Vedra e poi va ad incrociare il sentiero di andata poco sotto al Passo del Branchino e d questo alla macchina.
Su comodo sentiero si raggiunge il Passo Branchino da cui si può ammirare il sottostante laghetto e poi, passando sotto le imponenti pareti della Corna Piana, raggiungiamo la Bocchetta.
Scendiamo brevemente e poi proseguiamo sul sentiero principale fino ad una radura erbosa, dove intuiamo che dobbiamo cambiare direzione, non trovando nessuna indicazione.
Si riesce a distinguere bene un sentiero che passa appena sotto le balze rocciose di questo versante del Corna Piana, quindi lo raggiungiamo e lo seguiamo (ometti) fino alla dorsale che proviene dal Passo.
Svoltiamo a sinistra e risaliamo la dorsale, finchè questa non diventa cresta. Il primo risalto lo si lascia a destra per seguire la traccia che taglia il versante sud e poi ritorna in cresta per una sorta di canalino in cui si arrampica un pochino.
Si prosegue lungo la cresta (con qualche tratto in cui usare le mani), superando sempre sul versante sud i risalti più difficili per arrivare in vetta.
Vetta che purtroppo è già ricoperta in parte dalle nuvole. Però questo effetto nebbia e il selvaggio versante nord dell'Arera, donano un pizzico di mistero al tratto che dovremo affrontare per salire sull'Arera.
Scendiamo fino al Passo di Corna Piana. Poco sopra un cartello definisce il proseguimento come "Sentiero Alpino" e indica in 30 minuti il tempo necessario per la cima. Al momento sembra un tempo molto ottimistico ma in realtà, orologio alla mano, di buon passo risulterà corretto.
Il sentiero si svolge perlopiù su pietrisco ma verso la metà si incontra un breve canalino che si affronta in arrampicata (volendo sono presenti alcuni fittoni per far sicura in caso si usi una corda). Nel mezzo del canalino si può uscire sulla sinistra (qualche bollo sulle rocce) ed superato un passo un po' esposto si continua per roccette facili. A vista, proseguire nel canalino sembrava più complicato.
Sempre su pietrisco si arriva in cima ... ormai totalmente nelle nuvole.
Scendiamo fino al rifugio Capanna 2000 (con superamento di un breve tratto attrezzato), dopodichè proseguiamo lungo il Sentiero dei Fiori che con qualche sali e scendi conduce dapprima al Passo Val Vedra e poi va ad incrociare il sentiero di andata poco sotto al Passo del Branchino e d questo alla macchina.
Tourengänger:
Andrea!
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