Sasso Bianco + Laghi Arcoglio e Zana, anello da Piasci

Oggi uscita assieme a Danilo in una zona della Valmalenco poco o niente recensita qui su Hikr; ci siamo pertanto affidati alle puntuali descrizioni riportate sul sito “Diska – rifugi e bivacchi della Lombardia”, relative al rifugio Bosio. Nel nostro programma un giro ad anello che percorre parte della prima tappa della Alta Via della Valmalenco: partendo da Piasci, raggiungere il lago Arcoglio, salire alla cima del Sasso Bianco e, prima di arrivare al rifugio Bosio, fare tappa anche al lago Zana.
Dopo aver percorso i 10 chilometri della stretta strada che sale da Torre di Santa Maria (fondo stradale in cemento e sterrato però sempre in ottime condizioni) abbiamo lasciato l’auto nell’ampio parcheggio in località Prà Piasci; siamo all’ombra e ci sono solo 7 gradi.
Alle 8.30 percorriamo la strada che prosegue con accesso solo ai mezzi autorizzati e, in circa 10 minuti, arriviamo alle prime case di Piasci; risalendo ancora un po’ usciamo al sole nei pressi del rifugio Cometti e l’iniziale sensazione di freddo in un attimo svanisce.
Dietro al rifugio Cometti imbocchiamo il sentiero n. 305 dell’Alta Via che salendo nel bosco di larici ci porta, in circa 30 minuti, all’Alpe Arcoglio Inferiore; seguendo una ripida sterrata arriviamo ad un pianoro dove davanti a noi ammiriamo le vette del gruppo del Bernina e tutta la dorsale sino al Pizzo Scalino.
Proseguendo su sterrata e poi su sentiero, alle 9.40 giungiamo all’Alpe di Arcoglio Superiore, caratterizzata da una chiesetta isolata e da alcune baite; affrontiamo quindi il pendio dietro le ultime baite senza seguire un preciso sentiero, i bolli gialli dell’Alta Via in questo tratto non sono ben distinguibili.
Alle 10.10 ci affacciamo alla conca del lago di Arcoglio e qui ci fermiamo per qualche foto con la corona di montagne a fare da sfondo.
Individuati i bolli gialli del sentiero risaliamo ancora, apprezzando dall’alto la forma arcuata del lago, e sostiamo ancora qualche minuto ad una quota di circa 2.350 metri.
Ripartiamo alle 10.50 puntando dapprima la sella davanti a noi, tra il monte Arcoglio e il Sasso Bianco, per poi arrivare, in circa 30 minuti, sulla cima di quest’ultimo; percorsi 5 km dopo 1h45m di marcia e 1h5m di sosta.
E’ ancora ben visibile, alle nostre spalle, il lago di Arcoglio mentre appena sotto di noi c’è il lago di Colina con parte del fondovalle della Valtellina e tutta la dorsale delle Orobie sino alla lontana cima del Legnone; davanti a noi sono ora ben visibili i Corni Bruciati e il versante sud del Disgrazia che contribuiscono ad ampliare l’orizzonte delle cime osservabili da questo particolare osservatorio seppur non eccessivamente elevato.
Sostiamo in vetta una mezz’oretta ad ammirare il paesaggio e per alcune foto prima di affrontare la discesa dal versante opposto a quello risalito; arriviamo, in meno di 15 minuti, sull’ampio pianoro della Colma di Zana. Qui abbandoniamo il sentiero n. 305 per seguire i bolli rossi posti a distanza regolare su alcuni massi che ci conducono, in circa 30 minuti, alla conca dove è incastonato il lago di Zana. L’improvvisa vista dall’alto di questo bel laghetto a forma circolare, abbinata alle perfette condizioni climatiche (nessuna nuvola, sole splendente e vento assente), considerate inoltre le 2 sole persone sino a questo momento incontrate (la “processione” della scorsa settimana al Rocciamelone ce l’abbiamo ancora ben presente) ci lasciano a bocca aperta. Scendiamo ai bordi del lago per ammirarlo ancora più da vicino e per scattare un po’ di foto.
Alle 13.10 riprendiamo il cammino per scendere progressivamente sino ad incrociare, alle 13.50 in località Pian della Pecora, il più ampio sentiero che percorre l’Alta Via.
Ora non ci resta che seguirlo per arrivare alle 14.15 al rifugio Bosio; abbiamo percorso 9,4 km in 3h5m di marcia e dopo 2h40m di sosta.
Pranziamo al rifugio e ripartiamo alle 15.40. Ci fermiamo ancora qualche minuto sulle rive del corso d’acqua che, nei pressi del rifugio, forma delle pozze ideali per un bel bagno nei periodi caldi.
Scendiamo ora percorrendo il sentiero n. 313, che dal punto di vista paesaggistico è meno bello rispetto a quello percorso in mattinata; passiamo alle 16.15 dal pianoro assolato dell’Alpe Palù di Torre mentre poi il sentiero entra in boschi di larici e qualche abete.
Usciamo dal bosco nei pressi delle baite di Piasci e ritorniamo alle 17.15 nei pressi del rifugio Cometti; da qui, in circa 10 minuti, arriviamo al parcheggio dove avevamo lasciato l’auto.
Oggi abbiamo trovato una bellissima giornata dal punto di vista climatico che ben si è abbinata al nostro stupore per i bei paesaggi osservati; non ci aspettavamo proprio di poter ammirare, tutte assieme, e per una buona parte del percorso, le imponenti vette che coronano la Valmalenco mentre per i laghetti alpini che dire…….hanno sempre un particolare fascino.
 
Dati complessivi:
Km percorsi: 14,7;
Tempo marcia: 4h40m;
Tempo sosta: 4h15m;
Ascesa: mt. 1.000 circa;
Velocità media in marcia: 3,1 km/h;
Velocità media totale: 1,6 km/h.