Cima dei Cogn (3062 m) – Cima Rossa (3161 m) – Piz Piotta (3121 m)


Publiziert von tapio , 16. September 2014 um 17:09.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:14 September 2014
Hochtouren Schwierigkeit: WS
Klettern Schwierigkeit: II (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Cima Rossa   CH-GR   CH-TI 
Zeitbedarf: 11:15
Aufstieg: 2320 m
Abstieg: 2320 m
Strecke:18 km. Dettaglio: Dandrio, ponte sull’Orino (1206 m) – Fontanè (1291 m) – Ren – P.1552 – Soregn (1770 m) – Alpe di Piotta (2074 m) – Pian Bògia – P. 2407 – cresta di raccordo con la cresta che scende dal P. 2832 – P.2832 – discesa al Piano della Parete (~ 2710 m) – risalita verso la cresta E della Cima dei Cogn (punto di uscita in cresta: ~ 2960 m) – Cima dei Cogn, cresta W – Cima dei Cogn, vetta (3063 m) – Cima dei Cogn, cresta N – Bocchetta della Cima Rossa (2886 m ) – Cima Rossa, cresta SSE – Cima Rossa (3161 m) – Piz Piotta (3122 m) – ritorno verso la Cima Rossa e poco prima della vetta discesa verso le Ganne della Marcia – Tane Russéi – Pian Bògia – ritorno per la stessa via
Zufahrt zum Ausgangspunkt:N2 uscita Biasca – Malvaglia – Valle Malvaglia – Dandrio
Kartennummer:map.geo.admin.ch

Nonostante sia cosa nota che il dislivello per la sola Cima dei Cogn si avvicini ai 2000 metri, proprio per evitare di portare il computo complessivo a 4000 o addirittura a 6000 metri in caso di tre uscite separate, decido di concatenare le tre vette, aggiungendo alla predetta Cima dei Cogn anche la Cima Rossa ed il Piz Piotta. Scelta ragionevole, ma pur sempre una mazzata.

Parto da Dandrio e, dopo aver raggiunto Fontanè su strada sterrata, salgo sul sentiero non segnalato ufficialmente ma ottimamente curato (è comunque presente un'indicazione dipinta su di un masso; una freccia rossa con la scritta gialla "Piotta") che via Soregn porta all’incantevole Alpe di Piotta. Già questo luogo magico da solo vale la gita.

Proseguo poi un po’ nell’imbuto sovrastante, fino al momento di guadagnare la cresta in località Pian Bògia. Seguendo tracce di animali mi sposto poi anche sul lato di Val Malvaglia, estremamente ripido e scosceso (1000 e più metri di salto fino a Dandrio). La soluzione migliore è però restare sempre in cresta: più panoramica, più sicura. Proseguo così sempre su questa cresta fino a piegare verso Est in direzione del P. 2832, unico passaggio accettabile dalla conca dell’Alpe di Piotta a quella del Piano della Parete.

L’idea originaria di descrivere un ampio semicerchio in modo da non perdere quota si rivela di difficile attuazione (non impossibile ma inutilmente faticosa): scendo allora fino ai pianori inferiori – pur non andando a toccare il punto di minima 2696 posizionato sul limite del baratro sopra le cascate del Ri della Fürbeda – per poi risalire in direzione della cresta W della Cima dei Cogn.

Raggiungo la cresta poco oltre il P. 2925, e la percorro in direzione della vetta. Bisogna aiutarsi ogni tanto con le mani, ma in complesso la F del Brenna è veritiera. Raggiungo la vetta – delle tre è quella a cui tenevo maggiormente, ammirata più volte da lontano e da vicino – con una meteo ancora quasi totalmente cristallina, anche se i primi banchi di nebbia cominciano a salire dalla Val Calanca.

Riparto quasi subito per la cresta N, molto facile, in direzione della Bocchetta della Cima Rossa. Dopo averla raggiunta ricomincio a salire sul versante S della Cima Rossa raggiungendo il Filo Rosso (cioè la cresta SSE) più o meno a metà, dopo essermi lasciato sulla mia destra il bastione di quota 2961 ed alcune torrette successive. Il Brenna dice: “Si segue quindi con percorso logico tutta la lineare cresta, evitando ora a destra, ora a sinistra alcuni ripidi tratti rocciosi (del resto superabili con non facile scalata). In particolare, poco prima dell’edificio sommitale, c’è da risalire con prudenza a destra del filo di cresta una specie di camino di una decina di metri con roccia un po’ friabile (II)”. Rispetto alle parole del Brenna, “il camino” (se tale lo si può definire) arriva molto in anticipo rispetto alla vetta. Meglio così, almeno gli ultimi minuti si percorrono in tranquillità…

In vetta faccio l’unico incontro di giornata, con un ragazzo della zona (saprò poi dal libro di vetta che il suo nome è Alessandro). Riguardo alla via di discesa – la nebbia intanto sta crescendo – sostiene che costeggiare la cresta WSW non dia problemi e che non ci siano salti di roccia, ma solo un’infinita ganna…

Dopo i saluti e la firma del libro di vetta, contenuto in una scatola attaccata alla croce, mi dirigo verso il Piz Piotta. La cresta è molto facile, se si esclude una cengetta rocciosa sovrastata da un tettuccio che mi obbliga a disfarmi dello zaino e della borsa della fotocamera per poter passare. Al ritorno supererò questa cengia rocciosa dal basso: un passaggio leggermente delicato (la roccia è umida e fredda) ma meno complicato. In pochi minuti sono al torrione sommitale del Piz Piotta, che si supera traversando verso la Calanca e risalendo poi verso sinistra. Anche qui, come sulla Cima dei Cogn e sulla Cima Rossa (che però presentava anche una croce), campeggia un bell’omone di pietra.

Per il ritorno ripercorro il filo di cresta fino ad intravedere (tra la nebbia) la vetta della Cima Rossa. Poi scendo, ma devo risalire visto che un salto di roccia impedisce di procedere (un sentore di come sarà la discesa sul versante WSW della Cima Rossa…). Oltrepassata la fascia rocciosa inizio la discesa su ganna. In prossimità dei torrioni della cresta WSW (dove vado anche a controllare come sarebbe un'eventuale discesa verso S sul Piano della Parete: troppo ripida ed esposta…) devo affrontare un passaggio obbligato in un ripido canalino, alla cui base c’è del ghiaccio. A proposito di questo tratto il Brenna si esprime così: “C’è da superare una modesta fascia rocciosa un po’ arcuata nel suo punto manifestamente più facile posto sulla sinistra (passaggi di II)”. Passo il canalino, scendo su terreno sempre delicato (franoso e con emergenze rocciose, oltre che freddo) e poi approfitto di un bel nevaio per accelerare le operazioni. Altri passaggi più semplici ma sempre da effettuare con prudenza mi portano poi alle Tane Russei, da cui, con più fiducia, raggiungo Pian Bògia. Finalmente qui posso rilassarmi con una bella birra (sono al limite della disidratazione e non ho ancora mangiato nulla pur essendo già le 15.30 inoltrate).

Terminata la pausa continuo la discesa su terreno libero fino all’Alpe di Piotta, dove reincontro il sentiero del mattino che seguo fino a Dandrio.

Creste selvagge, conche favolose, dirupi raggelanti: uno scenario di assoluta bellezza per queste montagne che richiedono comunque un bel tributo di fatica. Ma ne vale la pena.

Tempi:

Dandrio – Cima dei Cogn: 5 ore e 15’

Cima dei Cogn – Cima Rossa: 1 ora e 30’

Cima Rossa – Piz Piotta: 15’

Piz Piotta – Dandrio (via Ganne d. Marcia e Tane Russei) : 4 ore e 15’

 

Specchietto riassuntivo delle difficoltà:

Cima dei Cogn, cresta W

F   /    I

Cima dei Cogn, cresta N

T4

Cima Rossa, cresta SSE

PD-    /   II

Cima Rossa, cr. NNE (Piz Piotta cr. SSW)

F   /    I

Cima Rossa, versante WSW

PD   /  II

 


Tourengänger: tapio


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Kommentare (29)


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ivanbutti hat gesagt:
Gesendet am 16. September 2014 um 17:23
Super complimenti, ma personalmente era un paio d'anni che aspettavo di vedere questa tua cavalcata, ero abbastanza certo che al momento giusto le avresti fatte tutte assieme.
Ormai siamo ai titoli di coda ....

Ciao, Ivan

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 16. September 2014 um 17:48
Grazie mille Ivan! Ricordo un tuo commento di quei tempi che mi spronava in questo senso; se non ricordo male, poi era intervenuto il colpo della strega e avevo dovuto accantonare il progetto. Adesso si sono riproposte delle condizioni favorevoli, ed allora mi sono detto "proviamo...". Per i titoli di coda: ci siamo quasi...

Ciao, Fabio

Menek hat gesagt:
Gesendet am 16. September 2014 um 19:03
Minchia che sbatta!!! Nooooooooooo non ce la farò mai!
Augh

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 16. September 2014 um 21:00
Augh Menek!

Il segreto è non pensarci, e, soprattutto, non calcolare preventivamente il dislivello. Facendo così, si riesce!

Ciao, Fabio

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 16. September 2014 um 21:14
Un segreto del menga...se non hai gamba e fiato... maramao! Certo, poi la testa fa molto...

micaela hat gesagt:
Gesendet am 16. September 2014 um 19:11
Innanzitutto , complimenti per questa tua nuova "tapiosciada da la Madona" ( da "tapasciada" : camminata/escursione tostissima ) , Fabio !
Poi , pensa e rimugina , ho trovato 2 possibili , anche addizionabili, spiegazioni alla tua splendida forma fisico mentale - a parte l amore per la Montagna va da sè :
1. dopo l ' incidente alla caviglia , ti ha operato il risorto Dottor Frankenstein inserendoti fili di acciaio in muscoli e tendini
2. nelle tue famose Birre di Vetta inietti con una siringa ad hoc
un qualche magico elisir
Ho indovinato ?
P. S. mi passeresti il recapito del Dottore ?
ciao , Micaela

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 16. September 2014 um 21:01
Ciao Micaela, grazie mille!
1) Operazioni non ne ho fatte, anzi, a fine mese avrò degli ulteriori esami di controllo. Se non dovesse essere tutto a posto... mi hai dato un'idea!
2) Le birre di vetta sono già loro un elisir, senza bisogno di aggiunte. Peccato che stavolta la birra non era "di vetta" ma di "fine ganna" (comunque sempre un elisir rimane).
Grazie anche per la simpatia del messaggio!

Ciao, Fabio

froloccone hat gesagt:
Gesendet am 16. September 2014 um 19:16
Cosa dire????Ancora complimenti!!!!!!Questa mi è parsa di un livello veramente impressionante,vedendo le foto!Poi tre 3000 di questo livello in giornata........altro pianeta! Ciao ALE

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 16. September 2014 um 21:03
Ciao Ale, grazie mille!
Ma no, nessun altro pianeta. Come detto, andarci una seconda volta avrebbe significato raddoppiare il dislivello, quindi ho preferito tener duro una volta sola (una questione di pigrizia, per così dire).

Ciao, Fabio

micaela hat gesagt: RE:
Gesendet am 16. September 2014 um 21:07
"una questione di pigrizia" , questa si che è bella !

igor hat gesagt:
Gesendet am 16. September 2014 um 20:14
Ave o grande tapio re dei 3000 del ticino anzi bravissimo !
E mo li hai finiti quasi grande ! Mi devo inchinare !
A parte le cazzate complimenti ! Ciao

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 16. September 2014 um 21:06
Ave Igor! Grazie mille!

Manca ancora qualcosa, ma poco... Questi però sono davvero belli, appena puoi non farteli scappare!

Ciao, Fabio

beppe hat gesagt:
Gesendet am 16. September 2014 um 21:39
Ciao Fabio i miei super complmenti.
Beppe

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 16. September 2014 um 21:40
Ciao Beppe, grazie mille, sempre gentilissimo!

Fabio

Antoniu hat gesagt:
Gesendet am 17. September 2014 um 08:58
Semplicemente complimenti, un giro veramente molto bello e complesso...
Ultimamente ho fatto un dislivello di oltre 1600m per il Tagliaferro e si è sentito tutto... devo provare con la birra di vetta per migliorarmi...
Bravo!!!

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 17. September 2014 um 09:38
Grazie mille, Antonio!
Dislivelli di questo tipo non si fanno in tutte le gite, fortunatamente... Però vedrai che con la birra di vetta ne trarrai giovamento...

Ciao, Fabio

Simone86 hat gesagt:
Gesendet am 17. September 2014 um 11:49
Che cavalcata spettacolare tra Grigioni e Ticino, una zona davvero selvaggia! complimentoni ovviamente anche per il dislivello!

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 17. September 2014 um 13:48
Ti ringrazio, Simone. È davvero una zona selvaggia e mi sono stupito di aver incontrato una persona.
Da tenere presenti anche le possibili vie di salita dalla Val Calanca (so che sei un appassionato...)

Ciao, Fabio

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 17. September 2014 um 20:42
Ancora grandissimi complimenti, Fabio: mi pare tu stia dando veramente il meglio in questo periodo: questo trittico è davvero tosto sia per il dislivello che per la mancanza di punti d'appoggio, e farlo in giornata è davvero da pochi.
Chapeau.

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 17. September 2014 um 21:46
Grazie mille Emiliano! Come ho scritto a ivanbutti, era almeno da un paio d'anni che avevo in mente questo giro. Poi si sa come vanno le cose: basta un rinvio per un qualsivoglia motivo e le cose slittano... Comunque è davvero una zona stupenda e solitaria, meritevole senz'altro di farci una visita.

Ciao, Fabio

gbal hat gesagt:
Gesendet am 18. September 2014 um 19:29
Oramai le parole per te le ho/abbiamo quasi terminate. Solo lo sbalordimento resta per chi decide di pagare gli oltre 2300 m in una unica soluzione anzichè a rate. E la riflessione che sarebbero diventati 6000......non sarebbe convincente a spronare l'emulazione dei più di noi.
Che posso dire? Bravo, naturalmente e come diceva Totò...."ho detto tutto!"

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 18. September 2014 um 21:07
Non sarebbe convincente? Ma io l'ho scritto apposta :-) Nel senso che sul piatto della bilancia, vuoi mettere 2000 contro 6000? A parte le battute, ti ringrazio ancora una volta per i complimenti e... molto bella la citazione di Totò!

Ciao, Fabio

Andrea! hat gesagt:
Gesendet am 18. September 2014 um 22:18
Bravo.
E' proprio il giro che ho in mente di fare in questo settembre/ottobre ... come "continuazione" di quello fatto circa un anno fa sugli altri 3000 che vanno verso l'Adula.
Spero di riuscire a copiarti a breve...
ANDREA

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 18. September 2014 um 22:26
Grazie Andrea!
Gli altri 3000 che vanno verso l'Adula li avevo divisi in due tappe, ripetendo il Vogelberg, che sta più o meno a metà, nelle due occasioni. Tutte cime molto solitarie che meritano senz'altro un giro. Queste poi, ancora più solitarie delle altre (nonostante l'incontro in vetta).
Buona salita a te! Ciao, Fabio

stellino hat gesagt:
Gesendet am 19. September 2014 um 17:22
Caro Fabio, che dire... Una zona a dir poco stupenda, uno degli angoli più selvaggi e nascosti ai più... Una cavalcata di rara bellezza che si scorge, a lato di sua Maestà Adula, da ogni vetta!
Gita magistrale !!!
Una delle mie più belle esperienze, con il bivacco alla (da noi nominata) Cengia della Disperazione!

Wonderful !!!

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 19. September 2014 um 18:20
Caro Andrea, quando ho visto che la meteo "garantiva" una bella giornata, mi sono deciso ad affrontare questo trittico, memore della vostra Cengia della Disperazione e della grandinata che vi aveva riservato. E nonostante la bella giornata ho rischiato ugualmente di rimanere intrappolato nella nebbia...
In ogni caso, davvero un angolo di paradiso in terra, con l'Alpe di Piotta a fare da porta di questo paradiso!
Grazie ancora e buone salite anche a te!

Ciao, Fabio

veget hat gesagt:
Gesendet am 22. September 2014 um 16:31
ciao Fabio,
da modesto ultimo, non riesco aggiungere altri Complimenti ed Elogi ai commenti precedenti, Accetta anche i miei , dei quali ben conosci la sincerità....
Buona continuazione!!
Eugenio

P.S. simpatici i commenti di Micaela

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 22. September 2014 um 18:29
Ciao Eugenio,

"gli ultimi saranno i primi"...

Grazie mille: certo che conosco la sincerità dei tuoi complimenti e per questo motivo ne sono così onorato!

Buona continuazione e a presto,

Fabio

Adventurer hat gesagt:
Gesendet am 1. Juli 2018 um 23:02
Stupenda uscita,ho ripercorso i tuoi passi e devo segnalare che il canalino nei pressi dei torrioni della cresta WSW non è più in condizione o forse fattibile in sicurezza solo quando la neve si è già sciolta tutta;noi siamo scesi dal ripido canale che porta al piano della parete con passaggi davvero molto esposti.


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