Pizzo Ledù 2503 m ..


Publiziert von pm1996 , 13. August 2014 um 10:08. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 6 August 2014
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Hochtouren Schwierigkeit: WS
Klettern Schwierigkeit: III (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 2 Tage
Aufstieg: 1778 m
Abstieg: 1778 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Gordona
Unterkunftmöglichkeiten:Bivacco Petazzi
Kartennummer:map.geo.admin.ch

pm1996: Svetta elegante e riconoscibile a colpo d’occhio da tutta la catena.

La prima montagna dell’Alto Lario che mi ha attratto”.

Una premessa va assolutamente fatta perché in rete si trova ben poco.
E’ salibile da 3 valli:
dalla valle di Bares, di Ledù e Garzelli (quella da dove noi siamo arrivati).
E’ composta da 3 creste:
- la NW quella del Motto di Campo.
- la NE quella della Bocchetta della Pizzetta e se vogliamo andare nel dettaglio qui fanno parte la Torre Riccardo e la Punta Valli.
- la Sud, che passando dalla Bocchetta della Ferrata si abbassa verso la Bocchetta del Risciun con la Costa del Sasso Marcio, dividendo la Valle di Ledù dalla Valle di Bares fino al paesino di Baggio.
La prima ascensione avvenne nel lontano Giugno del 1904 da Emilio Martinelli, Carlo Piatti e Giovanni Rasella proprio dal versante da dove siamo saliti noi, il SW.
Per l’ascensione in invernale, Bianchi e Maurizio Orsi il 2 e 3 Gennaio del 1988.
Dalla cima il panorama è molto vario, dal Lago di Como al Legnone, Grigne, San Primo e sfumandosi poi nelle nebbie della pianura.
A Nord invece rimane ancora più montuosa con la Catena della Mesolcina e ad Est con Badile, Cengalo, Roseg, Bernina e Disgrazia per nominare le più importanti.

Per visitare questa stupenda montagna ci prendiamo giusto due giorni con appoggio al Bivacco Petazzi.
Partiamo da Pra Pincèe percorrendo la val Garzelli fino all’Alpe Campo dove facciamo la prima sosta. Poi risaliamo verso la Bocchetta del Cannone fino al Lago del Ledù senza però toccarlo.
Percorriamo l’Alta Via per poi abbandonarla insieme ai viveri sotto un bel masso, con il terrore che capre e pecore trovino il nostro cibo.

Da qui sempre verso est entriamo nell’anfiteatro andando a cercare il canalino sassoso.
Lo individuiamo subito e ci portiamo alla sua base.
In questi momenti il dubbio di salita è sempre un punto di domanda, e arrivati a risalirlo ci rendiamo subito conto che non è lui.
Lo abbandoniamo e ci spostiamo di poco più a destra invece che a sx e come dice la guida “canalino sassoso” noi non lo percorriamo (questa sarebbe stata la via normale).
Beh prendiamo il nostro canalino che sembrerebbe facile all’inizio.
Dopo vari tentativi in libera decidiamo di legarci e di farci sicura.

Michele va da primo e, dopo pochi metri di arrampicata, riesce a proteggersi con un “nut” in una bella fessura. Poco più in alto, quando è il momento di mettere una seconda protezione, ecco una piacevole sorpresa: la presenza di un bel cordino con moschettone consentono di piazzare comodamente il secondo rinvio (intuiremo poi che questo era il canalino di discesa). Da questo punto non saranno necessarie altre protezioni e si potrà così attrezzare la sosta una decina di metri sopra (lunghezza totale del tiro: circa 30m).

Da qui in poi procediamo tra roccette ed erba esposti e scopriamo di essere già arrivati in cresta e vicinissimi alla cima.
Entusiasti proseguiamo percorrendo un piccolo tratto aereo per poi abbassarci di poco e risalire gli ultimi 10 metri con sassi molto instabili fino alla meta.

Foto di vetta tra la gioia di tutti.

Una soddisfazione dato che sono qua me la devo togliere e dalla cima proseguo verso Sud incominciando a scendere fino a poi fermarmi alle prime grosse difficoltà (bisognerà percorrerla in futuro, merita ha una difficoltà PD fino alla Bocchetta della Ferrata), ritorno poi alla cima.

Massimo riparte per la discesa.
Ripercorriamo la breve cresta e cerchiamo di ritornare da dove siamo arrivati ma qui non è mai facile individuare il punto, infatti scendendo prendiamo un altro canalino dove già qualcuno vi aveva attrezzato una calata.
Controlliamo la fettuccia e la roccia cui è assicurata e, fidandoci, Massimo si cala, poi io e infine Michele.

Ritornando alla base ci rendiamo conto che il canalino sassoso era di poco più ad ovest: insomma, siamo saliti dal canalino di discesa e scesi da un terzo canale non citato in altre relazioni…la soprannomineremo poi, ridendo e scherzando, “la via dei Canturini”.

Ci guardiamo ed esclamiamo che la nostra bella ascesa e calata ce la siamo proprio fatta!
Rientriamo verso il bivacco Petazzi per una bella birra ghiacciata.
Abbiamo ancora tempo per tirar sera quindi saliamo al vicino Pizzo Rabbi.
Al nostro rientro un’ottima cena e poi tutti a nanna (qualcuno dorme pure fuori).

La mattina seguente, dopo una abbondante colazione, siamo di nuovo a Pra Pincèe.

Un ringraziamento particolare va a Michele e Massimo, direi che siamo un bel trio!
    

mm1969: Mi “attacco” all’ultima frase di Paolo: contraccambiando il ringraziamento bisogna proprio dire che siamo un bel trio! Si era già avuta la percezione lo scorso anno alla Crasta dal Lej Sgrischus (a proposito, quando si ritenta?) poi le strade “alpine” si sono un po’ separate in quanto non pratico lo sci-alpinismo, almeno fino ad ora… ;-)

Avevo capito subito, da come ne parlava, a quanto Paolo ci tenesse a salire in vetta al Ledù (la seconda frase della sua relazione, del resto, è molto chiara): la soddisfazione più grande è stata vedere quanto fosse contento in cima! Soddisfazione che abbiamo condiviso tutti, dato l’impegno fisico richiesto dal primo tratto “di fatica”, sul comunque laborioso tiro di corda e sulla concentrazione messa sull’emozionante tratto aereo di cresta, per chiudere con il fantastico panorama goduto dalla cima.

Il tutto condito dal fatto che le nostre valutazioni ci hanno portato a percorrere una via un poco diversa dalla “normale” ma in ogni caso divertente, emozionante ed appagante. Compresa la discesa, disarrampicando per un tratto, per poi concludersi con una bella doppia, risparmiando anche un cordino (almeno 3,50€!) trovato già in loco: proprio la “via dei canturini” (braccini)! :)

Ultima nota (Paolo ha già detto tutto quello che c’era da dire): appena prima della cima, lasciando la cresta per le ultime facili roccette, è presente una bella lama sopra la quale è incastrato un grosso sasso: prestare molta attenzione in quanto infidamente instabile e, tra l’altro, si nota poco salendo.


massimo61: Conoscere Paolo vuol dire conoscere le montagne dell' alto lago lariano alcune confinanti con la Svizzera molto selvagge. Una in particolare il pizzo Ledù diventato subito nostro obbiettivo dopo che Paolo aveva tentato senza successo l' ascesa .
Finalmente in quest ' estate strana insieme all' amico Michele al primo tentativo siamo riusciti a salire in vetta .
Diversamente dalle altre escursioni in zona questa volta ci siamo fermati al bivacco Petazzi situato in una zona molto panoramica che domina tutto l' alto lago e montagne circostanti facendoci gustare con calma soddisfazione della conquista evitando la fatica della lunga discesa.
Chissà quale sarà il prossimo obbiettivo un saluto a tutti
Massimo 61

Tourengänger: pm1996, massimo61, mm1969
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (10)


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froloccone hat gesagt:
Gesendet am 13. August 2014 um 10:22
L'avevo detto che il Ledù aveva i giorni contati!!!!!!Grandissimi,i miei complimenti e giù il cappello!!!!!Ciao ALE

danicomo hat gesagt:
Gesendet am 13. August 2014 um 12:12
Bravissimi.
Penso che ora, al Paolo, in zona, non manchi più nulla....
Rispetto alla mia salita siete saliti in un altro canale e pure scesi in un altro posto. Probabilmente tutta la bancata è disseminata di cordini a dimostrazione che il Ledù permette interpretazioni personali.
Ciao
Daniele

grandemago hat gesagt: [u massimo61]: Conoscere Paolo vuol dire conoscere le montagne dell' alto lago.......
Gesendet am 13. August 2014 um 15:28
.........ed aprire ogni volta una via nuova!

Bravi, un saluto a tutti!
gm

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 13. August 2014 um 18:23
Grandissimi.
Domato anche il mitico e coriaceo Ledù credo sia rimasto ormai pochissimo da fare in questa zona a Paolo... o sbaglio?

Ciao

Gesendet am 14. August 2014 um 08:35
Superfavolosi come sempre, è tutto bello,
complimenti a voi
ciao a tutti

Daniele66 hat gesagt:
Gesendet am 14. August 2014 um 20:33
Complimenti "ragazzi" bella storia Daniele66

ivanbutti hat gesagt:
Gesendet am 14. August 2014 um 21:42
Bravissimi; ormai al Re dell'Alto Lario credo manchi solo qualche cimetta secondaria, (Cima Dermone, Cima di Paina) e poi ha messo la tacca su tutte.

Ciao, Ivan

gbal hat gesagt:
Gesendet am 16. August 2014 um 18:19
Complimenti. Avete fatto una salita bella "wild" e un po' inventata.
Molto bravi

alexey73 hat gesagt:
Gesendet am 18. August 2014 um 10:41
Bellissimo !

pm1996 hat gesagt:
Gesendet am 4. September 2014 um 15:10
Ringrazio tutti ...
Ciaoo

Paolo


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