Sasso di Musso - Giardino del Merlo - Sant'Eufemia - San Bernardo da Musso (CO)


Publiziert von rambaldi , 31. Oktober 2014 um 22:46.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:20 Juli 2014
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 6:00
Aufstieg: 900 m
Abstieg: 500 m

Poldo organizza una due giorni da lui, a Stazzona, con amici. Serata gastronomica al crotto ed escursione la Domenica.

Non potendo partecipare alla cena mi prendo volentieri il compito di proporre alcuni itinerari.

Purtroppo però le previsioni per la domenica sono pessime. La probabilità di avere un temporale ci consiglia di rinunciare a raggiungere obiettivi impegnativi. Ripieghiamo su di un'escursione panoramica sul Sasso di Musso (o di Tegano) che avevo già sperimentato in Inverno.

 

L'appuntamento è a Musso al termine del tratto asfaltato della strada che sale all'agriturismo Labbio.

Arrivo una buona ora in anticipo e decido di partire direttamente da Musso con la curiosità di vedere il giardino del Merlo, di recente riaperto al pubblico grazie alla realizzazione di un cammino dedicato a Don Guanella

 

http://www.suipassididonguanella.org/

 

Si accede al giardino costeggiando la strada che da Musso porta a Dongo evitando la nuova galleria.

I sentieri del giardino sono stati ripristinati e messi in sicurezza, però credo si sia ancora lontani dal riportarlo all'antico splendore descritto dalle cronache. Le specie botaniche che erano presenti sono in gran parte andate perse. Si nota qualche essenza di tanto in tanto e sopratutto colpiscono i fichi d'India che in alcuni punti coprono completamente le rocce a picco sul lago formando delle cascate vegetali.

 

I sentieri salgono ripidi e in breve arrivo alla chiesa si Sant'Eufemia da cui proseguo un po' a 'naso' in direzione del punto di ritrovo con gli amici.

Grazie all'afa mi presento, un po' in ritardo, già bello sudato. Non dico che sono salito a piedi anche se la balla del traffico la domenica mattina non reggerebbe.

 

Visto che il tempo promette molto male partiamo diretti lungo i sentieri secondari che colleanio i monti evitando di salire lungo la sterrata, più comoda ma molto più lunga.

Arrivati all'altezza delle ultime cascine dei monti di Bellano inizia a piovere, raggiungiamo una veranda per riparaci con la compagnia di un paio di giovani caprette, che ci si affezionano.

 

Quando ripartiamo fatichiamo a non farci seguire.

Dai monti di Bellano parte un sentiero a mezza costa segnato con dei vecchi bolli ormai stinti. Il sentiero consente di passare sull'altro lato del vallone che scende sa San Bernardo, arrivando a la Corna quota 781. Dalle baite di la Corna un altro sentiero segnato risale lungo il dosso tracciando un percorso decisamente panoramico. I belati un po' disperati delle caprette che non vogliono saperne di non seguirci però mi distraggono e senza accorgermi imbocco un sentiero secondario che taglia direttamente i pascoli salendo subito sul dosso. Sentiero meno bello ma più rapido. Vista la pioggia imminente meglio così, quando inizia a piovere seriamente siamo già sul crestone quasi in vista della chiesa di San Bernardo che ci offrirà riparo.

 

Aspettiamo di nuovo che spiova e decidiamo di rinunciare a proseguire verso il Bregano.

Da San Bernardo percorriamo il sentiero che scende verso l'agriturismo di Labbio. In breve arriviamo alla carrabile che scende a tornati verso Musso.

 

Per concludere alcune note sul giardino del Merlo, tratte dal sito:

 

http://www.lagodicomoelugano.com/natura-e-parchi/l-giardino-del-merlo/


 

Il Giardino del Merlo è un giardino botanico ricco di piante esotiche, ponticelli e gallerie, creato sulle ripidi rocce sottostanti la chiesa di Sant’Eufemia tra Musso e Dongo. Fu ideato nel 1858 da Giovanni Manzi (parte della nobile famiglia proprietaria del celebre Palazzo Manzi di Dongo, ora Municipio).

Il Giardino oltre che per le sue 100 varietà di piante era motivo di incanto per l’ampio panorama sul territorio e per l’abilità architettonica che Manzi ebbe nel realizzarlo in quella scomoda e impervia posizione. E’ suddiviso in tre aree: una centrale adibita a vero e proprio giardino botanico e due laterali adibite a bosco. Il Giardino è caratterizzato inoltre dalle sue caverne, gallerie e grotte e proprio una di queste divenne l’appartamento nascosto e mimetizzato in cui il nostro protagonista amava passare il proprio tempo.

L’opera di Giovanni Manzi venne proseguita dalla nipote Giuseppina Manzi la quale mantenne ed arricchì le bellezza del Giardino del Merlo e continuò nel mantenerlo sempre aperto ai frequentissimi turisti italiani e stranieri. Alla morte della nobildonna, nel 1945, il Giardino rimase incustodito venne successivamente venduto alla SA Scalini ed in seguito alla famiglia Colturri. Il Sig. Sem Paracchini era solito dedicare parte del suo tempo libero alla cura del patrimonio botanico ed ora nel 2013 la Comunità Montana Valli del Lario e del Ceresio sta procedendo nel restauro del complesso per consentirne la riapertura al pubblico e la ripresa della sua completa fruibilità grazie al contributo dei fondi per la montagna della regione Lombardia.


Tourengänger: rambaldi
Communities: Hikr in italiano


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