Hike'n run: Traversata Tamaro Lema
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La traversata Tamaro-Lema è descritta in decine e decine di relazioni, alle quali da oggi si aggiunge anche la mia.
Dopo tanti anni ho voglia di tornare a percorrere questa cavalcata di cime. Il mio progetto è quello di partire dall'Alpe di Neggia, da lì raggiungere la vetta del Tamaro ed effettuare la traversata fino al Monte Lema. Rientro a Neggia ripercorrendo la traversata in direzione nord.
La mia idea è quella di muovermi leggero e veloce, in stile Hike 'n run: scarpette da trail, piccolo marsupio con equipaggiamento ridotto al minimo indispensabile e via!
La giornata sembra quella ideale: pur essendo luglio è soleggiato ma non troppo caldo, qualche nuvola e un po' di vento. Lascio il colle di Neggia e inizio la salita al Tamaro, che da questo versante ho già percorso più volte. In meno di un'ora sono alla croce e mi godo il primo scorcio dello splendido panorama che farà da cornice al mio "giretto". La traversata è tutta lì davanti ai miei occhi: vedo il Gradiccioli, il Lema, in fondo non sembrano così lontani...
Nel percorso di andata tocco anche la cima del Gradiccioli e del Monte Pola, al Monte Magno resto sul sentiero che aggira pochi metri più in basso la vetta. Mi godo la pace e la tranquillità di questa mattina di luglio, meravigliandomi di non incontrare nessuno. Incrocio infatti i primi escursionisti solo sulla cima del Poncione di Breno. Nell'ultimo tratto il sentiero si anima di escursionisti, famiglie e turisti, sono vicino all'arrivo della funivia del Monte Lema. Con un ultimo sforzo risalgo anche la rampa che mi conduce alla croce del Monte Lema: giro di boa della mia gita. Mi concedo un quarto d'ora di pausa e poi riparto, non prima di aver riempito le mie borracce.
Al ritorno il sentiero è decisamente più affollato che all'andata. Le mie gambe non sono più fresche come all'andata e cerco di risparmiare le forze. Dopo un po' di cammino riconosco alcune delle persone che avevo salutato al mattino. Questo accade anche in seguito e ad ogni "sorpasso" c'è un simpatico scambio di battute. Supero il Poncione di Breno e continuo velocemente. Sono sorpreso di come riesco a procedere spedito e dell'energia che ho ancora, poi... sulla salita al Gradiccioli ho una piccola crisi.
Improvvisamente le gambe non vanno più! Rallento l'andatura, mangio mezza barretta, e a fatica mi alzo di quota. Decido di seguire il sentiero che aggira a sinistra la cima dei Gradiccioli e dalla Bassa di Montoia riesco ancora a rilanciare un po' l'andatura. L'ultima salita, quella del Tamaro, è dura ma ormai sono quasi alla fine. Breve pausa e poi la discesa all'Alpe di Neggia dove, stanco ma soddisfatto, concludo la mia cavalcata di oggi.
Soddisfatto per la bella giornata trascorsa sulle montagne di casa: un bell'allenamento per (spero) prossime uscite in montagna.
Tempo totale incluse pause: 5h 50'
Sviluppo: 24 km
Dislivello effettivo: +2200 (1200 all'andata, 1000 al ritorno)
Dopo tanti anni ho voglia di tornare a percorrere questa cavalcata di cime. Il mio progetto è quello di partire dall'Alpe di Neggia, da lì raggiungere la vetta del Tamaro ed effettuare la traversata fino al Monte Lema. Rientro a Neggia ripercorrendo la traversata in direzione nord.
La mia idea è quella di muovermi leggero e veloce, in stile Hike 'n run: scarpette da trail, piccolo marsupio con equipaggiamento ridotto al minimo indispensabile e via!
La giornata sembra quella ideale: pur essendo luglio è soleggiato ma non troppo caldo, qualche nuvola e un po' di vento. Lascio il colle di Neggia e inizio la salita al Tamaro, che da questo versante ho già percorso più volte. In meno di un'ora sono alla croce e mi godo il primo scorcio dello splendido panorama che farà da cornice al mio "giretto". La traversata è tutta lì davanti ai miei occhi: vedo il Gradiccioli, il Lema, in fondo non sembrano così lontani...
Nel percorso di andata tocco anche la cima del Gradiccioli e del Monte Pola, al Monte Magno resto sul sentiero che aggira pochi metri più in basso la vetta. Mi godo la pace e la tranquillità di questa mattina di luglio, meravigliandomi di non incontrare nessuno. Incrocio infatti i primi escursionisti solo sulla cima del Poncione di Breno. Nell'ultimo tratto il sentiero si anima di escursionisti, famiglie e turisti, sono vicino all'arrivo della funivia del Monte Lema. Con un ultimo sforzo risalgo anche la rampa che mi conduce alla croce del Monte Lema: giro di boa della mia gita. Mi concedo un quarto d'ora di pausa e poi riparto, non prima di aver riempito le mie borracce.
Al ritorno il sentiero è decisamente più affollato che all'andata. Le mie gambe non sono più fresche come all'andata e cerco di risparmiare le forze. Dopo un po' di cammino riconosco alcune delle persone che avevo salutato al mattino. Questo accade anche in seguito e ad ogni "sorpasso" c'è un simpatico scambio di battute. Supero il Poncione di Breno e continuo velocemente. Sono sorpreso di come riesco a procedere spedito e dell'energia che ho ancora, poi... sulla salita al Gradiccioli ho una piccola crisi.
Improvvisamente le gambe non vanno più! Rallento l'andatura, mangio mezza barretta, e a fatica mi alzo di quota. Decido di seguire il sentiero che aggira a sinistra la cima dei Gradiccioli e dalla Bassa di Montoia riesco ancora a rilanciare un po' l'andatura. L'ultima salita, quella del Tamaro, è dura ma ormai sono quasi alla fine. Breve pausa e poi la discesa all'Alpe di Neggia dove, stanco ma soddisfatto, concludo la mia cavalcata di oggi.
Soddisfatto per la bella giornata trascorsa sulle montagne di casa: un bell'allenamento per (spero) prossime uscite in montagna.
Alpe di Neggia - Monte Tamaro | 50' |
Monte Tamaro - Monte Lema | 1h 50' |
Pausa | 15' |
Monte Lema - Monte Tamaro | 2h 10' |
Pausa | 5' |
Monte Tamaro - Alpe di Neggia | 40' |
Tempo totale incluse pause: 5h 50'
Sviluppo: 24 km
Dislivello effettivo: +2200 (1200 all'andata, 1000 al ritorno)
Tourengänger:
Pippo76
Communities: Hikr in italiano
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