Grignetta Vertical

Vista da Sky

Un paio di mesi fa Cris mi aveva invitato a questo vertical, organizzato dalla sua squadra (G.S.A. Cometa). La gara è molto nelle mie “corde” : salita “nervosa”, niente discesa e partenza a cronometro !

Con me, lupo7, alla sua “prima” in un vertical, e l’amico comune Graziano, che, come me, ha preso gusto in questo genere di competizioni !

Le previsioni meteo sono disastrose.. danno temporali dopo le 15 e le partenze sono dalle 16 in poi, una ogni 20 secondi. La “lavata” è garantita..

Parto da Milano alla volta di Lecco col bel tempo.. poi, andando verso i Pian dei Resinelli in compagnia dei miei due amici, il cielo incomincia a rannuvolarsi.. Vabbè, ci sta.. le previsioni sono quelle.. Poi però, mentre stiamo aspettando il nostro turno per partire, viene fuori il sole.. Lo so che sarà un’illusione, ma io ci spero.. e parto con la canotta della mia società. Infatti, ora della mia partenza, sono tornate le nuvole.. ma meglio così.. non amo correre con il caldo..

Scambio un saluto al volo con Cris, che parte tra i primi.

Concentrazione alla partenza.. la fila al cancelletto.. pensare a non “forzare” nel tratto in piano e.. via !

Dopo un attimo, mi supera il concorrente dopo di me, ma va bene così.. In una gara a cronometro non ho la tentazione ad essere “trascinato” dal gruppo.. Posso salire col mio passo..

Tratto nel fango fino al rifugio Porta, dove il sentiero spiana e rilancio. Dopo poco, le pendenze incominciano a farsi importanti.. in molti tratti vado su “dritto per dritto”, aiutandomi con le mani, e noto che la cosa è molto redditizia ! C’è un bel tifo.. gente seduta qua e là sul percorso o che sta scendendo.. Vado su bene.. mi sento bene.. anche se non riesco a scendere sotto i 6’/100 m (che equivalgono a 1000 m/h, la mia “meta” psicologica..), ma non ho crolli, e questo mi fa molto piacere ! A 1900 m il sentiero spiana, ed io rilancio ! Poi, ridiventa di nuovo duro. La meta si avvicina. La gente ci incita, dice che manca poco alle catene. Ci arrivo. Non ho il “blocco” che temevo, dovuto all’indurimento muscolare.. Le passo e sento dire “125, arrivato”. Ma, allora è finita !! Il traguardo è lì, a due metri, non me ne ero neanche reso conto ! Sono 56’08”, sono felicissimo ! Lì, trovo Graziano, un po’ giù perché stavolta ha avuto problemi di crampi a un polpaccio, ma che comunque ha chiuso sotto il 55’. Prendiamo la maglietta-ricordo e scendiamo subito, che incomincia a piovere. In breve, la pioggia si trasforma in grandine, che fa male sulla testa, ma non c’è modo di ripararsi, se non un po’ con le mani.. Penso a lupo7, che è ancora in gara e che sta lottando per stare sotto il tempo limite dell’ora e 30. Lo incrocio e gli grido “vai Franco !!”. La discesa è delicata, per la pioggia che scorre torrenziale, accompagnata da raffiche di grandine, ma fortunatamente mai critica (il calcare non è scivoloso, col bagnato) e le mie scarpette si comportano molto bene !

Siamo alla partenza, in uno “spogliatoio” di fortuna. Ci cambiamo ed aspettiamo il nostro amico, che sappiamo essere impegnato a lungo, avendo avuto la sfortuna di essere stato sorteggiato tra gli ultimi a partire. All’improvviso, eccolo comparire, ben prima di quanto pensassimo. Ed il suo risultato è stato grandissimo : 1h15’46” ! Un quarto d’ora in meno rispetto ad una stima fino a ieri ottimistica. Ma lascio a lui descrivere le sue sensazioni.. Le mie sono di soddisfazione per una gara che ho condotto bene, dall’inizio alla fine. Alla prossima !

Vista da lupo7 non so che cosa aspettarmi. Non ne ho mai fatta una. Ci ho pensato molto prima di iscrivermi. Quasi non lo facevo. Poi ho detto, ci provo. Arriviamo con largo anticipo. Comincio a sentire la tensione. Torno in macchina te volte. Prendi. Lascia. Riprendi. Mi guardo in giro e come spesso mi capita mi rendo conto che c'è tanta gente che fa sul serio. Io non so neanche che cosa mi aspetta veramente. Lo immagino. In un attimo tocca a me. Metto insieme tanti pensieri. Tanti consigli. Ma una volta partito non pensi più a niente. Ti chiedi se tutti quegli allenamenti sono serviti. È vero, non erano specifici per questa disciplina, ma sono stati davvero tanti. Parto piano. In un attimo arrivo al bosco. E in un attimo ne esco. In verità poi scendendo mi rendo conto che che il bosco non era poi così corto. Inizia la vera gara. L'occhio è sul gps. Il mio unico avversario è il cronometro. Devo arrivare entro il tempo limite. In settimana ho pensato spesso di non farcela, ma oggi sono ottimista. I primi 300 vanno benissimo. Poco più di 20 minuti. Per un attimo mi. Bordo se farcela in un ora sia possibile. Ma in poco tempo ritorno con i piedi per terra. Comunque ora i miei dubbi del restare sotto i 90 minuti se ne sono andati. La fatica aumenta. Le motivazioni vengono dal cuore e dai numerosi runners che stanno scendendo. Le gambe tengono. Il fiato pure. I metri rimanenti diminuiscono. È talmente ripida che il dislivello scorre via velocemente. Alla fine, sotto un temporale folle e la grandine non guardo neanche più il gps. Mi attacco alle catene. Ci siamo. Sono incredulo. Chiedo se è veramente finita. Non guardo ancora il tempo. Mi dicono che sono le sei e 9 minuti. Faccio due calcoli veloci e capisco di avercela fatta. Mi assale il freddo. Indosso la giacca. Prendo lo zainetto. Cavolo ci sono ancora 900 metri in discesa. Continua il temporale. Scendo più veloce che posso facendo attenzione. Supero alcune persone. Arrivo al bosco. Arrivo al rifugio. Mi consigliano di stare sulla strada. Evito il pantano e non so perché inizio a correre come un matto. Coro, corro, corro fino alla macchina. Mi asciugo un po' mi cambio e sento il furioso Pilli che mi chiama. A breve spunta anche sky. che bello vederli. Sono curiosi. Anche io. Guardo finalmente il tempo:1ora e 15. Wow. I miei calcoli erano corretti. È ora di mangiare qualcosa. Godersi un po' la festa. Musica da discoteca in una salumeria. Ambiente unico. Fantastico.

cris... solo per ricordare che questa gara organizzata dalla mia società sportiva GSA COMETA, era stata fortemente voluta dal mio amico e compagno di squadra Matteo Tagliabue, deceduto con il compagno di cordata una quindicina di giorni fa in Perù, mentre stava scalando l'Alpamayo...  CIAO TEO...