Grignone Start Up per la Piancaformia e la via Ganda
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Per la mia prima volta sulle Grigne, mi affido all'esperto amico Marziano che studia all'uopo un itinerario di tutto rispetto. Si parte (un po' tardi causa imprevisti) da Vò di Moncodemo con temperature estive e si marcia su buona mulattiera in direzione Rifugio Bogani che non raggiungiamo perchè deviamo a destra verso la bocchetta di Prada dove, sostanzialmente, comincia la cresta. Da qui, dopo aver raggiunto il vicino Bivacco Cappella Garibaldi ed aver ammirato la splendida formazione rocciosa dell'arco Prada, continuiamo in direzione "Cresta di Piancaformia", risalendo su crinale un bel bosco. Quando questo finisce, usciamo in ambiente aperto e maestoso, così straordinariamente esposto verso i laghi, le montagne e il cielo. La salita è dura ma non difficile ma un successivo risalto richiede più volte l'uso delle mani per superare canalini appoggiati e ben appigliati.
Superato questo risalto occorre scendere con cautela qualche decina di metri. Sin qui non abbiamo trovato neve ma uno sguardo al resto della cresta da percorrere (la "vera" Piancaformia) rivela presenza di cornici che ci fanno propendere per una deviazione verso la via Ganda. In questo punto, mentre ci ramponiamo, ci raggiunge un escursionista solitario che da questo punto in poi sarà nostro gradito compagno di gita. Per arrivare alla base del canalone della via Ganda, occorre traversare su neve: il primo tratto, dove abbiamo abbandonato la cresta, è piuttosto ripido e occorre affrontarlo con una certa cautela, specie nella prima parte.
Giunti alla base del canalone, la vetta è ormai ben visibile ma ancora distante. La risalita richiede un certo impegno: nei tratti sommitali le pendenze sono veramente notevoli. Dai e dai, finalmente sono fuori, giro lo sguardo a sinistra e mi trovo di fronte il mitico Rifugio Brioschi. Sono piuttosto stanco ma anche molto contento e un po' emozionato: ho in mente le Grigne da anni ma solo oggi si è presentata l'occasione per andare a trovarle. Nell'ampia pausa pranzo c'è il tempo per volgere lo sguardo a trecentosessanta gradi e rifarsi gli occhi davanti a centinaia di vette più o meno note, prima tra tutte la vicina Grignetta con la sua pinnacolante cresta Segantini.
Mentre i miei amici scendono svelti e spediti, per me la ripidissima e nevosa parte alta del canalone si rivela piuttosto ostica e l'affronto con i miei tempi che, al solito, sono più lunghi che in salita. Giunti alla base del canale, invece di andare a sinistra per tornare in cresta per la via dell'andata, decidiamo di tenerci sulla "normale" che ora su facili traversi, ora su dolci pendii, adduce al rifugio Bogani dove è ancora presente un certo innevamento (versante nord, quota 1800 circa!!).
Dal Bogani, su sentiero segnalato e molto ampio scendiamo svelti (non senza aver ammirato gli splendidi paesaggi sulla Valsassina) verso il Vò di Moncodemo dove ritroviamo l'auto.
Sviluppo: 15 km circa; SE: 25 km circa.
I tempi sono comprensivi di pause (circa 1h30min).
Superato questo risalto occorre scendere con cautela qualche decina di metri. Sin qui non abbiamo trovato neve ma uno sguardo al resto della cresta da percorrere (la "vera" Piancaformia) rivela presenza di cornici che ci fanno propendere per una deviazione verso la via Ganda. In questo punto, mentre ci ramponiamo, ci raggiunge un escursionista solitario che da questo punto in poi sarà nostro gradito compagno di gita. Per arrivare alla base del canalone della via Ganda, occorre traversare su neve: il primo tratto, dove abbiamo abbandonato la cresta, è piuttosto ripido e occorre affrontarlo con una certa cautela, specie nella prima parte.
Giunti alla base del canalone, la vetta è ormai ben visibile ma ancora distante. La risalita richiede un certo impegno: nei tratti sommitali le pendenze sono veramente notevoli. Dai e dai, finalmente sono fuori, giro lo sguardo a sinistra e mi trovo di fronte il mitico Rifugio Brioschi. Sono piuttosto stanco ma anche molto contento e un po' emozionato: ho in mente le Grigne da anni ma solo oggi si è presentata l'occasione per andare a trovarle. Nell'ampia pausa pranzo c'è il tempo per volgere lo sguardo a trecentosessanta gradi e rifarsi gli occhi davanti a centinaia di vette più o meno note, prima tra tutte la vicina Grignetta con la sua pinnacolante cresta Segantini.
Mentre i miei amici scendono svelti e spediti, per me la ripidissima e nevosa parte alta del canalone si rivela piuttosto ostica e l'affronto con i miei tempi che, al solito, sono più lunghi che in salita. Giunti alla base del canale, invece di andare a sinistra per tornare in cresta per la via dell'andata, decidiamo di tenerci sulla "normale" che ora su facili traversi, ora su dolci pendii, adduce al rifugio Bogani dove è ancora presente un certo innevamento (versante nord, quota 1800 circa!!).
Dal Bogani, su sentiero segnalato e molto ampio scendiamo svelti (non senza aver ammirato gli splendidi paesaggi sulla Valsassina) verso il Vò di Moncodemo dove ritroviamo l'auto.
Sviluppo: 15 km circa; SE: 25 km circa.
I tempi sono comprensivi di pause (circa 1h30min).
Tourengänger:
rochi
Communities: Hikr in italiano
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