Pianchette e Pizzo di Gino da San Bartolomeo Val Cavargna


Publiziert von rochi , 1. Juni 2014 um 21:32.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 1 Juni 2014
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Klettern Schwierigkeit: I (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 8:30
Aufstieg: 1500 m
Abstieg: 1500 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Lago di Como sino a Menaggio. Da qui prendere per Porlezza e poi per Val Cavargna. A San Bartolomeo, nei pressi della Farmacia, posti auto disponibili.
Unterkunftmöglichkeiten:Rifugio Croce di Campo.

Oggi, per festeggiare un amico che a breve si sposerà, si decide per un atipico addio al celibato tentando la favolosa cavalcata di cresta tra Cima Pianchette e Pizzo di Gino.
Come ci piace, decidiamo per una partenza poco comoda e non portiamo l'auto sin dove la strada finisce, bensì parcheggiamo nel primo posto disponibile a San Bartolomeo. Da qui, secondo diverse indicazioni, dovrebbe partire un sentiero verso il Rifugio Croce di Campo ma, dopo alcuni tentativi a vuoto, risaliamo il paese per prati tra case e ci immettiamo in via Ai Monti che seguiamo per circa tre chilometri su asfalto. La pendenza è di rispetto, e il tracciato tutto sommato piacevole perchè procede in un bel bosco; dove questo si apre, gli sguardi sulla valle sono da gustare. Alla fine dell'asfalto si perviene in località Corenn dove ha sede un'amena chiesina; più su una croce e, ancora più in alto il Rifugio Croce di Campo è ben visibile. Ci immettiamo dunque su sentiero segnalato e puntiamo il rifugio. In questo punto, di fatto, comincia la cresta che non lasceremo più per l'intera giornata se non per un aggiramento a mezzo costa prorpio nel tratto iniziale che consente di immettersi sulla gippabile proveniente da Tecchio (almeno credo). 
Al rifugio ci accoglie un simpatico (e invadente) cane. In perfetta solitudine tiriamo il fiato e cominciamo a percorrere il sentiero ben evidente che, su larga cresta erbosa, conduce alla Cima Pianchette. Sulla parte alta troviamo alcuni nevai che aggiriamo senza problemi, mentre la cima è pressochè pulita. 
Uno sguardo all'impressionante cresta che collega questa vetta al Pizzo di Gino mi fa propendere per calzare i ramponi e impugnare la picca: sono infatti evidenti alcuni nevai che andranno attraversati in discesa su traversi piuttosto astiosi. Così sarà, ma procedendo con estrema cautela, arriviamo senza troppe difficoltà alla bocchetta. Da qui ancora traversi ma senza neve, essendo gli stessi esposti a sud ma ancora da attraversare con piede fermo causa i numerosi smottamenti che, in alcuni casi, hanno cancellato il sentiero.
A questo punto, decisamente in cresta con pendenze elevate, si risalgono alcuni canalini che richiedono l'uso dei quattro appoggi e che danno un piacevole senso di divertimento, visto che le difficoltà non superano il primo grado. Una certa tensione ci tiene tuttavia in allerta, infatti tutta la cresta si presenta piuttosto esposta e un volo da qui avrebbe conseguenze tragiche. Già in alto, la via piega sul versante nord della montagna regalandoci splendide vedute sull'alto Lario, la Valtellina e l'Engadina. Si supera un ultimo nevaio con la possibilità di tenere i piedi sull'asciutto e si giunge finalmente in vetta. 
Il clima piacevole e il cielo più o meno terso ci inducono ad una permanenza in cima abbastanza lunga che comprende tra l'altro la pausa pranzo in contemplazione del panorama a trecentosessanta gradi con particolari belleviste sul vicino gruppo del Garzirola e del Camoghè. Più in la si vede la Fojorina e i Denti della Vecchia. Su una costa, un piccola costruzione mi ricorda San Lucio e più in basso, il lago di Como con la punta di Bellagio a separarne i due rami.
Discesa dal Pizzo di Gino per cresta Ovest, vale  a dire l'opposta di salita. Qui il percorso è decisamente più semplice e, presto, confluisce in pratoni  che scendiamo liberamente su pendii molto inclinati e scivolosi ma con l'unica disguido di provocare qualche simpatica caduta. Procedendo in discesa, tagliamo in diagonale verso sinistra puntando i sottostanti stalloni dell'alpe Vacchera che raggiungiamo dopo aver superato facili lingue di neve. Dall'alpe, ora su gippabile, passiamo a fianco del rifugio e torniamo a Corenn, dove, con nostra sorpresa, è in corso una festa della locale pro-loco: c'è tanta gente, di tutte le età, si mangia, si beve e si suona la fisarmonica. Più in basso, nei pressi della chiesina, alcune vacche al pascolo contribuiscono a dare un magnifico senso bucolico a tutta l'area.
Ora su asfalto, in quaranta minuti torniamo all'auto, felici di aver compiuto questo strano modo di festeggiare gli ultimi giorni prima del grande Passo, percorrendo una cresta per niente banale ma di grande soddisfazione paesaggistica, sportiva e contemplativa.
Sviluppo: 21 km, SE: 36 km.
Dislivelli comprensivi di saliscendi di cresta; tempi comprensivi di circa un'ora di sosta.

Tourengänger: rochi
Communities: Hikr in italiano


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen


Kommentare (8)


Kommentar hinzufügen

Daniele66 hat gesagt:
Gesendet am 2. Juni 2014 um 08:54
Bella cavalcata complimenti...Daniele66

rochi hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. Juni 2014 um 09:36
Grazie Daniele. La bellezza della cresta è stata proprio una bella sorpresa per me che non conoscevo la zona.

gbal hat gesagt:
Gesendet am 2. Juni 2014 um 16:12
Se devo dire è il modo col quale amerei anche io festeggiare l'addio al celibato; inoltre l'addio classico (in teoria) è proprio un "addio". Questo è un "arrivederci" (alle montagne).
Bravo Rochi

rochi hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. Juni 2014 um 18:24
Un arrivederci a presto si spera, caro Giulio. Vedo inoltre con piacere tue nuove che tendono ai tuoi migliori livelli. Bravissimo anche a te!!
Ciao.
R.

froloccone hat gesagt:
Gesendet am 4. Juni 2014 um 19:28
Bravi complimenti!!!Quella cresta l'ho percorsa pure io e non scherza!!!!Poi con neve residua che avete trovato.............. Ciao ALE

rochi hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. Juni 2014 um 21:18
E' vero. Forse il T3piu' è un po eccessivo ma ho proprio avuto unappercezione di precarietà. Ciao e grazie.

froloccone hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. Juni 2014 um 21:28
Direi che per quella cresta con neve ci stia tutto!!!!!

Angelo & Ele hat gesagt:
Gesendet am 5. Juni 2015 um 10:00
Gran bella salita ricca di emozioni... e di adrenalina...
Bravo...!!! :-))


Kommentar hinzufügen»