Anello culturale e botanico in Val Perlana.


Publiziert von paoloski , 3. Mai 2014 um 10:53.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 1 Mai 2014
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 5:30
Aufstieg: 650 m
Abstieg: 650 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Ossuccio si raggiunge percorrendo la SS340 Strada Regina provenendo da Como o, per chi passa da Lugano e Porlezza, da Menaggio. Ad Ossuccio vi sono numerosi parcheggi, noi abbiamo usato quello di fronte alla sede della Polizia Comunale nella prima piazza che si incontra salendo dal lago.
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Gita ad anello.
Kartennummer:Kompass 91 Lago di Como - Lago di Lugano

Le previsioni meteo per il Primo Maggio danno un rapido peggioramento nel pomeriggio per cui decidiamo di andare finalmente a vedere l'abbazia di San Benedetto in Val Perlana, una gita abbastanza breve da permetterci di scampare alle ire di Giove Pluvio.
Inoltre il 1° maggio è la festa delle Comunità di Lenno e di Ossuccio: in tale occasione (e l'11 luglio, San Benedetto) la chiesa è aperta.
Raggiungiamo Ossuccio e parcheggiamo nel primo parcheggio che vediamo, davanti alla sede della Polizia Locale, da qui si gode fra l'altro una magnifica vista sulla chiesa di Sant'Eufemia sull'Isola Comacina.
Saliamo verso la parte alta del paese e raggiungiamo un Bed & Breakfast da cui giriamo a destra scendendo fino a raggiungere la prima delle cappelle del Sacro Monte di Ossuccio, attraversiamo il ponte sul torrente Perlana, saliamo per via degli Alpini, poi per via Panoramico ed eccoci all'abbazia dell'Acquafredda che visitiamo con tutta calma.
Dall'abbazia prendiamo la strada che sale a San Benedetto, il primo tratto è decisamente ripido ma il panorama che mano a mano si fa più ampio e la vegetazione eccezionale ci distraggono dalla fatica, più in alto il tracciato si stringe appena ma rimane sempre ben visibile e ben segnalato, il fondo è selciato e facciamo una serie di "scoperte" botaniche: dalle orchidee alle aquilegie passando per ogni genere di felci e, soprattutto, per distese di aglio orsino a perdita d'occhio che rivestono i ripidi fianchi.
Finalmente il percorso spiana e vediamo, sull'altro versante, il campanile di San Benedetto più o meno alla nostra altezza, ci sono un po' di saliscendi e di attraversamenti di alcuni torrenti e riali, poi un'ultima passerella in legno, una breve risalita e ci appare la chiesa.
È in corso la celebrazione della messa, la chiesa è veramente gremita, per non disturbare rimandiamo la visita dell'interno a più tardi ed ammiriamo l'edificio dall'esterno: le proporzioni sono veramente perfette, un romanico primitivo che il precoce abbandono del luogo ha contribuito a preservare, solo il campanile presenta degli evidenti segni di manomissione: la parte superiore è stata probabilmente alterata per trasformarlo in una torre di guardia.
La facciata della chiesa presenta un bel timpano caratterizzato da una decorazione a tozzetti alla sua base ed una serie di archetti ciechi nella parte superiore. Al di sotto rimane traccia di un rosone che è stato tamponato e sostituito da una finestrella.
La messa finisce ed entriamo a visitare l'interno, la chiesa è a tre navate, non vi è traccia di affreschi o altre decorazioni ma l'edificio è decisamente suggestivo nella sua semplicità.
Fuori intanto vi sono una cinquantina di persone che si stanno sistemando sul prato antistante per consumare il pranzo, anche noi diamo fondo alle cibarie, un breve riposino post prandiale quindi riprendiamo la via del ritorno, anche perchè il cielo si sta rannuvolando.
Volendo fare una gita ad anello scendiamo su questo versante della valle, saliamo al bivio con il sentiero che porta al rifugio Boffalora, e da qui iniziamo la discesa dapprima per un sentiero che scende ad attraversare alcuni rivoli finchè non si trasforma in un tracciato selciato simile a quello percorso stamane sull'altro lato della valle.
Dalle baite di Preda si gode una magnifica vista sul lago e, volgendosi indietro, sulla Val Perlana da cui spunta il campanile di San Benedetto.
Poco più avanti la carrareccia diviene, per un breve tratto, decisamente ripida, ma siamo già in vista del campanile della Madonna del Soccorso, in breve eccoci sul pianoro della chiesa, entriamo a visitare anche questa abbazia, a colpire qui è la ridondanza delle decorazioni barocche del soffitto ma anche i magnifici altari in marmi policromi e lo stupendo pavimento a quadri di differenti tipi di marmo della zona del lago.
Scendiamo il viale delle cappelle del Sacro Monte ed in breve eccoci alla nostra auto.
Per il ritorno decidiamo di passare per Porlezza, dove ci sorprende un vero nubifragio, ma ormai siamo in auto.

Bellissima gita senza alcuna difficoltà, scegliere la data del 1° maggio poi ci ha permesso di vedere l'interno di San Benedetto che normalmente è chiusa.
Ricchissima la vegetazione lungo il percorso.

Tourengänger: paoloski, annna
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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numbers hat gesagt: Bravo
Gesendet am 3. Mai 2014 um 14:12
Gran bel giro, storico e paesaggistico.
Ne trarro' senz'altro spunto, ho sempre voluto vedere queste abbazie.
Ciao

paoloski hat gesagt: RE:Bravo
Gesendet am 5. Mai 2014 um 09:05
Si, vale la pena andarci, se vuoi vedere San Benedetto all'interno però tieni presente le due date del 1° maggio e dell'11 luglio: altrimenti la troverai chiusa.
Ciao, buone gite.


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