Moint-Saint-Michel, Champ Dolent e Dinan.

Dopo giorni e giorni di bel tempo oggi il cielo minaccia pioggia, vabbè non si può pretendere che faccia bello per 15 giorni a fila!
Smontiamo la tenda, ci prepariamo e ci avviamo verso Nord: oggi andiamo a Mont-Saint-Michel, forse uno dei luoghi più celebri e visitati d'Europa, tutto sommato il tempo incerto farà si che non ci siano migliaia di persone.
Lasciamo l'auto in uno dei parcheggi che affiancano il ponte diga che conduce sull'isola e a piedi raggiungiamo l'ingresso delle mura.
È ancora presto e di gente in giro ce n'è veramente poca, i negozi di cianfrusaglie varie non sono ancora aperti e nell'attesa ci beviamo un caffè caldo in un baretto.
Iniziamo la salita verso la chiesa, il panorama nonostante il grigiore e l'acquerugiola è decisamente suggestivo: il mare si sta ritirando lasciando scoperte enormi distese di sabbia solcate da canali profondi in cui l'acqua è ancora presente. Le maree della baia possono arrivare anche a 15 metri durante gli equinozi, nonostante si sia in piena estate il fondo piatto della baia fa si che queste siano comunque molto spettacolari: nell'arco delle 24 ore il mare si ritira per due volte fino a 15 Km dall'isola. La costruzione del ponte diga ha alterato un po' il ciclo delle correnti contribuendo ad un insabbiamento crescente ma i vari cantieri aperti testimoniano della volontà di ripristinare la situazione antecedente.
Percorrendo la Grande Rue arriviamo alla chiesa parrocchiale, un edificio dell'XI secolo molto rimaneggiato e non molto interessante, infine eccoci alle porte dell'abbazia: saliamo i 90 gradini dello scalone, sorpassiamo il ponte fortificato e ci troviamo su un vasto terrazzo dinanzi al portale meridionale della chiesa abbaziale.
Scegliamo una visita guidata e veniamo condotti a vedere questo edificio di notevoli dimensioni, il contrasto fra l'architettura romanica delle navate e quella gotica del coro colpisce profondamente, la visita prosegue con la discesa nelle cripte e nella primitiva chiesa carolingia, poi si risale per vedere gli edifici che formano la cosiddetta Merveille, un insieme di edifici gotici sovrapposti che culminano con il chiostro ed il refettorio.
Questo è un autentico capolavoro: i capitelli e le arcate sono veramente belli, le pietre sono di differenti colori e tutto è di una leggerezza incantevole. Anche il refettorio è impressionante dotato com'è di un acustica degna di una sala da concerto e dalla luminosità diffusa proveniente da diverse feritoie alte e strette presenti nelle pareti.
Concludiamo la visita con i giardini e gli spalti, il tempo sembra migliorare un po', quanto meno non piove, stanno arrivando anche ondate di turisti che risalgono le scalinate d'accesso. Noi venendo presto ci siamo evitati code e schiamazzi. Decidiamo di lasciare Moint-Saint-Michel per andare a riprendere l'auto e dirigerci di nuovo verso Dol-de-Bretagne nei cui dintorni si trova Champ-Dolent con il suo menhir: uno dei più spettacolari dell'intera Bretagna. Si tratta di un enorme monolite di granito alto 9,50 metri e con una circonferenza di 8,70. La pietra proviene da una cava di Bonnemain a 5 Km a sud di Champ-Dolent, è difficile immaginare le modalità di trasporto di una pietra tanto colossale in epoca neolitica.
Il tempo è migliorato: appare il sole ed il vento proveniente dall'Atlantico sta spazzando le ultime nubi, approfittiamo dei tavolini da picnic posti nei pressi del menhir e mangiamo qualcosa prima di dirigerci versp la nostra prossima meta: Dinan.
A dispetto del nome simile, Dinan è decisamente molto più bella di Dinard vista ieri.
La cittadina ha infatti conservato il suo aspetto medioevale circondata com'è da mura e dominata dal suo castello, parcheggiata l'auto ci dirigiamo verso la basilica di Saint-Sauveur, nella piazza prospiciente la chiesa è in corso una manifestazione: vi sono decine di artigiani, scultori in legno, falegnami, fabbricanti di sabot, ceramisti...assistiamo in diretta alla fabbricazione di un vaso in ceramica ed infine decidiamo di acquistarne uno, un simpatico vasetto dalla forma piuttosto slanciata e decorato in ocra, marrone e grigio che ha le dimensioni ideali per contenere i fiori del nostro giardino.
Riposto l'acquisto in auto proseguiamo il giro della cittadina perdendoci fra le strette vie della città vecchia che sono affiancate da belle case antiche risalenti anche al XVI secolo, passiamo nei pressi della torre dell'orologio che è un po' il simbolo della città e dagli spalti delle mura ammiriamo il panorama sulla Rance, che scorre una settantina di metri sotto di noi ed è solcata da numerose barche a vela e dai battelli che fanno la spola con Saint-Malo e le isole anglo-normanne. Il porto fluviale è dominato dall'enorme viadotto che ha soppiantato il più antico ponte gotico posto un po' più a Nord. Percorriamo un buon tratto del percorso che corre sulle mura e diverse vie poco al di fuori del centro storico, qui le case non sono così antiche ma non vi è neppure l'animazione che caratterizza la città vecchia, ammiriamo così varie case d'abitazione tipicamente bretoni circondate da minuscoli giardini pieni di altee, ortensie e rose fiorite ed immerse in un'atmosfera di assoluta tranquillità.
È arrivata l'ora di dirigersi verso Fougéres dove contiamo di fermarci in campeggio per visitare domani questa città.

Moint-Saint-Michel è senz'altro una tappa imprescindibile di un viaggio in Bretagna o in Normandia, nonostante la folla di visitatori e la giornata uggiosa ha veramente un fascino incredibile.
Dinan è decisamente una bella cittadina che ha saputo conservare intatta la sua allure medioevale.
Bellissimo il menhir di Champ-Dolent.