Quasi Capanna Orino quota mt 1430


Publiziert von turistalpi , 7. April 2014 um 13:38.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum: 6 April 2014
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Cima dell'Uomo   CH-TI 
Zeitbedarf: 9:00
Aufstieg: 1200 m
Abstieg: 1200 m
Strecke:Gudo-Progero-ponte-Orlo della Valle-Monti del Laghetto-cresta sopra la capanna-monti del Laghetto-Caslitt-Orlo della Valle-Progero-Gudo

Oggi andiamo alla capanna Orino sopra Gudo. Giornata primaverile molto bella..Lasciata l'auto all'inizio est di Gudo traversiamo il paesello fino a Progero dove inizia il sentiero per la capanna. Il sentiero sale a risvolti nel bosco passando dalla baita "Orlo della Valle" e da un'altra più avanti. Con un largo sentierone a tratti sassoso e con foglie perveniamo alla graziosa localita' dei Monti del Laghetto. Qui il panorama si allarga con delle belle visioni, peccato una  fine foschia che smorza un poco le tonalità dei colori....Incontriamo 2 ragazzi e 2 ragazze del Bellinzonese che poi saliranno a tratti davanti ed altri dietro a noi. Come già in passato fatto, a questo punto il percorso più ripido alterna tratti con paglia ad altri con foglie. Arriviamo su una specie di crinale con panchina e chiazze di neve.....Poi segue un traverso in leggera salita da percorrersi con attenzione perché stretto, esposto sul ripido bosco e.....con foglie (ovviamente). Siamo ora al punto più alto dell'escursione e cioè a quota 1430 e quindi ora c'è una breve e piccola discesa sino alla capanna....Ma, no! c'è neve che di traverso occupa tutta la traccia e non sembra molto affidabile... Vanno avanti i 4 ragazzi e noi seguiamo...La neve è già molle e penso soprattutto al ritorno dopo magari una bella e lunga sosta alla capanna anche se chiusa (il sito è carino, romantico direi intimo)...Quando siamo in vista della capanna i ragazzi tornano indietro perché la neve è ancora peggiore e sotto c'è sempre il ripidissimo bosco...Pinuccia che facciamo? Anche se manca pochissimo è meglio non rischiare e così torniamo anche noi per poi fare la programmata sosta alla predetta panchina immersa nella neve... Penso che dopo aver sentito anche pareri del locale ai monti del Laghetto la scelta sia stata azzeccata e d'altra parte la sosta pranzo sulla panchina è stata piacevolissima. Poi discendiamo ai sottostanti monti e chiedo informazioni circa il sentiero che porta sempre all'Orlo della Valle ma passando dal monte di Caslett. Avutane risposte di buona fattibilità decidiamo di scendere per quest'altro sentiero e con noi anche i 4 ragazzi.. Subito dopo le baite l'ambiente diventa sempre più selvaggio: ripidissimi pendii d'erba inframezzati da grossi roccioni e poi più sotto il sentiero a risvolti nel ripido bosco...Arriviamo a Caslett e sostiamo parlando con i ragazzi mentre Billie riposa soddisfatta all'ombra.. Poi per Pinuccia va bene perché una delle ragazze è anche lei appassionata di erboristeria e cucina dietetica ( ambedue  seguono tra l'altro le trasmissioni dei vari dottori televisivi  Oz e Mozzi...) ed il tempo scorre, scorre.....Finalmente ripartiamo ed il sentiero giunto in fondo valle segue il percorso del torrente oggi ricco d'acqua formando delle belle cascate e profonde pozze... Il mio informatore mi aveva accennato ai ponticelli della valle ed ad un certo punto eccone il primo: trattasi di una albero su cui sono state sistemate assicelle e con a fianco una corda fissa per sicurezza, il tutto piuttosto traballante.....Insomma occorre percorrerlo con attenzione e così è stato. Io paventavo altri ponticelli a questo punto forse ancor peggio poiché l'uscita della valle era a destra mentre noi eravamo a sinistra. Il sentiero a tratti anche piccolo ma sempre ben segnato dopo aver superato faticosamente un grosso albero caduto di traverso arriva al secondo ponticello: metà albero piallato e con tacche in piano e poi un'uguale metà in salità.... Per Pinuccia no ma per me era come camminare sull'asse di equilibrio e non è che mi abbia fatto  tanto piacere.... Più avanti un altro ponticello più breve supera un ruscello secondario sempre verso destra  e più vanti finalmente si esce dalla selvaggia valle. A mio parere la valle di Progero da noi scesa e  che è  parallela alla valle di  Sementina poco più a est ne ricorda la stessa fisionomia....Giunti alla baita Orlo della Valle senza più storia per lo stesso percorso dell'andata giungiamo a Gudo.Billie non è stanca ed anche Pinuccia che finalmente ha camminato con scarponcini sistemati adeguatamente non è assolutamente stanca anzi.... ed è stata ben contenta della gita...

Tourengänger: turistalpi
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (4)


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danicomo hat gesagt:
Gesendet am 7. April 2014 um 15:02
Fregatura di stagione, appena il sentiero gira di rovescio.
Peraltro avevate fatto già una bella salita...
Unica osservazione: non eravate attrezzati un po' pesante visto il caldissimo di ieri pomeriggio?
Vien voglia di mettersi le braghette corte anche solo a veder le tue foto!
Ciao e bravi
Daniele

turistalpi hat gesagt: RE:
Gesendet am 7. April 2014 um 19:59
Ciao Daniele e grazie del tuo interesse. Hai ragione per il caldo ma Pinuccia soffre moltissimo il freddo. Pensa che anche in estate appena andiamo oltre 1500 metri si porta e molte volte indossa il piumino! Ognuno ha la sua personale reazione alle temperature e quindi non potrò mai salire a 4000 metri con Pinuccia nemmeno se ci sono 30 gradi!! E poi siamo anziani......tu sei ancora giovane e forse non puoi capire... Importante è riuscire sempre andare e stare sui monti...Ciao e buona continuazione Enrico

gbal hat gesagt:
Gesendet am 8. April 2014 um 17:58
Giovani e anziani....comunque accomunati dalla scelta di tornare indietro; saggezza per tutti e la gita si è rivelata piacevole anche per la compagnia.
Bravi Enrico & Co.

turistalpi hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. April 2014 um 19:30
Grazie Giulio, leggo con piacere tuoi reports anche sui monti delle mie parti e sempre gite dai percorsi interessanti e mai banali....ed anche i tuoi numerosi commenti...Ancora grazie ed auguri di sempre buona salute in montagna. Ciao Enrico


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