Cime de Roccassiera (1501m)

Di passaggio a Nizza mi creo un giorno libero per poter spontaneamente esplorare l' entroterra al cospetto del Mercantour. Una zona decantata e la famosa gola del Var e' dietro l' angolo, quindi promette bene. Per caso (non su hikr, dove scopro solo ora una relazione pre-esistente di max) trovo questo itinerario in rete.

Duranus e' un piccolo villaggio a 40 km da Nizza in Vallee de Vesubie. Come il Var, la valle del Vesubie e' una profondissima gola scavata dal fiume nella roccia carstica. Posteggio in cima al villaggio con alcuni posti. Il sentiero sempre ben marcato con le 'balise' francesi, parte in cima al paese vicino alla fontana.

Salgo di buon ritmo attraversando un uliveto per uscire poi sulla cresta. Li prendo la strada forestale che risale verso la Crete de St. Antoine, sul lato N della cresta. Attenzione: nei pressi dell' acquedotto, a destra della forestale, diparte un sentierino non marcato che permette di seguire la cresta in modo integrale, che prendero al ritorno (ripido, non mantenuto). Si segue la strada forestale fino alla balise 442. dove si lascia la sterrata e si imbocca il sentiero per la Crete de St Antoine. La vista si apre ora su tutta la valle, le creste e le montagne ed inizio a capire dove mi trovo. La zona e' meravigliosa. Nulla di piu bello che esplorare una nuova tipologia di montagna, e poter cosi confrontare con i posti che gia ho visitato.

A q. 1000m presso un bivio marcato si prende un sentiero a sinistra che attraversa la testa della vallone a N e il sentiero ora passa sotto un' impressionante parete di roccia e, tramite alcuni tornanti si supera una parte ripida per portarsi sulla Crete de Graie. L' ambiente e' selvaggio, la vista spazia sopra le profonde vallate. Raggiunta la cresta si apre anche la vista a Sud fino al mare, in distanza. Per antichi pascoli terrazzati, ormai abbandonati, si arriva a breve al Col de l' Autaret, un piccolo pianoro erboso paradisiaco con delle rovine al cospetto delle alte vette innevate del Mercantour. Per un fresco bosco di conifere si prosegue e si arriva cosi sotto la ripida bastionate sommitale dove il sentiero s' impenna di nuovo per gli ultimi ripidi 150m fino alla vetta (T3). Dopo 2.5h (senza pausa) raggiungo la vetta. 

Arrivato In vetta vengo subito accolto da un branco di capre di montagna selvatiche, guidate da MC Ibex, un caprone dalle enormi corna curve, e l' unico che si avvicina. Anzi si avvicina fino a 10 centimetri !! Sconcertato dal comportamento dell' animale io ovviamente vorrei sedermi e passare alla parte meditativa dell' escursione ma non posso! sono molestato dal Caprone !!! mi si avvicina minaccioso e vuole mangiare il mio sacchetto verde di plastica (si perke non ho lo zaino...) con dentro il formaggio...e la goretex, e la frontale, e l acqua .. se gli lascio il sacchetto sta capra lo piglia, scappa e non lo rivedo mai piu... MC Ibex si fa sempre piu minaccioso e sembra che mi punti...sembra che voglia proteggere il branco sul suo territorio ma anche mangiare i contenuti.. o e' il colore del sacco che lo irrita, come i tori il rosso?   incredibile ma non riesco a sedermi perche mi viene troppo vicino e quando mi sposto mi segue e mi guarda con insistenza pronto ad addentare. Ho anche un po di fifa e non riesco a mandarlo via! poi se mi incorna li in vetta.. son da solo .. cosa faccio? cosi dopo 20 minuti di dialogo con MC Ibex e qualche foto gli lascio la vetta e inizio la discesa... e' la prima volta che condivido la vetta con un caprone !!!!!

Scendo per lo stesso percorso, ad eccezzione che ora segua la cresta di ST Antoine integrale.. non un guadagno in tempo ma in qualita. Dopo due ore sono al posteggio - incluse molte pause di contemplazione (ora che posso...!).