MONTORFANO


Publiziert von veget , 7. April 2014 um 23:13.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:30 März 2014
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:30
Aufstieg: 590 m
Abstieg: 590 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano A26, Uscita , Gravellona Toce, dirigersi verso Verbania. Attraversato il Ponte sul fiume Toce, spostarsi a sinistra e dirigersi in direzione di Mergozzo . Parcheggiare dopo qualche centinaio di metri a lato della strada nella piccola località di Pratomichelaccio.
Zufahrt zum Ankunftspunkt:.

Sono rimasto lontano dal "pc" per qualche giorno... per cui ho accumulato parecchio ritardo...E' pur vero, che alla relazione della breve escursione, non richiede  aggiungere particolari aneddoti.... personali.... 
Piuttosto se  avete pazienza e voglia di leggere..... ho allegato una lunga notizia storica (scannerizzata) tratta da  una pubblicazione  sulla Linea Cadorna nel Verbano Cusio Ossola... che riguarda questa modestissima e solitaria montagna, dal quale è tratto  il toponimo
Per onore della verità, la meta odierna era un altra, sostituita in corso "d'opera" con questa, a causa dell' abbondante innevamento ancora presente sul tracciato dell'escursione prevista.... Inoltre non era mia intenzione tornare a casa , oltre le prime ore del pomeriggio... avendo in ballo gli ultimi preparativi, per la vacanza di quattro giorni a Firenze...  Giancarla oggi non mi fa compagnia, non è disposta a perdere la "piega"... preparatale sabato dalla "coiffeur" e la preparazione del bagaglio è....compito suo (detto da Lei)...
L' escursione, l'ho effettuata ad anello.. Il tracciato è ben segnalato ... non si sbaglia nulla. a questo proposito, il percorso così effettuato termina a ridosso del punto dove si è posteggiato a Pratomichelaccio.

.
        P.S.                 Dopo aver parcheggiato a Pratomichelaccio, si percorre qualche centinaio di metri a "ritroso", cioè verso Gravellona Toce, dove, sulla sinistra un cartello indicatore segnala l'inizio del sentiero.... Per il ritorno . dalla cima si torna sui propri passi fino ad un evidente bivio ben segnalato dai cartelli indicatori ........
A mio parere la "difficoltà T2", riguarda il tratto di salita fino al piazzale della polveriera, per tutto il resto la ritengo T1,......Di questo si tenga conto nel caso  del percorso in senso contrario rispetto al mio....                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                       ........Vista la quota bassa e l' ottima esposizione al sole.....la stessa, si può effettuare  in tutte le stagioni ed in entrambi i sensi..... 

 Alcune delle foto che allego, mostrano quello che rimane delle  infrastrutture , mai utilizzate...


Eugenio






  Il Forte incompiuto del Montorfano
Tra le opere fortificate più imponenti e significative esistenti nel territorio della Provincia del Verbano Cusio Ossola, spicca per impor-
tanza il forte - rimasto incompiuto e cronologicamente antecedente alla Linea Cadorna - che sorge in comune di Mergozzo nei pres-
si di quello che era denominato Alpe Prea, dotato di una strada di accesso e di opere minori di supporto e difesa.
Lo sperone roccioso del Montorfano fu infatti interessato dai lavori dei militari già nella primavera del 1912, dopo che negli anni
precedenti vi erano state una serie di ricognizioni e rilievi da parte del Regio Esercito, per individuare le posizioni ottimali in una
zona che già da molti decenni era stata presa in considerazione per realizzarvi opere difensive permanenti.
In effetti inizialmente si era ipotizzato un campo trincerato a Gravellona, in un periodo - la seconda metà dell'Ottocento - quan-
do tale tipo di struttura difensiva di fondovalle, impostata su di "opere staccate"una linea difensiva formata da numerose , distanti

  da due a quattro chilometri fra di loro e ad una distan-
za pressoché simile dal corpo centrale... ed in cui ...
i forti staccati sorgevano nei punti di maggior importan-
za tattica ... "43 era considerata valida.
I progressi dell'artiglieria, con il miglioramento delle qit-
tate, delle possibilità del tiro curvo, l'impiego delle inno-
vative "granate torpedini", spinsero i vertici militari a
realizzare opere difensive di tipo diverso, con sempre
più largo impiego di calcestruzzo, e collocate su alture,
dunque meno vulnerabili, secondo la tipologia della
"batteria corazzata" come appunto doveva essere quel-
la del Montorfano.
Dall'estate del 1911 la Sottodirezione del Genio Militare di
Novara, dipendente dalla Direzione di Torino, cominciò ad
inoltrare varie richieste di informazioni al Comune di
Mergozzo sulle risorse esistenti, effettuando poi a novem-
bre una ricognizione sul posto.
La comunicazione riservata al Comune di Mergozzo del
formale avvio dei lavori militari, con contestuale occupazio-
ne dei terreni interessati, da parte della Direzione del Genio
di Torino porta la data 1 ° maggio 1912 e infatti iniziarono a
lavorare militari del Genio ed un "Distaccamento lavoratori
Alpini" del 3° Reggimento Alpini.
I lavori in corso avevano intanto creato malumori,
aprendo una annosa controversia fra i proprietari di ter- Foto aerea del forte del Montorfano
reni al Montorfano e la Direzione del Genio militare, fatta di lettere e carte bollate e durata per un paio di decenni, riguardante
l'esproprio delle aree destinate alle costruende opere, nonché le indennità spettanti al Comune ed ai cittadini interessati.
Ancora nel dicembre 1923 il Sindaco di Mergozzo scriveva alla Sezione staccata di Novara della Direzione del Genio Militare
per sollecitare il pagamento, ma la parola fine all'annosa controversia relativa alla liquidazione delle indennità dovute


L'opera prevista sulla sommità del Montorfano, in articoli apparsi sulla stampa locale nell'autunno del 1912 veniva descritta
come <I •• .forte di terzo ordine con massicciata e batterie coperte. Questo forte domina la linea (ferroviaria) elettrica che si dipar-
te da quella del Sempione
a Fondotoce e fa campo a Pallanza. Colla costruzione della linea Fondotoce-Locarno il forte domi-
nerà anche questa linea internazionale pe
r un buon tratto di percorso. Di più l'imbocco della valle del Toce che si getta a
Fondotoce nel lago, sarà sotto il tiro delle batterie del forte .... dal monte Orfano si domiìta il corso del Toce e il ponte della nazio-
nale per Pallanza gettato sul Toce
a pochi metri da Gravellona, dove passa la ferrovia Novara-Domodossola".
 
Mentre a Ornavasso venivano realizzati appostamenti coperti come quello detto del Castello, oppure con batteria in barbetta
come al Bara, l'opera del Montorfano si caratterizzava invece quale vero e proprio forte, che doveva essere dotato di 4 o 6
pezzi da 149A in cupole girevoli, rinforzato da una batteria esterna da 75A.
 
Questa fortificazione era del tipo "Rocchi", dal nome del generale Enrico Rocchi che progettò diverse di queste opere e si inse-
riva nella scelta del periodo di realizzare i c.d. "forti corazzati ridotti a difesa indipendente", di cui rimane come esempio signi-
ficativo quello di Colico, oggi divenuto museo e che costituisce l'unica opera dell'epoca ancora dotata dell'armamento origina-
le, con pezzi da 149A in cupola simili a quelli che dovevano essere montati sul forte del Montorfano.
Si trattava di batterie corazzate isolate, realizzate sfruttando il più possibile i punti ottimali di difesa che forniva l'orografia del-
l'arco alpino e delle prealpi, anche nell'intento di economizzare le risorse a disposizione per la difesa del Regno.
 
Seguendo le linee comuni di realizzazione di questo tipo di opere, il forte di Montorfano avrebbe dovuto essere su due piani,
largo una decina di metri e assai defilato, con copertura in calcestruzzo a prova di bomba da cui emergevano le cupole metal-
liche con le bocche da fuoco da 149A in installazioni a pozzo tipo Arrnstronq«, realizzate da questa ditta nel proprio stabilimen-
to di Pozzuoli."
Lo spessore delle cupole metalliche era di 15 centimetri e ciascun pezzo poteva ruotare di 360°, garantendo una copertura
totale dell'installazione, mentre il settore verticale di tiro per il 149A era compreso tra - 8° e + 42°.
 
La bocca da fuoco che doveva essere impiegata al Montorfano e denominata appunto 149A era la versione per casamatta del
149/35, rigata in acciaio al nichel lunga quasi cinque metri e mezzo e del peso di poco più di quattro tonnellate, con una gitta-
ta massima di circa 17 chilometri.
 
In sostanza il forte di Montorfano - se completato - avrebbe potuto battere obiettivi sino a Megolo e Vogogna verso l'Ossola e
fra Ghiffa e Oggebbio lungo la litoranea che porta al confine ticinese e a questo si sarebbe aggiunto il dispositivo delle già cita-
te batterie campali poste a supporto dell'opera principale e da schierare all'evenienza.
 
All'inizio della prima guerra mondiale i lavori di costruzione dell'opera del Montorfano proseguivano da circa tre anni ed era già stata
completata la camionabile di accesso, della lunghezza di 4 km e larga circa quattro metri, con una pendenza del 10%, la mulattie-
ra nel canalone al riparo da eventuale fuoco nemico nonché la casermetta situata sui primi tornanti della strada stessa.

operanti sul territorio ed esperti del servizio fotografico dell'Esercito che si avvalevano per le ricognizioni dell'allora nascente
aviazione svizzera.
Anche nei decenni successivi il Montorfano e specificata mente l'area del forte incompiuto vide la presenza di piccoli reparti mili-
tari, solitamente un distaccamento del Battaglione Alpini "Intra", che dovevano forse curare anche la manutenzione delle opere.
Dell'utilizzo effettivo da parte dei militari di tali opere anche durante il secondo conflitto mondiale se ne ha una riprova in una
testimonianza del comandante partigiano Pippo Copp045, il quale ricordava come "Contemporaneamente però, o prima ancora
dell
'8 settembre, avevamo preso tutte le armi che c'erano a Montorfano in un deposito degli alpini, un vecchio {artifizio encote .
della guerra '15-18".
Conclusa la seconda guerra mondiale, senza più la presenza di reparti militari stabilmente distaccati in zona, le opere del
Montorfano sono state dismesse dal Demanio militare, andando incontro ad un progressivo degrado ed al saccheggio delle
parti asportabili. 
 
                    
 

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Kommentare (14)


Kommentar hinzufügen

tignoelino hat gesagt:
Gesendet am 8. April 2014 um 00:02
Se non ci fossi mai stato, con il Tuo racconto,
mi getterei a pesce. ciao

veget hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. April 2014 um 13:18
Caro Roby,
Come ben conosci, queste passeggiate hanno i valori da descritti e fotografati...E magari.... in questa stagione nel pomeriggio, prima di una merendina...e innaffiata da un bicchio di Traminer...
Ciao

Eu .

patripoli hat gesagt:
Gesendet am 8. April 2014 um 09:51
Ciao Eugenio,
una bella escursione la tua....un percorso storico lungo la Linea Cadorna, che ritroviamo persino dalle nostre parti....
Interessanti le notizie che hai raccolto.....
E se fossi stata nei panni di Giancarla.....mi sarei comportata come lei.....un soggiorno a Firenze non capita tutti i giorni!
Un saluto a tutti e due!
Patrizia


veget hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. April 2014 um 13:05
Ciao Patrizia,
Se ti ricordi nel' incontro a Gravellona Ti avevo mostrato la (solitaria) modesta montagnetta... la quale è lì sempre disponibile.....con valori aggiunti di non poco conto.... panorami storia, km. zero......
Giancarla, come Te era consapevole che la rinuncia ad un gita in montagna, era facilmente recuperabile......
Ma non essere bella per Firenze???... e i bagagli????(Bravissima)
Grazie!!!
A presto
Giancarla Eugenio

tapio hat gesagt: Montorfano
Gesendet am 8. April 2014 um 14:39
Ciao Eugenio,
è esattamente come dici: il Montorfano, a pochi passi da casa, permette:
- di immergersi nella storia;
- di far correre l'immaginazione;
- di godere di panorami entusiasmanti;
- e, particolare non indifferente, di sfruttare anche quelle mezze giornate che alle volte si hanno a disposizione. Davvero una bella gita, che anche io ho avuto il piacere di effettuare in passato.
Ciao, Fabio

veget hat gesagt: RE:Montorfano
Gesendet am 8. April 2014 um 20:29
Ciao Fabio,
Succede un po' a tutti, d'inventare improvvisamente (nel Tuo caso il Pizzo Uccello)... e scoprire nelle "nicchie" del nostro territorio , piccoli ma significativi luoghi , degni d'essere visti e calpestati ..... (naturalmente nel senso buono)......
Grazie !!!
Eugenio

bigblue hat gesagt:
Gesendet am 8. April 2014 um 16:27
Ciao Eugenio,
come sai apprezzo molto il tuo mettere per iscritto, le conoscenze che hai della nostra zona, credimi è solo un bene che fai a tutti noi e a chi, trovandosi da queste parti, volesse avere qualche informazione in più....non sai le volte e con gran rammarico da parte mia, di non aver chiesto molte più cose allo storico per eccellenza, Don Claudio Mariani....vedi, così facendo, tante cose non andranno perse...avanti così!
E andare a Firenze con la Principessa....hai detto poco.....Firenze, Venezia, Roma......vengono da tutto il mondo per ammirarle......una scelta migliore, non potevate farla.....siete unici e sempre in movimento.....solo grande ammirazione da parte mia!
Pia

veget hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. April 2014 um 21:17
Ciao Pia,
sono onorato e Ti ringrazio, per l'apprezzamento che mi rivolgi....Sopratutto perché proviene da una persona preparata e carica di un bagaglio
culturale di livello ben superiore al mio. A ciò aggiungo le conoscenze e le "notizie" anche se "ridotte" per quanto riguarda la Nostra Storia,
avute da Don Claudio (mio insegnante di Religione alla scuola elementare)... Sono I commenti come i Tuoi , che mi stimolano,
a ricercare nella mia memoria ciò che ho letto sui libri e in qualche caso ho visto durante il mio vagabondare....Per quanto ricevo , il maggior ringraziamento lo devo a Giancarla... vera "Musa" della Famiglia.
Sempre disponibile, e anche Lei entusiasta delle comuni scelte...
Per quanto sopra ..
Ti Ringraziano
Giancarla e Euge



gbal hat gesagt:
Gesendet am 8. April 2014 um 17:29
La solitaria modesta montagnetta, come la chiami, ha un fascino particolare vista dall'altra sponda del lago e la tua descrizione lo rende bene.
Ciao, bravo Eugenio

veget hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. April 2014 um 21:49
Ciao Giulio,
mi fa piacere, che questa "solitaria" collinetta, in posizione strategica, visto la scelta effettuata, per installare le "inutili" infrastrutture ..... sia individuabile e riconoscibile dalla sponda lombarda del Maggiore...
Come hai notato tra le varie peculiarità della stessa,aggiungo quella d'essere fuori
"dalla porta di casa."
Ti Ringrazio per l'apprezzamento.
Alla prossima
Eugenio

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 9. April 2014 um 13:26
Bravo Eugenio,
non escludo in futuro una trasferta "oltre-lago" per la "modesta montagnetta". Sapevo già qualcosa sulla Linea Cadorna e sulla sua bella mulattiera in pietra, ma ora ne so molto di più, grazie a te.

Ciao

veget hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. April 2014 um 18:11
Grazie a Te per l'attenzione , sappi che il piacere è mio, visto che uno dei motivi che mi hanno incentivato a pubblicare itinerari semplici , come questo o altri analoghi della sponda piemontese del Maggiore, ha la funzione di portarli a conoscenza di Tutti.....E, se mi riesce, nel modo più chiaro.possibile.
Spero d'incontrarti... non si sa mai!!!
Ciao
Eugenio

adrimiglio hat gesagt:
Gesendet am 12. April 2014 um 16:48
Ciao Eugenio
questa è una di quelle gite che rimanda e rimanda devo ancora mettere in pratica, chissà magari un giorno la potremo fare assieme...sei stato bravo come sempre a inserire i cenni storici, molto importanti e apprezzati dai lettori come me, sinceramente devo ammettere che non sono riuscito a leggere tutto, ma ho intenzione di stamparmi la relazione per godermela in tranquillità...
Tanti saluti anche alla principessa Giancarla

Adry

veget hat gesagt: RE:
Gesendet am 12. April 2014 um 20:04
Ciao Adry,
quando vorrai sempre disponibile , anche in stagione avanzate....
per il resto mi fa piacere, divulgare notizie che aiutano a promuovere e portare a conoscenza le nostre Località... Grazie per il commento..
Ringraziamenti dalla principessa!!!
A presto
Eugenio


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