Tantissima neve e previsioni di peggioramenti nel primo pomeriggio: scegliamo una zona vicina e un itinerario che permetta di allungare o accorciare in base alle condizioni.
La nostra prima meta sarebbe il Monte Aralalta ma ... il brutto tempo arriva MOLTO prima del previsto e già alle 9:30 siamo in mezzo alle nuvole con visibilità ridotta.
Abbandoniamo l'idea di fare il giro per il Passo dei Baciamorti e percorriamo una dorsale "inedita" che ci porta al Rifugio Battisti (trovato in mezzo alla nebbia come dei cecchini!). Da qui percorriamo brevemente un tratto per la cima ma le condizioni di scarsa visibilità e un temuto pericolo valanghe ci fanno rinunciare a continuare.
Scendiamo di nuovo al Battisti e poi, per percorso quasi pianeggiante, al rifugio Gherardi. Il rifugio è aperto e vorremmo fare una piccola sosta ma una improvvisa apertura delle nuvole ci fa cambiare idea.
La grande quantità di neve e la poca pendenza ci costringono a stare spesso nella traccia per riuscire a scivolare più agevolmente fino a quota 1450 circa. Traccia che sembra più una trincea.
Poi il pendio si fa più interessante e riusciamo a goderci una bella sciata sino a quota 1100. Al di sotto di tale quota le piogge hanno mangiato un po' di neve e, in alcuni punti, si tocca il fondo.
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