Cima Pianchette
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Oggi gita sociale con un bel gruppetto del Cai di Saronno.
Il capo-gita decide per la Cima Pianchette ... cavolo! ... ci sono già stato due volte ... va bè, riuscirò a resistere e a godermi la giornata in compagnia.
Tra l'altro è una gita adatta anche alle ciaspole come conferma Patripoli così potrà venire anche Manuela (che poi deciderà di fermarsi al rifugio per non bloccare le tempistiche del gruppo di sciatori).
Alla partenza non c'è molta neve ma per fortuna lo spallaggio dura solo una decina di minuti, lungo la strada.
Arrivati nei pressi di una piccola teleferica iniziamo a salire per il pendio. La neve è dura ma lo sci ha un buon grip, quindi si procede senza difficoltà fino a raggiungere la più docile dorsale.
Oggi è il vento a farla da padrona e non ci lascerà per tutta la giornata. Il gruppo si allunga parecchio, ognuno con il suo passo e la sua piccola lotta con il vento. Per la prima parte del percorso aspetto Manuela, poi quando siamo quasi in vista del rifugio parto per provare a raggiungere i primi.
Sorpasso un po' di gente e affronto l'ultima rampa prima della vetta. Arrivo in cima poco dopo i due ragazzi di testa. Per non attendere in vetta loro propongono di scendere fino all'altezza dell'ultimo del nostro gruppo per poi risalire. Accetto volentieri e sciamo sulla dorsale perdendo circa 200 metri, ripelliamo e torniamo in cima (questo dislivello non è conteggiato nei dati della gita).
Anche oggi in vetta il vento non da troppo fastidio e riusciamo a prepararci e fare quattro chiacchere senza problemi. Sciamo tutti fino al rifugio Croce di Campo, dove ci rifocilliamo un pochino, ognuno a suo modo: caffè, torta, polenta, vino, ecc. E' da apprezzare l'idea di tenere aperto questo rifugio anche in inverno, sicuramente porta più gente ad affrontare questo percorso ma rende la giornata anche un po' speciale, diversa dal solito.
Per colpa del vento la neve non ha mollato neanche un po', anzi, si sono formati dei piccoli sastrugi che rendono la sciato molto "ballerina". Cerchiamo il più possibile pendii lisci ed omogenei che ci porteranno ad incrociare la strada più a monte e poi lungo questa di nuovo a Revolè.
Il capo-gita decide per la Cima Pianchette ... cavolo! ... ci sono già stato due volte ... va bè, riuscirò a resistere e a godermi la giornata in compagnia.
Tra l'altro è una gita adatta anche alle ciaspole come conferma Patripoli così potrà venire anche Manuela (che poi deciderà di fermarsi al rifugio per non bloccare le tempistiche del gruppo di sciatori).
Alla partenza non c'è molta neve ma per fortuna lo spallaggio dura solo una decina di minuti, lungo la strada.
Arrivati nei pressi di una piccola teleferica iniziamo a salire per il pendio. La neve è dura ma lo sci ha un buon grip, quindi si procede senza difficoltà fino a raggiungere la più docile dorsale.
Oggi è il vento a farla da padrona e non ci lascerà per tutta la giornata. Il gruppo si allunga parecchio, ognuno con il suo passo e la sua piccola lotta con il vento. Per la prima parte del percorso aspetto Manuela, poi quando siamo quasi in vista del rifugio parto per provare a raggiungere i primi.
Sorpasso un po' di gente e affronto l'ultima rampa prima della vetta. Arrivo in cima poco dopo i due ragazzi di testa. Per non attendere in vetta loro propongono di scendere fino all'altezza dell'ultimo del nostro gruppo per poi risalire. Accetto volentieri e sciamo sulla dorsale perdendo circa 200 metri, ripelliamo e torniamo in cima (questo dislivello non è conteggiato nei dati della gita).
Anche oggi in vetta il vento non da troppo fastidio e riusciamo a prepararci e fare quattro chiacchere senza problemi. Sciamo tutti fino al rifugio Croce di Campo, dove ci rifocilliamo un pochino, ognuno a suo modo: caffè, torta, polenta, vino, ecc. E' da apprezzare l'idea di tenere aperto questo rifugio anche in inverno, sicuramente porta più gente ad affrontare questo percorso ma rende la giornata anche un po' speciale, diversa dal solito.
Per colpa del vento la neve non ha mollato neanche un po', anzi, si sono formati dei piccoli sastrugi che rendono la sciato molto "ballerina". Cerchiamo il più possibile pendii lisci ed omogenei che ci porteranno ad incrociare la strada più a monte e poi lungo questa di nuovo a Revolè.
Tourengänger:
Andrea!
Communities: Hikr in italiano, Skitouren
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Kommentare (4)