Baita bivacco Aldo e Sergio Gusmeroli m.1881: FANTASTICO! soddisfazione alle stelle!


Publiziert von Alberto , 14. Januar 2014 um 14:54.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:29 Dezember 2013
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT3 - Anspruchsvolle Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:00
Aufstieg: 680 m
Strecke:Tartano m. 1210 - Fraccia m.1360 - baita con acqua situata prima di arrivare all'alpe Torrenzuolo m.1794 da qui seguire i pali,l' ex agriturismo rimane a sinistra e non si vede - baita Gerlo m.1830 - Baita bivacco Aldo e Sergio Gusmeroli m.1881 loc. Mont Còch
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano - S.S. n° 36 dello Spluga - Lecco - Colico - S.S. n° 38 dello Stelvio - Morbegno - Campo Tartano - Tartano: in estate si può proseguire,prima di superare il cimitero, a sinistra, non segnalata vi è la strada (in parte con pendenza accentuata) che sale a Fraccia, asfaltata con buone possibilità di parcheggio in zona tornanti, poi per un breve tratto prosegue in bitume e per 500 metri sterrata, terminando al parcheggio di circa 7/8 posti
Unterkunftmöglichkeiten:Baita bivacco Aldo e Sergio Gusmeroli m.1881 loc. Mont Còch
Kartennummer:kompass Parco Orobie Valtellinesi


 

Decido di ripartire per una 2 giorni,sembra che la struttura l'abbiano prenotata solo in due....Oggi,nonostante la gita del giorno 27 e del 28 voglio provare a salire lassù anche che so essere pesante dato che ha nevicato anche qui e non poco oltre alla fresca neve che è scesa nella notte e fino alle prime ore del mattino di oggi. Alle ore 9,17 parto da Tartano risalendo la stradina per Fraccia,che ancora doveva essere ripulita dallo spartineve che incontrerò lungo il tragitto.

Giunto al parcheggio noto che di tracce non ve ne sono e intanto vien giù qualche fiocco anche se la meteo pare mettersi sul bello: mi incammino e seguo il tracciato,riconoscibile nonostante i 30 cm. a quota 1360,solo che dopo un po,quando sapevo che il percorso dopo aver seguito la direzione verso la la ben visibile parete,deve piegare a destra e dirigersi con un lungo traverso in direzione opposta,ma ad un certo punto tra alberi divelti e rami appesantiti dalla neve,il tracciato mi riesce difficile individuarlo,anche dall'abbondante neve che mi faceva sprofondare oltre le ginocchia (che si creda o no questa è la neve che ho trovato).

 

Con la dovuta calma e la ricognizione passando sotto i molti rami che toglievano visibilità nell'individuare il tracciato,ecco che lo ritrovo nonostante l'abbondante neve che purtroppo mi rallenta parecchio,in molti casi,causa la pendenza del bosco anche fino all'inguine,una cosa immane: il pensiero di desistere e fare ritorno mi è balenato nella mente,ma è stato nel momento che stavo perdendo fiducia nel ritrovare il tracciato,poi il resto e solo resistenza fisica e non guardare quanto tempo ci vuole.

 

Scarsi segnavia mi indirizzavano,ma in particolare era il mio GPS incorporato che mi porto appresso a darmi i dati ben memorizzati,almeno al momento,evitando di sbagliare,cercando nonostante la difficoltà,tracciare un percorso con pendenza moderata anche se con traversi lunghi e piano piano raggiungo la quota 1790 dove vedo tracce di sci vecchie e ricoperte dalla neve.

Cerco di raggiungerle nella speranza che mi aiutino a galleggiare un po di più,oramai il grosso del dislivello è fatto ma nel contempo non è detto che sia "facile" fare il resto: ovviamente per me non è difficile capire quali tracce bisogna ripercorrere evitando le altre,solo escursionisti con oculatezza individuano la traccia di salita.....altri basta salire senza preoccuparsi minimamente che la Montagna NON va mai presa di petto....ma ogni uno di noi ha un modo di pensare,l'importante è seguire gli insegnamenti dei GRANDI alpinisti e guide alpine che insegnano cosa è bene cosa è male.

 

Il tracciato con la flebile battuta mi regge un poco di più rispetto al resto che ho percorso ma non sono esente da sfondamenti,ma alla fine alle ore 13,15 dopo quasi 4 ore eccomi sbucare davanti al rifugio Gusmeroli che mi regala un affascinante panorama che non ho mai visto: FANTASTICO,sono contento per essere riuscito a portare a termine una ciaspolata abbastanza tosta considerando che ero solo a battere la neve.

 

Quel che conta alla fine è riuscire a mettere in pratica ciò che si vuole fare,l'importante è non avere mai fretta,ponderare bene le forze (c'è da pensare anche al ritorno se vi sono circostanze che obbligano),prenderla con filosofia se nell'eventualità si deve fare dietro front: questo è quel che penso,poi vi sarà chi la vede diversamente,magari si ostina che per forza bisogna arrivare....se riesce,tanto meglio!

Comincio a scavare per fare i gradini per accedere al rifugio,già pieno al suo interno di legna che sminuzzo per dare calore il più in fretta possibile,poi cerco di far asciugare calzettoni,scarponi,maglione e guanti,verso le 15,00 mangio e alle 15,30 ecco che cominciano ad arrivare....ma sono più di 2,e uno di loro mi conferma che sono in 8 e che sul sito il mio nome non era presente....va bene,nel frattempo scambio qualche informazione con loro e vedo che le birre non mancano oltre alle cibarie che sicuramente avrebbero condiviso ben volentieri con me,infatti uno di loro ha detto che non c'era problema,ci si stringe un po.

 

Poi decido di lasciare lo stupendo rifugio a loro che,come è giusto che sia,son saliti quassù per divertirsi,mentre io per cercare un poco di tranquillità e godere della pace che il luogo sa dare e questo lo aveva capito anche uno di loro nel mentre mi rimetto gli scarponi. Sicuramente avrei avuto un ospitalità eccellente a cui resistere non si poteva,ma avevo bisogno di rilassarmi....magari andando a letto presto e oggi non si sarebbe potuto chiudere occhio se non sul tardi della notte.

 

Mi viene spiegato il loro tracciato che non è quello fatto da me,almeno nella parte iniziale,quindi auguro a tutti un felice anno nuovo e alle ore 16,00 riparto: noto con piacere che buona parte del tracciato fuori dal bosco battuto da me lo anno seguito fedelmente,poi in altri casi è diverso fino al punto dove decido di seguire il loro,dato che le mie tracce profonde mi fanno meditare che nel caso,il rientro sarebbe assai più lungo del previsto. Infatti la loro traccia mi fa galleggiare e trovo molto bello tale tracciato (ben si nota che è quello percorso da me con meno neve per provare un altra via) che seguo fedelmente sbucando su quello fatto all'inizio ma oramai vicino al parcheggio situato alla fine della strada incrociando uno dei genitori di coloro che erano già lassù,l'unico con le ciaspole. E' vero che sono della valle e seguono le mie tracce,ma gli ho dato la possibilità di scegliere quale gli sia più convenuto....peccato che era solo e non lo trovavo giusto vista la non più giovane età....oltre al fatto che erano le 16,30 e stava imbrunendo,mentre la salita per lui era assai ancora lunga,almeno 2 orette se tutto va bene.

 

Bene,anche oggi il Bradipo delle Alpi ha adempiuto a ciò che voleva fare anche se purtroppo non ho potuto dormire lassù: ma verranno altre occasioni....almeno lo spero!

 

 

 

Ciao a tutti e alla prossima!


Tourengänger: Alberto


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