Alpe Caviano
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Escursione alla volta del nuovo rifugio all'alpe di Caviano inaugurato il 24 Agosto dai volontari e simpatizzanti del Patriziato di Castel San Pietro.
http://www.patriziatocastelsanpietro.ch/schede/Zcav_rif_IT.htm
Purtroppo la mattinata non è delle migliori, parecchia umidità, nuvole basse e visibilità limitata. Di solito con questo clima, sul Generoso, è molto facile avvistare Camosci, oggi nemmeno loro si faranno vedere.
Partiamo da Castel San Pietro, saliamo su strada verso Obino dove all'altezza della fermata del bus partono i sentieri. Facciamo solo attenzione a non imboccare a sinistra il sentiero che porta a Salorino. Volgendoci a destra inizia invece una mulattiera con fondo in ciotoli che sale dolcemente verso il rifugio. Il percorso è adatto anche alle biciclette, non ci sono possibilità d'errore.
Arrivati al rifugio troviamo già alcuni volontari al lavoro per preparare un pranzo sociale, in memoria di un loro amico. L'atmosfera è calda ed accogliente, approfittiamo della loro presenza per visitare l'interno del rifugio che appare funzionale ma anche molto elegante.
Ci spiace entrare con gli scarponi ai piedi. Ma per i gestori non ci sono problemi, a breve arriveranno altri 30 ospiti che inevitabilmente completeranno il nostro lavoro di inzaccheramento!
All'esterno del rifugio c'è un ampio pianoro pianeggiante che da sul mendrisiotto. Le nuvole continuano ad essere dense, impossibile ammirare il panorama che ci hanno descritto i rifugisti.
Immaginiamo debba essere suggestivo all'alba ed al tramonto, con le luci della pianura. Peccato, sarà per la prossima volta.
Ringraziamo e salutiamo, ripartendo sempre su mulattiera verso il Dosso Bello e l'agriturismo La Grassa. Al termine della mulattiera si incontra la casareccia asfaltata che proviene dal Bellavista.
Siamo a circa 1100 e ci sono le prime tracce di neve, pochi cm fradici.
Ad un quadrivio imbocchiamo il sentiero di discesa che si dirama verso Casima e Monte. Visto il clima umido siamo già più che soddisfatti della sgranchita di gambe e di non aver preso acqua.
Proseguiamo quindi sulla via più rapida verso Monte. Da qui si riprende il sentiero di valle che si sviluppa poco sotto la strada fino a superare il centro di Càmpora con un'altra caratteristica mulattiera. L'ultimo tratto, prima raggiungere di Obino, si cammina sulla strada, il traffico è comunque quasi nullo.
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