Rifugio Trona Soliva m.1907: PRIMA ciclopica ed epica ciaspolata


Publiziert von Alberto , 14. Oktober 2013 um 17:50.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:12 Oktober 2013
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT3 - Anspruchsvolle Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:45
Aufstieg: 914 m
Strecke:quota di partenza m.1111 [p ] - Castello m.1307 - Laveggiolo m.1471 [p ] - rifugio Casera Vecchia di Trona m.1907 km: 4,3 di strada fino a Laveggiolo + 5,2 di percorso con le ciaspole per un totale di km. 9,5 di sola andata
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano - S.S. 36 dello Spluga - Lecco - Colico - S.p. 38 dello Stelvio - Morbegno - Val Gerola - Gerola Alta - superato il cimitero,a destra seguire indicazioni per Laveggiolo [p ]
Kartennummer:Comunità Montana della Valsassina - Valvarrone - Val D' Esino e Rivera / Parco Orobie Valtellinesi

Giovedì 10 di notte ha nevicato come da previsioni.....venerdì 11 le Prealpi erano letteralmente piene di neve fino a quote basse (anche al di sotto dei 900 m......

Mauro mi dice che Mimmo vuole salire alla Falk....ammoooooo!!!!!!....Visto l'abbondante nevicata e la possibilità di altra neve e pioggia,consiglio un rifugio autogestito in Svizzera,ma anche Mauro vuole restare in Italia: stando agli ultimi contatti sembra che Elisa stia tentando la salita al Falk ma non sappiamo da dove e dice che occorrono le ciaspole. Suggerisce la salita dalla Val Varrone che in tal caso si ha l'appoggio del rifugio Casera Vecchia di Varrone: Mauro telefona per sapere se sono aperti ma per impegni saranno chiusi.

Alla sera del venerdì tentano di telefonare alla Falk e direttamente a Elisa....ma nulla: rischiare di percorrere la Val Varrone,percorrendo km. e dislivello in abbondanza pestando con molta probabilità un marasma di neve e beccarci fin dalla partenza acqua a iose,io sinceramente non me la sento proprio,il rischio è troppo alto e arrivare o non riuscire poi ad arrivare,ritrovandoci senza un rifugio aperto dopo ore di cammino,non è cosa da trascurare.

Suggerisco a quel punto la salita al rifugio Trona, (senza neve ore 1,30 da Laveggiolo e ore 2,30 al Falk) quindi anche con neve abbiamo tempo....Mauro ha visto che il rifugio Trona è aperto,quindi mal che vada ci fermiamo qui....ma gli ostacoli non si fermano!

Quello che conta è partire in quota dato che le previsioni sono nefaste,quindi si sceglie la Val Gerola dove non manca la fermata classica al bar/pasticceria situato sulla strada e poi via,verso la prima avventura con le ciaspole.

Giunti a Gerola Alta chiedo informazioni per Laveggiolo,convinto che la biforcazione fosse molto prima,invece era poco avanti: prendiamo a salire,la strada presenta neve fresca (ha nevicato di notte tra venerdì su sabato) che si è accumulata su quella di giovedì: mentre saliamo si evidenzia che la calata è passata solo per la prima nevicata,mentre per la seconda non si è ancora attivata.

Salendo Mauro comincia ad essere terrorizzato e invece di accelerare con decisione,il suo timore lo fa rallentare e l'auto non si muove più. Io do i consigli di come ci si deve comportare con il mezzo,anche se sprovvisto di gomme da neve e catene,ma ogni uno di noi ha un suo modo di guida e nulla può un suggerimento più che ovvio.

Siamo nel bel mezzo di una strada,se qualcuno arriva siamo nei guai: Mauro è deciso a mollare la guida,non ne vuole sapere e mi appioppa la responsabilità di smuovere il mezzo e io non posso che accettare di buon grado. Gli amici non osano salire,con decisione parto,lo slittare delle gomme sulla neve bagnata si sentiva,ma io sono deciso a trovare un posto dove parcheggiare o eventualmente per fare manovra con possibilità di lasciare spazio ad eventuali mezzi che passerebbero. Giunto ad un grande tornante faccio ritorno e su un tratto di rettilineo un camion sale.....freno e l'auto tende a sinistra.....vacc....sono fermo....sterzo tutto a destra e lascio piano piano il freno e accosto....faccio segno al camionista che può passare e riesce perfettamente nella manovra.....riprendo sperimentando il comportamento dell'auto: questa auto se freni solo per rallentare vibra tutta e va a colpi,ma se premi prima la frizione,staccandola,allora sì che non vi sono problemi. Vedo gli amici che mi vengono incontro con tanto di indumenti per ripararsi dalla neve che cadeva dagli alberi: gli dico di salire ma gli manca la fiducia nella mia guida e Mauro non pensava che riuscissi nell'impresa (non ricorda quando siamo andati al Gusmeroli chi lo ha tolto dagli impicci più gravi) e così scendo a parcheggiare all'ultimo parcheggio poco dopo le ultime case di Gerola a 1111 m. da dove ci prepariamo.

Alle ore 9,10 ci mettiamo in cammino,notiamo una mulattiera che taglierebbe un buon tratto di strada,ma gli amici desiderano salire comodamente e mentre camminiamo ecco che comincia a fioccare,poi arriviamo a Castello (fontana),proseguiamo lungo la lunga strada dove il manto nevoso comincia ad alzarsi di spessore che già arriva ai 20 cm. sulla strada ma fuori dalla sede stradale siamo già ai 40 cm. compresi quelli della nevicata di giovedì notte. Poi,ecco che arriva lo spazza neve che sale a Laveggiolo che noi raggiungiamo alle ore 10,22: dopo 10 minuti di sosta per mettere le ciaspole,alle ore 10,30 e dopo 4,3 km. incominciamo a battere neve che qui è già arrivata alla bellezza dei 50 cm. seguendo per 5 minuti la strada,poi prendendo il sentiero già battuto dai responsabili del rifugio che son partiti da Laveggiolo e molto prima di noi vi erano solo impronte di scarponi al momento ma noi ci siamo ciaspolati e vi posso assicurare che la loro battuta non serviva a molto: ATTENZIONE!!! la strada è lunga 3 km. in più,dato che si sposta molto a destra passando per la Baita Grasso e più avanti l'Alpe Vedrano.

Dapprima il tracciato scende,poi spiana....sale....scende sempre lievemente ma in lunghezza,dopo di che,giunti al ponticello e attraversatolo,ecco che il sentiero sale deciso con vari tornanti sbucando sulla strada proveniente da destra: si prosegue a sinistra per un buon tratto su strada poi si perviene ad un cartello a quota 1733 (disl+ 622 m.) dove vi giungiamo alle 12,30: si lascia ancora una volta la strada per un altro sentiero che ne avrebbe ridotto il tragitto. Il Bradipo ovviamente se ne stava dietro a battere bene la neve che non poteva Mimmo (in testa) battere,mentre il Selvatico Mauro,da furbo,invece di spianare la restante neve,metteva le sue ciaspole nelle impronte lasciate da Mimmo.....quindi il Bradipone,sempre per pensare al prossimo,batteva quella restante (come una ciaspola intera) assicurandosi di aver allargato bene la pista.

Avevo preventivato che per le 12,30 saremmo arrivati al rifugio.....calcoli giusti se si partiva da Laveggiolo,ma,come dico sempre,possono avvenire incidenti di percorso (avevo anche proposto di usare la mia che almeno le catene le avrei potute usare....) che aumentano il rischio nelle tempistiche.....e oggi ne hanno dato prova,dando ragione al Bradipone che è sempre pronto a dare consigli.....peccato che poi non vengono mai presi in considerazione: la ragione sta sempre dalla parte di chi usa l'intelligenza sulla base dell'esperienza....ovviamente!

Proseguendo ecco che si comincia a vedere un impronta di ciaspola e poi sentiamo delle voci e poco dopo ecco che vediamo tre persone a cui Mimmo domanda se sono coloro che stanno salendo al rifugio: li abbiamo raggiunti a quota 1800 non manca molto come dislivello ma vi posso assicurare che la lunghezza del tracciato non era da poco. Ci offriamo ad alternarci,4 ciaspolarori sono meglio di uno,inoltre la coppia senza ciaspole avrebbe fatto un pochino meno fatica trovando la neve più compatta: dopo la salita eccoci a percorrere un lungo traverso dove la neve abbonda.

La turnazione fatta con i dovuti modi,è: il 1° passa al quarto posto e via discorrendo e infatti anche il marito di colei che gestisce il rifugio ha riscontrato una notevole differenza e riusciamo a riprendere la lunga strada,dalla quale oramai si vedono i tralicci dell'alta tensione che salgono alla Bocchetta di Trona. Ora la neve è un poco più portante in alcuni punti,perché il sole di venerdì ne ha modificato la struttura cristallina,ma in ogni caso le ciaspole scendevano di almeno 30 cm.: sembra che esca il sole,poi ad un tratto la nebbia a cui Mimmo comincia a riscontrare perplessità nella riuscita di questa prima ciaspolata da impresa apocalittica data la tipologia di neve pesante. Non si vedeva una beata mazza,ma chi è abituato riesce sempre a scrutare segnali che dimostrano la traiettoria ma Mimmo,arrivato al torrentello non capiva dove si doveva andare,anche perché,la strada a causa della neve soffiata,si era ristretta particolarmente e per non fare fatica,bisognava cercare di battere la neve più verso l'esterno,evitando di uscire dalla sede stradale ovviamente.

Quando la visibilità lo permetteva,scrutavo a monte per capire se vi era pericolo: io l'ho visto e la conferma mi viene data dallo stesso responsabile.....ovviamente vi sono personaggi che a queste cose non vi badano in assoluto (dimostrazioni ne hanno date più che a sufficienza),d'altronde in montagna si può andarci anche senza testa....così pare!

Finalmente alla bellezza delle ore 14,00 e dopo ben 9,5 km. e un dislivello di 811 m. di sola andata,giungiamo al rifugio Casera Vecchia di Trona m.1907 (l'ultima volta che vi sono stato per salire al Pizzo tre Signori,lo gestiva Andrea Savonitto,mentre la nuova gestione è da 5 anni che c'è e la strada da soli 3 anni). Il rifugio è dotato di due salette attrezzate con due stufe una in particolare che rendeva bene e scaldava alla grande,tant'è vero che ci siamo asciugati gli abiti umidi.

I volti sconvolti non mancano,in particolare Mimmo che ad ogni modo sempre avanti e con un passo da far paura,Mauro il Selvatico delle Alpi che evidenzia gesti (documentati) che fanno presumere l'aver perso il senno he he he e il Bradipo delle Alpi....costante nel suo modo di andare anche se oggi il problema alla tibia non si faceva sentire ecco che ne subentra un altro all'inguine....be,spero che nella discesa vada meglio....

La fame si fa sentire,comunque ci viene chiesto cosa volevamo....piatti elaborati erano da escludere,quindi va bene della pasta e degli affettati con del formaggio che vengono letteralmente spazzolati,torta,caffè 2 grappe a testa (tranne il Bradipo) e poi al momento di pagare ecco che la signora offre un altro bicchiere di grappa (fortunati i bevitori....se avevo tempo a disposizione mi sarei fatto offrire una buona cioccolata con panna: la prossima volta al baretto di Morbegno la prendo.....calcolare almeno 30 minuti prima al ritrovo....perché?....la cioccolata è bollente e ci vuole tempo per raffreddarla he he he).

Alla bellezza delle ore 16,10 riprendiamo la via del ritorno,assai lunga anche dovuta dal fatto che Mauro non capiva una beata mazza del perché continuava a perdere le ciaspole....poi,giustamente il Bradipo,grande osservatore ha capito il problema e come al solito lo risolve: questo al Mauro costerà molte levatacce he he he!

Alle ore 16,53 siamo al bivio di quota 1733 (pensate,da qui ad andare ci sono voluti ben ore 1,30) e alle ore 17,50 siamo a Laveggiolo dove dopo una tormentata discesa sofferta a causa del dolore all'inguine che mi portava a far fatica al solo muovere la gamba,appena tolte le ciaspole.....sparito,stavo alla grande,tanto è vero che si camminava sull'asfalto oramai sgombro dalla neve,con un passo ben spedito,arrivando all'auto alle ore 18,49 dopo un percorso di "sole" 2 ore e 50 minuti al ritorno per un totale di 19 km. un dislivello di 914 m. totali (che,vista la tipologia della neve,non sono pochi).

Oggi la fatica non è mai mancata,la signora non si aspettava di vedere qualcuno e l'aiuto a cui abbiamo contribuito a dare per salire quassù è stato considerato: ricordate amici,se avete bisogno di qualche battitore, Mauro e Mimmo si mettono a disposizione.....e il Bradipo?.....se ne va in pensioneeeeeeeee!!!!!!!!

 

Traccia: Trona Soliva
Descrizione:

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  • GPX, il formato standard più utilizzato

Riassunto:

Partenza: 12/ott/2013 16:09:12
Fine: 12/ott/2013 18:50:57
Distanza in piano: 9,48 km
Tempo totale: 02:41:44
Tempo in movimento: 02:29:55
Velocità media: 3,5 km/h
Velocità minima: 0,6 km/h
Velocità massima: 9,6 km/h
Altitudine minima: 1.114 m
Altitudine massima: 1.920 m
Ascesa: 112 m
Discesa: 903 m


 


 

Ciao a tutti e alla prossima.....ciaspolata....forse!


Tourengänger: Alberto


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Kommentare (5)


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Gesendet am 15. Oktober 2013 um 07:50
Che avventura...memorabile assaggio invernale. Complimenti Paolo

Alberto hat gesagt: RE:
Gesendet am 24. Oktober 2013 um 13:43
Grazie Paolo: come vedi,sono proprio un Bradipo!

Massimo hat gesagt: Per la miseria
Gesendet am 15. Oktober 2013 um 09:39
........ ciclopica,epica, impresa apocalittica.
Entrerai nei libri di storia e sarai paragonato dagli studenti a Annibale, Napoleone, Garibaldi, Mazzini e chi più ne ha più ne metta ....... e per finire Alberto da Bollate!!!!!!
In confronto Cervino, Bianco, Eiger, Everest, Cerro Torre sono ...azzate!!!!
Ciao pirlone e complimenti x la bella avventura.

The big elephant

Alberto hat gesagt: RE:Per la miseria
Gesendet am 24. Oktober 2013 um 13:44
Ciao Elefantone: qualche volta ci andiamo lassù!

pm1996 hat gesagt:
Gesendet am 15. Oktober 2013 um 13:08
http://m.youtube.com/watch?v=ykXELmqm52c&desktop_uri=%2Fwatch%3Fv%3DykXELmqm52c

Ahahahah

Ciaoooo

Paolo


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