Parco Nazionale dello Stelvio 23-25 settembre


Publiziert von Panoramix , 5. Oktober 2013 um 14:52.

Region: Welt » Italien » Trentino-Südtirol
Tour Datum:23 September 2013
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 3 Tage
Aufstieg: 4500 m

3 giorni nel Parco Nazionale dello Stelvio cercando di vedere il piu' possibile di valli, cime, laghi, passi, panorami ... compatibilmente con il tempo e le energie a disposizione.
Alla fine scelgo come punto di partenza la Val Bresimo sia perche' mi permette di lasciare l' auto alla quota 1800 di Malga Bordolona bassa (al termine di una stretta strada discretamente asfaltata) sia perche' mi offre 2 valichi per iniziare e terminare il giro: il Passo Alpianer ed il Passo Palu'.
Con tempo ben soleggiato seguo le indicazioni per "Laghi Trenta" e risalgo i pendii pratosi  non particolarmente ripidi che portano al Passo Alpianer. 2 laghi appaiono subito sotto il passo ed in lontananza molte cime tra cui il Gioveretto meta del giorno dopo; i laghi meriterebbero una sosta maggiore ma la strada per il Rif. Canziani, meta finale del primo giorno, e' lunga. Su sentiero discretamente tracciato si perde quota pervenendo dapprima
ad un alpeggio e subito dopo ad un bosco dove il sentiero, piu' ripido, prosegue ad incrociarsi con la Kirchbergtal (Valle Chiesamonte) ... Il programma prevederebbe ora la salita al Nagelstein (Monte Chiodo) cima (con croce) che offre una bella visuale sulla Val d'Ultimo ... ma nel punto dove, secondo la Kompass 072 in mio possesso, dovrebbe iniziare il sentiero non c'e' nessun cartello ne' traccia ... solo 3 ometti ma poi nulla ... Faticosamente risalgo un pendio erboso spesso molto ripido ed arrivo in vista di un colle dove forse inizia la cresta finale ... tutto sempre senza sentiero e indicazioni. Guardo l' orologio e faccio 2 conti per concludere che se proseguo e poi mi ritrovo a dover tornare indietro arrivo troppo tardi al rifugio ... cosi' mi fermo, mangio e ritorno subito indietro ... ho perso 2 ore e mezza e trattengo a fatica il mio disappunto. Di nuovo quindi sull' ampia sterrata della Kirchbergtal scendo a S. Gertrude ultimo gruppo di case della Val d' Ultimo ... qui si che c'e' la freccia "Nagelstein 3h" ... fossi sceso subito qui ...
Va beh. Per raggiungere il lago di Fontana Bianca opto per il sentiero 107 piu' "sentiero" rispetto alla sterrata 140 che appare piu' monotona ... e guadagno da una parte qualche bello scorcio sulla Val d' Ultimo dall' altra una discesa imprevista al Lago Fontana Bianca dove la mappa ufficiale dei sentieri non riporta il sentiero presente sulla mia Kompass ... Non completamente "cotto" arrivo al Canziani dove pernotto come unico ospite. Al termine della cena, pero', la stanchezza per l'inutile sforzo fatto viene fuori tutta e non mi rende ottimista per il giorno dopo ...
Non riposatissimo lascio il Canziani per il Gioveretto: per fortuna il tempo e' splendido e non fa niente freddo. Questa cima si raggiunge per sentiero ben segnalato e mai impegnativo ad eccezione di un canalino detritico leggermente scivoloso e delle roccette finali che precedono un breve tratto attrezzato che porta in vetta. Vista spettacolare che si spinge alle Dolomiti (Marmolada e Antelao ben visibili) prosegue sulle Dolomiti di Brenta include Presanella Adamello e passa poi su alcune delle 13 cime ... Palon de la Mare, Cevedale ... e poi ancora Gran Zebru' e Ortles.  Verso Nord il solco della Val Venosta e della Val Martello (quest' ultima pero' pensavo fosse piu' visibile; un contrafforte montuoso copre buona parte dell' alta valle compreso il lago artificiale finale di cui si intravede un piccolo pezzo) e poi verso Est fino alle Alpi Austriache ... ho quasi il sospetto di riconoscere il Dachstein ...
Lo dico chiaramente: la difficolta' maggiore di questa salita e' prendere la decisione di iniziare la discesa e lasciare un simile panorama. La discesa in se' risulta piu' lunga del previsto ma i tratti che mi avevano impegnato un poco in salita ora passan via senza problemi. Sosta ad un tavolo con panchine posizionato sopra il lago Verde da cui di nuovo al Rif. Canziani diretto al Giogo Nero via Lago Lungo. Non e' un itinerario corto ma si svolge su pendii erbosi a moderata inclinazione e tutto sommato riposanti: solo dopo il Lago Nero la pendenza cresce e ci vuole una bella serie di tornanti per arrivare al Giogo Nero. La meta del secondo giorno e' il locale invernale del Rif. Dorigoni che si raggiunge con un traverso sopra la Val di Rabbi ed un ultimo tratto che attraversa una serie di pianori erbosi. Al rifugio ci sono ancora i gestori impegnati nella chiusura ed il locale invernale non e' ancora accessibile: finalmente, alle ultime luci del giorno, viene piazzata la (ripida !) scala che permettera' l' accesso alla porta finestra aprendo la quale ci si trova su un asse lungo cui si raggiunge l' ingresso dell' essenziale locale ben dotato comunque di coperte in parte non necessarie (e saranno di questa opinione i 2 svizzeri con cui passero' la notte).
Il mattino dopo il tempo e' ancora molto bello ma c'e' vento, fa piu' freddo e a basse quote nuvole coprono la "pianura": ben abituato ai locali del Canziani sono un po' in  difficolta' con gli spazi e le temperature del Dorigoni ... poco male ... e' un invito a muoversi in fretta per scaldarsi al piu' presto. Cosi', discesa l'indubbiamente originale scala di accesso al locale invernale, saluto gli svizzeri e mi dirigo al sentiero 101 + 104 per salire alla Cima Rossa di Saent che alla partenza appare lontanissima.
Riesco dopo un bel po' a scaldarmi e questo mi tranquillizza inoltre il sentiero e' molto ben tracciato. In vista della Cima Mezzena un bel traverso verso destra costituisce una bella scorciatoia che porta direttamente alla salita finale che con calma affronto senza particolari difficolta' guidato dai numerosi ometti. Inevitabile,in vetta, fare il confronto con il Gioveretto: questo offre una vista piu' ampia ma piu' distante in particolare dalle 13 cime; la Cima Rossa di Saent ha dalla sua la vista sulla Vedretta di Careser (e relativo lago) ... nel complesso entrambe danno molta soddisfazione con poco impegno. Non ho molto tempo e, fatte le foto, inizio subito la discesa piu' varia di quella del Gioveretto e ritorno per pranzo al Dorigoni. Dopo il pranzo ripercorro al contrario il sentiero fatto il giorno prima provenendo dal Giogo Nero: purtroppo alcune nebbie cancellano un po' il panorama. Dal Giogo Nero dovrei salire al Gleck per scendere al Rif. Lago Corvo: rinuncio alla cima ed opto per i sentieri che la aggirano ... con la visibilta' che c'e' il panorama non cambia. I Laghi Corvo sono tanti e molto belli anche se rimangono all' ombra; il sentiero scende ben tracciato e bisogna fare attenzione a non farsi sfuggire ogni nuovo lago che all' improvviso appare. Al rifugio una provvidenziale fontana mi permette di ripartire con fiducia verso il Passo Palu': percorro un sentiero che traversa bei terrazzi erbosi quasi mai ripido e quando appare la mole del Castel Pagano montagna a me poco nota ma quanto mai imponente (e facile da salire per sentiero da Passo Palu') capisco che ormai e' fatta; ed infatti non resta che la dolce discesa verso Malga Bordolona  Alta facendo solo attenzione a non perdere di vista i segnavia che la nebbia tende a nascondere. Stanco ma soddisfatto giungo alla macchina; 3 giorni entusiasmanti anche se la prossima volta e' meglio che decida senza ripensamenti il tracciato e prenda piu' informazioni per tutte le salite che intendo fare (lo ammetto: per il Nagelstein mi son basato sulla mia cartina e su nessuna relazione). .   

Tourengänger: Panoramix
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (5)


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cristina hat gesagt:
Gesendet am 7. Oktober 2013 um 12:29
Sono zone a noi molto care e che giriamo molto frequentemente. Le carte migliori sono della Tabacco e queste zone le copre tutte, la Kompass bisognerebbe prenderla solo quando non c'è nient'altro in giro. Quel sentiero di cui parli non penso esista o al limite ne è rimasto molto poco. Noi siamo sempre saliti da Santa Gertrude, salita che toglie il respiro!
Ciao Cri

Panoramix hat gesagt: RE: Grazie ...
Gesendet am 7. Oktober 2013 um 18:14
... I vostri giri in zona mi sono stati molto utili per l' ideazione di questo giro. Le Tabacco le conosco una volta le compravo a Milano vicino a Cadorna ora non saprei ... Comunque non sapevo che ci fosse una carta Tabacco anche di queste zone. Il "sentiero" che ho provato a fare e' segnato anche sulla guida CAI dell' Ortles. A posteriori ho concluso che se avessi proseguito nel mio tentativo al Nagelstein sarei arrivato ma sarei stato comunque in ritardo sulla tabella di marcia ...

cristina hat gesagt:
Gesendet am 8. Oktober 2013 um 08:57
Dalla cima al rifugio in effetti c'era ancora un bel po'.

Le Tabacco adesso le puoi trovare alla Hoepli a Milano (anche se non eccelle come libreria di montagna qualcosa tiene ancora e al limite si possono ordinare) oppure alla libreria Monti in città di via Montenero sempre a Milano ma io è una vita che non ci vado per cui non so... Noi abbiamo addirittura una carta Tabacco proprio del Parco dello Stelvio Trentino che prende tutta la zona ma penso che l'avevamo presa in zona.

Contenta di esserti stata utilie. Ciao Cri

P.S.: Belle zone e solitamente al Canziani si mangia divinamente peccato aver trovato il Dorigoni chiuso, merita parecchio in fatto di ospitalità

andrea62 hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. Oktober 2013 um 10:09
Da Monti in Città sono andato di recente, hanno tanta roba in rapporto allo spazio piccolo a disposizione. Ho trovato immediatamente la Tabacco che cercavo. La Hoepli ultimamente l'ho trovata un pò scaduta nel reparto montagna.
Ciao
Andrea

Panoramix hat gesagt: RE:
Gesendet am 11. Oktober 2013 um 18:36
Allora vedro' di tornare da Monti in Citta' ... sullo spazio piccolo hai sicuramente ragione


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