Pizzo di Güida (2845 m) - Piz Ner (2766 m)


Publiziert von Varoza , 4. Oktober 2013 um 18:07.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:28 September 2013
Wandern Schwierigkeit: T4+ - Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-GR   CH-TI   Gruppo Piz Terri   Gruppo Pizzo Corói   Gruppo Pizzo di Cassimoi 
Aufstieg: 1885 m
Strecke:Garzott (1628 m) - quota 1637 m - quota 1937 m - Capanna Motterascio CAS (2193 m) - Valle di Güida - quota 2534 m - cresta SW - Pizzo di Güida (2845 m). Traversata: cresta SW - quota 2550 m ca. - quota 2699 m - Lago di quota 2585 m - versante E - cresta SE - Piz Ner (2766 m). Discesa: versante E - Canal - Val Canal - quota 2293 m - quota 2237 m - quota 2230 m - Crap la Crusch (2268 m) - quota 2254 m - Capanna Motterascio CAS (2193 m). Da qui stesso percorso di salita.
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Biasca si segue la strada cantonale che entra in Valle di Blenio. Giunti ad Olivone si abbandona la strada del Passo del Lucomagno per svoltare in direzione di Campo Blenio. A Ghirone si continua fino alla diga del Lago di Luzzone e da qui una carrozzabile porta a Garzott.
Kartennummer:CN 1233 Greina

Da Garzott (1628 m), passando per le quote 1606 m, Rafüs ed i pascoli di Trachee raggiungo in poco più di 1 ora la Capanna Motterascio CAS (2193 m).

Dal rifugio, entro ora nella suggestiva Valle di Güida seguendo il sentiero con segnavia Bianco-Blu che porta alla Fuorclas Blengias. Lo lascio a quota 2350 m ca., poco prima che il sentiero cominci ad impennarsi sui pietrischi che portano alla sella senza quota, che permette di accedere alla cresta del Piz Terri. Procedo ora su ampi pascoli ed in breve mi porto a monte della quota 2534 m sbucando su una bocchetta erbosa. Da qui non mi resta che seguire fedelmente la cresta SW, in gran parte erbosa con qualche tratto roccioso. A facilitare l’ascesa vi è un sentierino di camosci che corre lungo quasi tutto il fianco, che a tratti può anche risultare esposto ed affilato. Dalla vetta del poco frequentato Pizzo di Güida (2845 m) si gode una meravigliosa vista sul Piz Terri e sul grande lago senza nome di quota 2585 m. Più a sud un fitto mare di nebbia stazionato a quota 2000 m ca. fa sbucare come funghi tutte le vette della Leventina e della Riviera.

L’obbiettivo della giornata è raggiungere anche il vicino Piz Ner. Il problema è che la cresta di collegamento tra le due sommità è impraticabile a causa della friabilità della roccia e del resto non viene nemmeno citata nessuna via neppure sulla guida del CAS. Si tratta dunque di escogitare un sistema per aggirare tale cresta senza perdere troppa quota. Ridiscendere e risalire per il versante S del Ner significa ritornare all’altezza della Capanna Motterascio. Scrutando però dall’alto il versante grigionese trovo invece una valida alternativa.

Ridiscendo la cresta SW del Güida fino a quota 2560 m ca., e laddove il terreno diviene più dolce effettuo una traversa su fine pietrisco riguadagnando gradualmente metri fino a raggiungere la selletta di quota 2699 m. A metà della traversata si supera un gradino erboso grazie ad un sentiero di capre che agevola l’ascesa.

Da qui anche il Piz Terri è da toccare con un dito e per un momento penso di rifarci un salto, ma come spesso mi capita, faccio fatica a ripetere una cima già raggiunta. Concentro dunque le forze sul mio secondo obbiettivo odierno ed imbocco il comodo sentierino che tra i caratteristi scisti nerastri scende nei pressi dei resti del Glatscher dil Terri. Pervengo sulle rive del lago di quota 2585 m, scendendo un facile canale, sempre su tracce ornate da numerosi ometti di sasso. Seguo per un po’ le sponde del lago dopodiché riprendo a salire gli ultimi 200 metri di dislivello che mi separano dalla seconda meta. Il terreno è piuttosto semplice sul versante E del monte (pietrisco) e punto all’evidente sella posta tra il Pizzo di Güida ed il Piz Ner. Raggiunta la depressione percorro infine il breve tratto della cresta SE (ci si può tenere a piacimento anche sul versante W) e giungo all’ometto di vetta del Piz Ner (2766 m). Da quassù si domina letteralmente tutta la Greina e la vista è ancora migliore rispetto a quella che si può godere dal Güida oppure dalle vette dei vicini 3000 m, più a N.

La meteo sembra restare buona, è ancora mattino, per cui anziché ridiscendere per la direttissima lungo il canale sul versante W della montagna, decido di andare a scoprire la Val Canal e di rientrare alla Capanna Motterascio via Crap La Crusch.

Riguadagno dunque la sella citata sopra, e disegnando una diagonale verso sinistra mi trovo in breve nei pressi del bordo N del lago. Da qui seguo il sentiero che scende appunto sulla Val Canal attraverso maestosi pascoli in vesti autunnali. Passo per  Plaun la Greina, Crap La Crush e l’Alpe di Motterascio chiudendo così il circolare alla Capanna, ancora in perfetto orario per gustarmi un delizioso minestrone.

Ora, il percorso di discesa è identico a quello di salita.

Note:
 
Vetta:
Ometti di sasso sulle due vette.
 
Garzott:
Possibilità di parcheggio nei pressi dell’alpeggio.
 
Valutazione:
Garzott - Capanna Motterascio CAS: T3 (EE)
Capanna Motterascio CAS - cresta SW - Pizzo di Güida: T4 (EE)
Pizzo di Guida - Piz Ner, via selletta di quota 2699 e versante E: T4+ (F)
Piz Ner - versante E - Val Canal - Crap la Crusch - Capanna Motterascio CAS: T4+ (F)
 


Tourengänger: Varoza
Communities: Hikr in italiano


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