Anello all'Albrun Pass: welcome back autumn


Publiziert von rochi , 23. September 2013 um 21:25.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:22 September 2013
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-VS   I 
Zeitbedarf: 10:15
Aufstieg: 800 m
Abstieg: 800 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada e poi SS33 per il Sempione, uscita Crodo, continuare sino a Baceno e girare a sinistra (indicazioni). A Goglio, salire per buona strada asfaltata verso Devero, tralasciando la deviazione per Ausone. Parcheggio a pagamento, anche coperto, alla piana (euro 5 per l'intera giornata).
Unterkunftmöglichkeiten:Diverse pensioni all'alpe. Volendo spezzare la gita in due giorni, si può scendere per 15 minuti dal passo e pernottare alla Binntall Hutte in territorio svizzero. ovviamente è possibile compiere l'intera traversata a Binn, lì pernottare nei numerosi hotel e tornare il giorno seguente, magari per un altro passo (della rossa, di Cornera)

Titolo un po' pretenzioso, a dire il vero: il clima odierno è stato tutt'altro che autunnale con temperature e ambiente complessivamente associabili ad una limpida giornata di fine luglio.
Colgo l'opportunità di accompagnare una coppia di amici neofiti in fatto di grandi gite in montagna alla scoperta di questi fantastici luoghi, essendo peraltro reduce di Passo d'Arbola, già raggiunto in questa stagione.
Scelgo e propongo il classico anello, che fatto nella direzione che verrà descritta, consente di godere al massimo dell'ambiente e limitare, per quanto possibile, le difficoltà da poco allenamento.
Intorno alle 8.00, lasciamo l'auto al parcheggio coperto al limite meridionale dell'alpe e ci incamminiamo, seguendo questo percorso:
- superato il ponte all'ingresso della piana in località "Ai Ponti", svoltiamo a destra e procediamo sul largo sentiero che, conduce splendidamente a Crampiolo con pendenza graduale e dolce, passando per la Corte d'Ardui.
- A Crampiolo fervono i preparativi per la festa dello Sgarghè, lo scarico del bestiame di fine stagione dai pascoli alti. Tale pratica è avvenuta in realtà la settimana scorsa ma la festa è stata posticipata ad oggi causa avverse condizioni meteo. Dopo un veloce sguardo, saliamo sulla strada sinistra che, in breve, adduce alla diga grande del lago Devero.
- Dalla diga proseguiamo costeggiando il lago con belli sguardi sull'altra sponda, gli altopiani del grande Est e le cime soprastanti, tra cui il Corbernas e il Sangiatto. Il sentiero attraversa qualche pietraia e in condizioni non sempre agevoli compie qualche saliscendi sino a giungere alla fine del bacino. A mio avviso conviene scegliere questa via all'andata, quando si è ancora freschi, pieni di energia ed entusiasmo. Al ritorno, con una bella quantità di chilometri sulle ginocchia questa via potrebbe risultare scoraggiante se non ben allenati e abituati.
- Lasciato il lago alle spalle si prosegue su traccia segnalata e si risale un valletto solcato da un torrente sino a pervenire alla diga sbrecciata del lago di Piamboglio.
- Superata la diga (catena per un breve tratto) si prosegue su terreno pianeggiante ed erboso, costeggiando il lato orientale dell'invaso sino ad arrivare al capo opposto.
- Da qui comincia la salita della mulattiera che conduce al passo. Essa è molto ben disegnata e, con larghi tornanti, consente il superamento di un costolone che, visto da sotto, promette lacrime e sangue. In realtà non sarà così, l'ingegno di chi ha costruito la strada ha superato i vincoli dell'ambiente ed ha permesso, per secoli, il passaggio di muli, uomini e merci (spesso di contrabbando) prima e mountain bike ed escursionisti poi.
- Proprio sotto il passo, troviamo un residuo nevaio che superiamo in pochi secondi (occhio ai buchi) e che era già visibile dal basso.
- Superato il nevaio, cedo il passo ai miei amici che, a balzi, raggiungono il cippo confinale che si affaccia sull'elvetica e verdeggiante Binntall (4.30 h da Devero con diverse pause). Li raggiungo e nei loro occhi leggo la felicità, oltre la stanchezza, l'inabitudine e l'inesperienza, oltre il mal di ginocchia e di piedi, oltre il vento che raffica a intermittenza e fa tremare i denti.
Oltre tutto, il miracolo della montagna, il miracolo di Devero, una volta ancora.
- Dopo ampia pausa pranzo, cominciamo a scendere procedendo per la via di salita a raggiungere un bivio che indica l'alpe Forno.
- Prendiamo in tale direzione e procediamo su lungo traverso talvolta esposto che in condizioni di asciutto come l'abbiamo passato noi non presenta alcun pericolo ma che richiede la dovuta attenzione in caso di bagnato o di presenza di nevai. Alla fine del traverso, risaliamo un dosso e cominciamo a scendere verso l'alpe Forno.
- Pausa all'alpe ove sono visibili i segni del recentissimo scarico e giù per la gippabile di servizio che comodamente scende a Piamboglio per poi immettersi nel bellissimo Canaleccio, zona pianeggiante di prati e marmotte. Varrebbe la pena, a fine giugno, di passare da qui, per assistere alla magia del rododendri in fiore.
- In fondo al Canaleccio, superata qualche costruzione, ci immettiamo sull'ampia via che costeggia il lago Devero sulla sponda opposta dell'andata e che, superata la diga vecchia, scende a Crampiolo dove la festa e l'estate stanno finendo con il sole che comodo, cala dietro le vette di Buscagna  e con esso la temperatura. Godiamo con piacevole nostalgia questi momenti di fine qualcosa e ormai stanchi, rientriamo a Devero per la classica birra da Fattorini e l'incontro, dieci ore dopo con l'automobile.
Tempi comprensivi di pause (almeno due ore complessive).
Sviluppo: 22.5 km; SE: 30.5 km circa.

Tourengänger: rochi
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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gbal hat gesagt:
Gesendet am 25. September 2013 um 18:56
Bravo Rochi!
Hai fatto opera meritoria nel portare i tuoi amici a conoscere questi bei posti.
Ciao

rochi hat gesagt: RE:
Gesendet am 25. September 2013 um 20:27
meritoria forse, di sacrificio senz'altro no.
Grazie Giulio, ciao!


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