Pizzo del Diavolo di Malgina 2926 m (Quando la matematica non è un'opinione!)


Publiziert von cristina , 27. August 2013 um 14:32. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:22 August 2013
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Strecke:Valbondione-Rif. Curò-Rif.Barbellino-Bivacco AES-P.so di Caronella-Laghi Gelt-Lago Malgina-Pizzo del Diavolo di Malgina-Valmorta-Rif.Curò-Valbondione
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada A4 uscita Bergamo seguire indicazioni per Clusone. A Ponte Nossa andare diritti, indicazioni Valbondione. Posteggio a pagamento solo nelle domeniche estive e forse quando aprono le cascate del Serio altrimenti libero.
Kartennummer:Kompass 1:50.000 N.104 Foppolo-Val Seriana

Marco è ancora in ferie, io dovrei essere in ufficio ma poiché tutto il mondo è ancora fermo mi prendo un giorno e andiamo a farci una bella camminata con zaino umano!

Valbondione 8 di mattina, posteggio semipieno. Sentiero per il Curò un po’ di gente che pian piano superiamo. Al tornante prendiamo la direttissima e arriviamo così al Rif. Curò. Qualche escursionista, qualche spiaggiante.

Abbiamo un paio di idee sul giro che vorremmo fare, un po’ ambizioso... La giornata è lunga per cui vedremo passo passo. Chiediamo info sulla salita al Diavolo per la Valmorta dove non c’è un sentiero ufficiale. Il gestore ci spiega un po’ come fare ma ci dice che sarebbe più semplice farla in discesa. Per cui onde perderci nei meandri della Valmorta senza approdare a nulla decidiamo di proseguire verso il Rif. del Barbellino, la cosa che più m’interessa sono i laghi di Gelt che dicono siano in un ambiente spettacolare. Lungo giro del lago, e arrivo al rifugio. Proseguiamo ora con lunghi tornanti verso il P.so di Caronella, raggiungiamo il bivacco AES e in seguito quello che sulle carte è indicato come Rif. AEM e quindi il P.so di Caronella che mette in comunicazione la Val Seriana con la Valtellina. Saliamo ora un ripido canale e siamo sopra i laghi, ambiente completamente diverso, splendidi laghetti tra rocce. Scendiamo ripidamente, raggiungiamo il lago Gelt, il sentiero per il lago della Malgina svolta a sx prima del lago. Sarebbe nostra intenzione anche salire al Pizzo del Diavolo ma non vorremmo perdere molta quota. Il sentiero ufficiale parte dal lago della Malgina, poiché la matematica non è il mio forte quando avevo guardato la cartina avevo calcolato: lago della Malgina 2339-Diavolo 2926= 300 m di dislivello, solo una volta giunti al bivacco AES e controllato la cartina Marco mi fa notare che 2926-2334 fanno quasi 600 m e non 300! Detto ciò non penso più di salire al Pizzo se non trovando il  modo di non abbassarci fino al lago. Giunti quindi al lago di Gelt seguiamo un indefinito sentiero Lalla bollato di rosso che perdiamo in pratica subito, proseguiamo lo stesso arrivando così sempre sulla valle del lago di Malgina e ci rendiamo conto che non sembra proprio possibile rimanere alti, cosa che poi ci confermerà il gestore del Curò. Per cui scendiamo da qui, anche se non c’è sentiero sembra non ci siano salti di roccia e raggiungiamo il lago. Sono le 13.30, presto per rientrare che facciamo? Il GPS ci dice che siamo a 2364 m, proviamo ci diciamo? Proviamo….per nostra fortuna la salita fino a 2700 e rotti di quota sale senza grossi strappi, anzi abbastanza comodamente. Giunti a tale quota, confine con la Valtellina, il sentiero s’impenna, alcuni passaggi su roccette un poco esposte sotto la cima e finalmente siamo in vetta. Ora dovremmo scendere dalla Valmorta, sai che ridere, non si vede un tubo! Il gestore ci aveva detto che l’ultimo tratto per la cima rimaneva sul lato Valtellina, di fatto troviamo una traccia. Cominciamo a scendere nella speranza che la nebbia, come in salita, si diradi poco sotto la cima. La traccia prosegue ben visibile passando tra sfasciumi e placchette e raggiunge un colletto che divide le due valli. La visibilità come previsto è migliorata. Scendiamo ora per pietraia sfruttando i resti di qualche nevaio e tenendo d’occhio i radi ma visibili ometti. Piano piano il percorso si sposta sempre più a dx e una volta fuori dalla pietraia si sposta nella valletta accanto, continuiamo la discesa fino a raggiungere i prati e tenendo tutti i torrentelli a sx arriviamo al sentiero Cai che arriva al lago di Valmorta. Ora non ci resta che il rientro al rif. Curò, purtroppo la diga non è percorribile per cui siamo obbligati a perdere un altro centinaio di metri e quindi risalire al rifugio. Sosta “pranzo” anche se ormai sono le 17.30 e quindi rientro a Valbondione, ripartenza 19.55. Esattamente 11.45 m di vagabondaggi!

Dislivello 2567 m - Km 29,40

 


Tourengänger: cristina, Marco27


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Kommentare (10)


Kommentar hinzufügen

Laura. hat gesagt:
Gesendet am 27. August 2013 um 14:59
un posto per intenditori...
ps. se ti consola anch'io faccio conti simili...ma io li considero lapsus freudiani!!!

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 28. August 2013 um 08:13
Chiamiamoli così allora :-)

Nevermind hat gesagt: Caso mai servissero idee in zona...
Gesendet am 28. August 2013 um 08:53
ci sono parecchie cime facili con dislivelli "interessanti". Torena, Recastello, Tre Confini-Gleno e Strinato (possibilità di ferrata)). Il Coca immagino l'abbiate già salito... Ciao!

cristina hat gesagt: RE:Caso mai servissero idee in zona...
Gesendet am 28. August 2013 um 09:02
Ci mancano Torena e Strinato, ma le ferrate ci interessano poco, mi sa che quando verrà il suo momento sarà per la via normale! Grazie ciao

gbal hat gesagt:
Gesendet am 28. August 2013 um 18:44
Un errore matematico, un po' di suspence, 2.5 k e 30 km tutto al modico costo di un giorno di ferie ma......conosco gente che andrebbe a lavorare un mese pur di non fare un quinto del vostro "giretto".
P.S.: Io la penso come te.....

cristina hat gesagt:
Gesendet am 29. August 2013 um 08:47
Al rifugio Brentei nelle Dolomiti di Brenta c'era questa targa "Non il riposo è riposo, bensì il variar fatica alla fatica è riposo" non so se del grande alpinista Bruno Detassis però rispecchia il nostro modo di vivere!

Ciao Cri

TooomC hat gesagt:
Gesendet am 18. Juli 2016 um 12:30
Ciao Cristina, complimenti per le vostre escursioni!
Abbiamo fatto proprio ieri questo giro e volevo aggiungere una nota sulla discesa dalla Valmorta. Io l'ho trovata piena di neve, senza traccia evidente, con sfasciumi di rocce molto friabili e instabili. Probabilmente complice il periodo (siamo ancora a metà luglio) e forse in questi 3 anni il sentiero non è stato ritracciato, ma penso sia utile segnalarlo. Ciao!

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 18. Juli 2016 um 12:41
Grazie!

Beh non c'è un vero e prorio sentiero, solo una vaga traccia e qualche ometto, già non erano molti poi se quando cadono non vengono rifatti e se c'è ancora neve questo è probabile...la roccia è la tipica delle Orobie, mai farci troppo affidamento!

Il sentiero Cai lo avresti dovuto trovare al termine della valle, quello che dalla Bocchetta dei Camosci va al rifugio Curò, spero che quello ci sia ancora!

Spero non abbiate avuto difficoltà!

Ciao Cri

TooomC hat gesagt: RE:
Gesendet am 18. Juli 2016 um 17:13
Ciao!
Il sentiero dalla Bocchetta dei Camosci c'è sempre e proprio li ci siamo ricollegati, la conca è splendida. La discesa per la Valmorta in queste condizioni la sconsiglierei a meno che non si cerchi proprio la discesa per ripidi pendi instabili e franosi ;)
Alla fine cmq delle bellissime montagne e la vostra esperienza condivisa online sempre preziosa!

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 19. Juli 2016 um 12:34
Fa piacere sentirselo dire, grazie!

Lo scopo di questi siti penso sia proprio quello di dare spunti e suggerimenti.

Buona montagna. Cri


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