Kurzbericht 

Val Maggia | Pianch da Pèna (1940 m) e La Pèna (2390 m)


Publiziert von GM , 12. August 2013 um 19:11.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Locarnese
Tour Datum:11 August 2013
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Pizzo Castello 
Zeitbedarf: 2 Tage
Aufstieg: 1130 m
Strecke:10,6 km

Escursione esplorativa del versante orientale del Pizzo Brünesc per visitare due siti conosciuti quasi esclusivamente dagli abituali frequentatori dei Monti di Menzonio e Broglio. (Non troverete infatti nessuno di questi toponimi sulla carta nazionale, e capirne la localizzazione, senza aiuto, richiede pazienza e testardaggine)

Talmente gelosi di questi posti, a loro molto cari, che in cambio della loro cortese e piacevole ospitalità mi hanno fatto promettere di non citare espressamente il percorso per arrivarci. L’interessato e curioso escursionista sappia comunque che il sito di Pianch da Pèna (1940m) è facilmente raggiungibile da Broglio tramite due diversi sentieri marcati (bolli rossi) mentre La Pèna (2390 m ca.) è raggiungibile da buoni escursionisti abituati a cercare rade tracce su versanti ripidi ma mai difficoltosi.

Il sito di Pianch da Pèna è noto per la presenza di un bello splugo (familiarmente denominato casinin e costituito da una grossa lastra di pietra di circa 10,0x5,5 m sostenuta su esili appoggi che copre un angusto spazio alto circa 1,20 m con giaciglio, focolare e spersola) sulla cui copertura si trovano due incisioni rupestri una della quale sarebbe l’unica figura antropomorfa ritrovata in tutta la Valle. Foto delle incisioni (e dello splugo) si ritrovano alle pagine 99 e 223 del noto libro Vivere tra le pietre. Costruzioni sottoroccia edito dal Museo di Valle Maggia.

La Pèna è una poco pronunciata elevazione della cresta sud-est del Pizzo Brünesc, ben caratterizzata e visibile ad esempio da Cevio. La vetta, individuata da un grosso e bello ometto di pietra si raggiunge in circa un’ora di cammino dal Pianch da Pèna dapprima per erto e faticoso pendio erboso e successivamente per l’evidente costone (a partire dalla quota 2100 m ca. detto Mott de La Pèna) in parte erboso e in parte roccioso.

Ma perché i local ne sono tanto gelosi? Ma sicuramente per la superba vista sul Paraula, il Brünesc, il Fiorasca, il Rosso, il Malora, il Castello, e tutto l’incredibile circo che abbraccia lo sguardo dal Braga allo Zucchero, dal Rosso di Ribia al Madone di Camedo.

A loro piace goderselo in solitudine, quindi, cari escursionisti, siate discreti e silenziosi!

Tourengänger: GM
Communities: Hikr in italiano


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