Braunschweiger Hütte (2759 m) über Pitztaler Jöchl (3000 m)


Publiziert von siso , 24. Juli 2013 um 15:15.

Region: Welt » Österreich » Zentrale Ostalpen » Ötztaler Alpen
Tour Datum:11 Juli 2013
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: A 
Zeitbedarf: 3:45
Aufstieg: 588 m
Strecke:Rettenbachgletscher (2670 m) – Pitztaler Jöchl (3000 m) – Braunschweiger Hütte (2759 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Feldkirch – Tunnel dell’Arlberg – Landeck – Autostrada A 12 – Uscita Ötztal – B186 fino a Sölden. Da Sölden bus pubblico fino al Rettenbachgletscher (2670 m). È possibile raggiungere il Rettenbachgletscher con auto private, tuttavia occorre pagare un pedaggio.
Unterkunftmöglichkeiten:Braunschweiger Hütte (2759 m).
Kartennummer:Inneres Ötztal – Wander-, Bike-, und Skitourenkarte, 1:25000, Kompass 042; Pitztal, Kaunertal – 1:35000, Ed. Mayr, Wander- Rad- MTB- und Tourenkarte.

Ottime condizioni per la mia prima alla Braunschweiger Hütte. Era da almeno sei anni che ci tenevo a raggiungerla o in estate o in inverno: oggi finalmente è arrivato il giorno giusto! Finora mi ero sempre fermato al Pitztaler Jöchl.

 

Inizio dell’escursione: ore 8:45

Fine dell’escursione: ore 12:35

 

Alle 8:09 mi presento puntualissimo alla fermata Sölden Postamt. Non mi sembra vero, sono l’unico a prendere il primo bus che porta i turisti fino ai ghiacciai di Sölden. Mezz’ora di viaggio (15 km) da solo con l’autista. Superato il casello per il pagamento del pedaggio, ci addentriamo nella Rettenbachtal. Ogni tornante è munito di cartello con l’indicazione della quota; spesso la strada dei ghiacciai è utilizzata per gare ciclistiche. A quota 2158 m passiamo di fronte, posta alla destra della strada, alla malga Rettenbach Alm: un rifugio dotato di terrazza, molto rinomato per la buona cucina (specialità tirolesi e piatti caserecci). Il Rettenbachferner, oggi privo di nebbia, è già illuminato dal sole. Per gli operai addetti agli impianti di risalita non c’è tregua nemmeno in estate. È un brulichio di persone con diversi mezzi e macchinari che lavorano alacremente per sistemare il percorso delle piste: il ghiacciaio non è una struttura statica; richiede continui interventi e in alcuni punti viene addirittura “coccolato” con ampi teli bianchi per preservarlo dalla calura estiva. Gli operai non amano la presenza di turisti che camminano in prossimità dei cantieri: spesso si staccano dei blocchi di ghiaccio o delle pietre, che potrebbero mettere in pericolo gli ignari escursionisti. Con interventi molto educati, cercano di spiegarglielo.  

Numerosi gruppi di alpinisti provenienti dalla Braunschweiger Hütte hanno già valicato il Pitztaler Jöchl e stanno scendendo verso il Rettenbachferner. Sono tutti allegri e felici, pienamente soddisfatti della bella giornata e del bellissimo percorso innevato. Incoraggiano coloro che stanno affrontando la salita e dispensano consigli non richiesti.

Raggiunta la sella posta a 3000 m di quota, si rimane come sempre ammaliati dal panorama sui numerosi ghiacciai che coprono le cime delle Alpi dell’Ötztal. La Braunschweiger Hütte, più in basso, ad 1 km di distanza in linea d’aria, è completamente circondata dal Karlesferner, dal Mittelbergferner e da nevai.

La discesa verso la capanna è meno impegnativa di quanto non appaia dall’alto. Dipende molto ovviamente dalle condizioni meteo. Qualche anno fa, in questo tratto fui sorpreso dalla nebbia fitta, che mi pose non pochi problemi di orientamento.

Dopo un primo tratto con alcune catene di sicurezza, raggiungo una sella innevata dalla quale si vede sul fondovalle la stazione di partenza del metro sotterraneo Pitz-Express, a Mittelberg.

Interrompo più volte la discesa per scattare foto alla capanna. La Braunschweiger Hütte è completamente circondata dal Karlesferner, dal Mittelbergferner e da nevai: è in una posizione privilegiata, con sullo sfondo la Wildspitze.
 

                                         Braunschweiger Hütte (2759 m)

Dopo 1:45 h di cammino la raggiungo. Sulla terrazza soleggiata ci sono ancora pochi alpinisti, quelli che hanno pernottato sono già partiti da tempo. L’interno, ristrutturato da poco,  sembra quello di un albergo: bell’arredo, servizi moderni, ottima organizzazione. Anche questo rifugio è del DAV, sezione di Braunschweig.

Una meridiana solare ricorda a tutti di non contare le ore, ma piuttosto di metterle a profitto. Aggiungerei “Utere, non reditura” (approfittane, non torneranno).

Dopo una mezz’oretta di pausa contemplativa, scatto l'ennesima foto alla Wildspitze, poi riprendo la salita verso il Pitztaler Jöchl. 

 

Bellissima escursione in un ambiente fantastico: ghiacciai, nevai, alte cime e condizioni meteo ottimali.

 

Tempo totale: 3:50 h

Tempi parziali

Rettenbachgletscher (2670 m) – Pitztaler Jöchl (3000 m): 1 h

Pitztaler Jöchl (3000 m) – Braunschweiger Hütte (2759 m): 45 min

Braunschweiger Hütte (2759 m) – Pitztaler Jöchl (3000 m): 1 h

Pitztaler Jöchl (3000 m) – Rettenbachgletscher (2670 m): 35 min

Dislivello in salita: 341 m + 247 m = 588 m

Sviluppo: 6,5 km

Difficoltà: T3

Copertura della rete cellulare: buona

Tourengänger: siso


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