Anello del Pizzo Cuvignone- Val Travaglia

Escursione ad anello in Val Travaglia con deviazione per vedere la cascata della Froda. Lascio la macchina a Nasca (293) in un parcheggio sulla strada per Sant'Antonio. Dalla piazzetta prendo la strada asfaltata in direzione di Pira- Pianeggi. La strada si abbassa leggermente per passare sul ponte del torrente Froda e risale sul lato opposto. Dopo una salita la via spiana, l'asfalto finisce e arrivo ad uno spiazzo con al centro un castagno e una fontana. Non ci sono indicazioni ma prendo la via in piano. Al bivio successivo trovo il cartello per il Cuvignone e proseguo sempre in piano. La strada finisce e diventa sentiero. Dopo alcuni saliscendi che superano altrettante vallette il sentiero diventa ripido e impervio tra sfasciumi. Ci sono anche alberi caduti che ostacolano il passaggio. All'improvviso, con un cambio di direzione netto, il sentiero prende la cresta ovest che scende dal Pizzo Cuvignone. La via sale molto ripida su tornanti stretti che seguono il filo della cresta. Nel bosco raggiungo un terrazzino, chiamato Pujo dul Diavul (poggio del diavolo) da cui si apre lo sguardo sul lago. La via diventa meno ripida e arriva al Rifugio Adamoli (976) del CAI di Besozzo. Dal rifugio parte una via pianeggiante che porta al vicino "Poggiolo" con belvedere sul Lago Maggiore. Da questa terrazza seguo una traccia, non segnata, che sale sopra la bastionata rocciosa e passati tratti panoramici arrivo alla cima boscata del Pizzo Cuvignone (1018). Scendo sul versante opposta. Non cerco il sentiero che scende dal rifugio ma seguo la ripida e pulita costa fino a raggiungere la strada al Casone Panizze. Svolto a sinistra sul sentiero segnato che, dopo un tratto in piano, scende decisamente ai margini di un tornante della strada. Procedo nella discesa che arriva a guadare un torrente e altri due rivoli d'acqua fino ad immettersi sulla strada. Dopo un centinaio di metri arrivo a Sant'Antonio (620) dove visito la chiesetta. Seguendo i cartelli della "Stra di caver" oltrepasso la collinetta e scendo sulla strada per San Michele. Devio sul sentiero che lascia la strada e sale nel bosco. Dopo la salita il percorso spiana e, dopo vari tratti panoramici e brevi risalite, scende alla chiesetta di San Michele (820). Seguendo le indicazioni per Sarigo scendo su un'ampia pista forestale, da cui svolto a sinistra su una mulattiera e poi ancora a sinistra su uno stretto sentiero. Sbuco sulla strada che scende al piccolo borgo di Sarigo (347). Attraverso il paese e, superato il ponte, risalgo alla chiesa di San Giorgio. Scendo sul lato opposto della collina su una mulattiera che si immette sulla strada che sale a Sant'Antonio. Non so se la deviazione per la cascata della Froda sia più in alto o più basso, per cui vado a tentativi. Prima scendo lungo la strada poi, quando mi accorgo di essere troppo in basso, risalgo e trovo la deviazione, segnalata con cartello per la cascata. La via è una sterrata, chiusa da una sbarra, che prima scende a guadare il fiume, poi risale lungo il versante sinistro. Seguendo le indicazioni, su sentiero, arrivo all'area della cascata. Agevolato da una passerella, da una scaletta e da una catena sulla roccia, salgo alla pozza dove cade la Cascata della Froda (419). La cascata ha un salto imponente, quasi 100m., ma poca portata d'acqua. Ritorno sui miei passi sulla strada e, da lì, scendo brevemente a Nasca, chiudendo l'anello.
Partecipanti: Dario.
Tempi di percorrenza: 1h26' al Pizzo Cuvignone, 1h09' a San Michele, 1h05' alla Cascata della Froda, 35' a Nasca. Totale tempo impiegato: 4h15'
Lunghezza del percorso: 17,0Km
Dislivello: 1200m
Meteo: bello, fosco.