Rifugio Trusp - bella e selvaggia Val d'Ambra


Publiziert von giorgio59m (Girovagando) , 3. Juni 2013 um 16:42. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum: 2 Juni 2013
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Madöm Gross   CH-TI   Gruppo Poncione Rosso 
Zeitbedarf: 6:00
Aufstieg: 1200 m
Strecke:Bacino Val d'Ambra - Cavalum - Tei - Trusp - Sciresa Sopra - Sciresa di Sotto - Sentiero Diga/Gagnone - parcheggio
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada per il Gottardo, oltrepassare Bellinzona, uscire a Biasca. Alla prima rotatoria proseguire verso nord, seguendo per Personico - Bodio. A Bodio si devia per Personico, passando sotto l' autostrada e poi sopra il Ticino. Raggiunto Personico, poco dopo la chiesetta salire verso le case alte del paese e proseguire salendo fino al bacino artificiale. La strada è molto stretta.

Rifugio Trüsp in Val d’Ambra – altra figurina nella nostro album

 

 

Nel nostro album delle figurine dei “rifugi” questo mancava da tempo, e per l’ impegno previsto è una delle figurine di “pregio”, con questo chiudiamo la pagina della Val d’ Ambra …

Era da tempo che lo avevamo in programma, anzi ci abbiamo anche provato a novembre dello scorso anno, ma le nevicate dei giorni precedenti ci hanno fatto deviare per il più tranquillo e conosciutissimo (per noi) Tecc Stevan.

Paolino, che ama dislivelli e le fatiche, preme per andarci, ed io che i dislivelli li “misuro” e li conto quando superano i mille, mi sento di affrontarli.

La curiosità è tanta, quanto siamo saliti in Val Marcrì, abbiamo incontrato il gentilissimo presidente del Patriziato di Personico (che gestisce la Val d’Ambra ma anche la Val Marcri e la Val di Nedro, con i numerosi e sempre aperti rifugi), che ci aveva descritto il Trusp come il migliore tra quelli in gestione.

 

Caro Trüsp … è arrivato il tuo momento.

Rapporti in lingua nostrana nessuno, anzi di report al Trüsp, c'e' solo quello di Seeger che queste valli selvagge e dimenticate le ha perlustrate in ogni angolo (Bravo Andreas).

Parcheggio alla diga della Val d’ Ambra (ormai la mia auto ci va da sola …) 618mt, e alle 08:00 iniziamo la nostra avventura, certo perché di avventura si tratta …

Mi spiego meglio. Sulla carta i sentieri sopra Cavalum sono segnati come mancanti in vari punti, quindi traccio il percorso su vecchie carte (CNS), e li trasferiamo sul gps, saranno indispensabili.

A Ramlitt, il primo nucleo di baite dopo 20min, troviamo un grosso serpente disteso sul sentiero, è uno scorzone o Saettone, serpente innoquo (ma non esita a mordere se infastidito), le grosse dimensioni però fanno impressione, e lo osserviamo sparire tra le pietre di un muretto a secco.

Sperando di non fare incontri più pericolosi (dopo gli incontri con le Berus all’ EOS siamo diventati più attenti),  proseguiamo.

 

A Q900 circa, località Quattro Gambe, troviamo un locale che oltre ad indicarci la via per proseguire, ci dice che il Trusp è lontano e che ci impiegheremo più di 3 ore (“arriverete su alle 12 …”), ma che il sentiero è stato pulito.

Ci avvisa anche che ieri sono saliti tre di Como, chi saranno mai? Gli amici Ivan, Beppe,Gabri, ecc o Francesco che in barba al mal di schiena …

Mah … lo scopriremo forse dal libro di capanna.

 

Alle 09:05 siamo a Cavalum, baite ben sistemate ed un pianoro erboso in una bella posizione. Piccola sosta, bevuta alla fontana e proseguiamo dietro la baite.

Da qui in poi non ci saranno più bolli di vernice, ma il sentiero continua ed è evidente.

Ora diventa più ripido, se fino a Cavalum era una serie di zig-zag nel bosco ora è spesso diritto. Difficile trovare il bivio per Tei.

Salendo in un  tratto rettilineo in una grande faggeta e poco prima di arrivare a delle grandi rocce, a sinistra parte un altro sentiero che in pochi minuti porta ad un alpeggio diroccato, Tei a 1372mt.

Se proseguiamo diretto, dopo una bella salita a fianco di roccioni, si raggiunge la Valle Marcri, visitata lo scorso anno, purtroppo solo il primo dei tre rifugi (Canva Marci), ma ora che i mille metri di dislivello non sono più un limite assoluto (ma una sfida da migliorare), mi propongo di andare a visitarli tutti e tre fino alla Cascina di Lago a 2000mt circa.

A Tei il sentiero che sale verso il Trusp e la Forcarella NON è così evidente …

Qui mi sento di fare un appunto, non so perché i sentieri non siano marcati con bolli di vernice, la marcatura è fino a Cavalum, oppure risalendo la Val d’Ambra fino al passo del Gagnone e scendendo alla Efra, non avventuratevi sulle vie alte di queste valli senza cartina o GPS, il rischio è elevato, ci sono strapiombi, canalini e cengette, molto difficili da individuare ed estremamente rischiose da percorrere “fuori pista”.

Insomma San GPS oggi !

Riprendiamo da sopra Tei, io seguo la “pulizia del sentiero”, cioè piante tagliate o rami tagliati, segno evidente di passaggio umano, Paolo segue la traccia GPS della vecchia CNS. Ci ritroviamo una cinquantina di metri di dislivello più in alto, il sentiero torna evidente.

Ora inizia un tratto molto ripido, rivedendolo dall’ alto capisco che abbiamo percorso una parete rocciosa a picco sulla cresta, tra pietre e grandi pini.

Poi si traversa su prato, verso O, sempre molto ripido, per raggiungere un canalino erboso molto-molto ripido, dove le mani possono aiutare a superarlo.

Il sentiero è sempre evidente, anche se (ripeto) mai bollato.

Da Q1700 circa inizia un lungo traverso in piano, non individuo il bivio in salita per la Forcarella (un passo che accede alla Val Marcri), ci teniamo in quota, con qualche breve saliscendi, alle 11:00 arriviamo al pratone, tutt’altro che in piano, che ospita l’alpe Trusp, con un edificio che ospita il rifugio.

Siamo talmente fuori dal mondo, che non ci aspettiamo di trovare nessuno, invece troviamo la porta chiusa dall’ interno (il rifugio ha due porte, sul lati opposti), ed una voce invita il Barba ad aspettare.

Ci viene ad aprire un ragazzo, Vasco da Brontallo, ha pernottato qui, ed è qui per studiare in preparazione di alcuni esami.

Anche lui avrà pensato di essere in totale pace quassù … invece si ritrova “invaso” da quattro vecchietti (scusa Paolo …), gioiosi, festanti e chiaccheroni.

Alle 11:10 siamo “installati” al Trusp.

Se faccio due conti, in 3 ore e dieci ho risalito questi 1100mt, belli ripidi  mi sento felice ed orgoglioso, i segni di miglioramento sono evidenti, certo che mi fermo ancora tanto a prender fiato, ma … i risultati ci sono.

 

La baita in sasso è in un pratone “quasi verticale” a 1710mt, sotto grandi rocce, circondato da pietre e boschi di abete.



La baita è divisa in due, all’ ingresso c’e’ un locale in legno (chiuso) che dovrebbe contenere i servizi e la doccia, il resto è pietra a secco quindi con spifferi e scorci all’ aperto.

Sul lato a valle una grossa stanza chiusa in legno che contiene il locale unico con 4 letti, tavolo con panca, camino, stufa a legna, cucinino a gas, armadio con stoviglie, ben attrezzato per davvero.

Mentre chiacchieriamo con Vasco, accendiamo il fuoco e ci scaldiamo oltre che asciugare le maglie matide di sudore.

Pranziamo facendo conoscenza del nostro “inquilino”, che ovviamente non ha potuto più studiare, fuori c’e’ un gran vento, ma quando cessa o al riparo la vista da qui è veramente spettacolare.

Di fronte a noi il Ricuca, la cresta che sale verso la bella Cima Lunga e Cima di Bri, che chiudono a SE la Val d’Ambra, poi tra le nuvole i Torrioni della Val Pontirone, la serie di cascate della Valle di S.Petronilla con il Pizzo Magn e la Cima di Biasca, poco più lontano la parete NO del Pizzo di Claro, sopra i 2000mt ancora tutti molto ben innevati.

Alle 13:45 ci congediamo da Vasco, lui scenderà da Cavalum (la nostra via di salita), invece noi, intenzionati a fare un anello, scenderemo da Sciresa per poi incontrare il sentiero del Tecc Stevan.

Vasco ci avvisa (e lo stesso messaggio di questa mattina del locale), che incontreremo parecchie piante cadute lungo il sentiero, ci sarà da fare un po’ di slalom e tanta ginnastica da contorsionista.

Scendiamo il ripido pratone sotto il rifugio, e si ripete la storia di “trovare” il sentiero, divisi in due gruppi per trovarlo prima.

Sconsiglio di cercare di “ricollegarsi” al sentiero, spesso ci si ritrova sopra roccioni senza via di discesa “facile”.

Alle 12:32 arriviamo a Sciresa di Sopra Q1500, solito pratone scosceso con varie baite, alcune sistemate, in basso al prato, dove inizia ancora il bosco, ricerca del sentiero, non sempre si azzecca al primo tentativo, passaggi di animali a volte ingannano, meglio osservare il taglio di cespugli o piante.

Ora la discesa si fa più ripida, in alcuni tratti su gradini di pietra, e in qualche tornante anche esposto.

Passiamo da Sciresa di Sotto Q1300, le baite sono abbandonate ed in cattivo stato, proseguiamo la discesa, il sentiero a volte coincide con ruscelletti paludosi …

 

Ad un bivio a Q930, il sentiero biforca, a destra scende verso Monastei, diritto va verso Stavell. Nonostante la traccia preparata passa da Monastei, a naso vado diritto e passati sotto Stavell, scendiamo a prendere il largo sentiero che sale al Tecc Stevan.

Alle 16:15 siamo al parcheggio, dove ci attende “il Vasco” che come d’accordo accompagneremo fino alla stazione di Biasca per prendere il treno per Locarno quindi in bici per tornare nella sua Alta Vallemaggia .

 

Un altro bel rifugio aggiunto alla nostro album-visite, una gita impegnativa ed appagante, che ha messo alla prova gambe, fiato e … GPS !

 

Un doveroso ringraziamento al Patriziato di Personico che gestisce queste strutture, le mette a disposizione di noi giovani esploratori … e ne sta ristrutturando di nuove!

 

Giorgio

 

 

 

 

 

Vista da Paolo  - (brown)

E' proprio vero , questo rifugio era gia' stato nominato parecchie volte e sembrava ormai un mito da sfatare.

Detto e fatto, giornata variabile ,ventosa e neve presente ancora sopra i 2000 metri, questi i fattori che ci hanno spinto all'idea del Trusp, sperando piu' avanti , quando arriverà  finalmente il bel tempo, di  spingerci piu' in alto in cerca di qualche nuova cima .
Il sentiero e' quasi sempre presente ma, in un tre o quattro occasioni,  la traccia ed il segnale dal satellite gps, risulta molto utile.

A parte l'ultimo tratto in piano il sentiero che passa da Cavallum e' parecchio ripido ma, una volta arrivati alla meta la soddisfazione e' veramente tanta ,una sfida vinta, un po' di orgoglio personale e sicuramente la voglia di ricerca di nuovi angoli di montagna da scoprire.
A parte l'avvistamento e l'incontro con due scorzoni e uno scoiattolo non abbiamo avuto il piacere di incontrare nessun altro animale, anche se in rifugio si possono riconoscere alcuni trofei di cervo e camoscio, prova tangibile della loro presenza in questa zona.


In rifugio abbiamo avuto il piacere di conoscere un giovane ragazzo di nome Vasco con la passione delle piante officinali. Ho potuto apprezzare le sue conoscenze e il suo modo semplice di vivere, sicuramente poco comuni.
Bello il Trusp , non e' una scampagnata, ma ne vale sicuramente la pena farci una visita.
Alla prossima 

Paolo

 

 

Vista da Gimmy  - (gimmy)

bella giornata divisa in due dal meteo ,al mattino molto variabile, al pomeriggio tempo veramente bello ,il fatto di avere la quota neve a circa 2000 metri.ci ha portato a questo bel rifugio che da tempo volevamo visitare. direi una scelta azzeccata ,visto anche la giornata ventosa.dal punto di vista puramente fisico tutto sommato direi un escursione abbastanza impegnativa,  sopratutto dopo Cavalum  dove a parte gli ultimi 200 merti prima del rifugio è tutto un tiro in salita .con un passaggio in cui bisogna fare molta attenzione.   
per il resto solita bella domenica in compagnia di amici ,con cui condivido la malattia x la montagna

ciao alla prossima

 

 

Vista da Luciano  - (barba43)

Un' altra azzeccata idea del gruppo, questa volta siamo andati al Trusp.

Nessuno di noi c’era mai stato, ed è stata una bella scarpinata, con un' ascesa non da ridere, molto impegnativa, e sebbene avessi un ginocchio fuori posto,per un infortunio casalingo, pian piano con Giorgio siamo arrivati anche noi.

Gli altri due, sono saliti alla grande,aspettandoci ogni tanto per compattarci.
Arrivati in capanna, siamo entrati c'era già un ospite salito il giorno prima, un ragazzo che stava studiando, così ci siamo fatti compagnia, ho acceso il camino per scaldarci un po', e far asciugare gli indumenti.
La capanna, beh è proprio da cacciatori, arredata con il necessario, camino, stufa, un piccolo gas, comunque piccola con  4/5 posti per dormire, per conto mio non paragonabile alle altre visitate.
Dopo aver pranzato come al solito,siamo ridiscesi dalla parte opposta, facendo un safari in mezzo ai pini caduti o tagliati e lasciati sul sentiero a ostruire il passaggio.
Arrivati alla macchina abbiamo bevuto un bel thè freddo, per poi ritornare a casa.
alla prox
Barba

 

 

 

Il solito riassuntino:

Percorso:  

9.4 Km totali, 8h:10m totali, 5:10m di cammino

Andata: 4.1 Km, 3:10 lorde, 20m soste ed errori

Ritorno: 5.3 Km, 2:23 lorde, 10m soste

 

Dislivello:  

1100 mt di assoluto, 1210mt di relativo                   

 

Partecipanti:  Giorgio, Paolo, Gimmy, Luciano

Altre foto, diario, tracce sul nostro sito     

www.girovagando.net        escursione # 161


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Kommentare (12)


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Francesco hat gesagt:
Gesendet am 3. Juni 2013 um 17:18
....E vai con le nuove figurine!!!
al momento opportuno faro' un copia\incolla.
ciao ciao a tutti.

zar hat gesagt:
Gesendet am 3. Juni 2013 um 17:38
bravi, "ragazzi"...bell'esplorazione!!!
Ma le serpi le trovate tutte Voi ???...demoniaci...
Un abbraccio a tutti
Ciao
Luca

Barba43 (Girovagando) hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. Juni 2013 um 17:43
Zar non c'è due senza trè,vedrai che la prox le friggiamo sulla pioda.
grazie ciao

zar hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. Juni 2013 um 18:20
e con la pelle una bella custodia in rettile per il GPS...
Ciao, Luciano..
Luca

Barba43 (Girovagando) hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. Juni 2013 um 08:15
Risposta azzeccata
ciao

Amedeo hat gesagt:
Gesendet am 3. Juni 2013 um 18:43
Ciao a tutti i "Giovani Esploratori"!!
A presto, spero....
Amedeo

beppe hat gesagt:
Gesendet am 3. Juni 2013 um 20:40
Bravi a tutti .
Ciao
Beppe

gbal hat gesagt:
Gesendet am 4. Juni 2013 um 18:09
Bel giro, molto ben descritto, peripezie e smarrimenti compresi.
Complimenti a tutti e perchè no? Anche a Vasco se mai lo ri-incontrerete.
Ciao

roberto59 (Girovagando), hat gesagt: bella li'
Gesendet am 4. Juni 2013 um 20:23
bravi raga..........alla prossima ciao bella li'..........

Barba43 (Girovagando) hat gesagt: RE:bella li'
Gesendet am 5. Juni 2013 um 08:26
Bella lì....ho belà là
ciao

Alberto hat gesagt:
Gesendet am 6. Juni 2013 um 11:17
bel pustesin,complimenti per la "gitarella",ciao

Gesendet am 6. Juni 2013 um 11:37
Grazie Alberto, ad un Capanat come te NON può mancare nel suo album di fugurine !


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