Monte Barone (2044)- Alpi Biellesi


Publiziert von morgan , 30. Mai 2013 um 15:30.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:26 Mai 2013
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 7:00
Aufstieg: 1150 m
Abstieg: 1150 m
Strecke:Piane di Rivò (985)- sentiero G1- Rifugio Ciota (1233)- sentiero G8- Le Scarpie- Rifugio Monte Barone (1610)- Bocchetta di Ponasca- Monte Barone (2044)- Bocchetta di Ponasca- Rifugio Monte Barone- variante di discesa- Balma di Fray/ Spelonca (1400)- Cappella Foscale (1233)- Piane di Rivò.
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Dall'autostrada A26, uscire a Romagnano Sesia e prendere la direzione di Crevacuore e proseguire per Coggiola dove si svolta a destra per Viera- Rivò e fermarsi in località Piane di Rivò. Posteggiare lungo la strada nei pressi di un pannello con carta dei sentieri.

Escursione in Val Sessera sulla cima più panoramica delle alpi Biellesi: il Monte Barone di Coggiola. Pur con una quota non particolarmente elevata offre ampie panoramiche su tutto l'arco alpino dal Monviso al Bernina, sulla sottostante pianura ed anche sugli appennini. Alla gita, organizzata dal CAI Laveno Mombello e condotta da Roberto prendono parte 15 escursionisti. 
Lasciamo le auto lungo la strada a Piane di Rivò (985) e partiamo seguendo le indicazioni per Monte Barone  sul sentiero G1. Dopo un breve tratto di strada sterrata svoltiamo a destra sul sentiero che sale nel bosco. Proseguiamo su un tratto pianeggiante che entra nella valle del Rio Cavallero. Superato il torrente arriviamo al Rifugio Ciota (1233) del Corpo Forestale. Lasciamo il sentiero G1 svoltando a destra sul G8. Saliamo nel bosco fino ad arrivare alla dorsale che separa le due valli da cui si inizia a vedere il Monte Barone. Nella valle del Rio Ardecca arriviamo su un ripido tratto tra le rocce, chiamato le Scarpie, attrezzato con catene fisse utili in caso di ghiaccio. Il sentiero risale il pendio erboso in campi aperti e raggiunge il Rifugio Monte Barone (1610) del CAI di Valsessera. Dopo una breve sosta per ricompattare il gruppo riprendiamo il cammino. Dopo un tratto pianeggiante la via diventa ripida e, sul pendio erboso arriva alla bocchetta di Ponasca, sella che separa il Monte Barone dalla Punta delle Camosce. Raggiunta la la dorsale pieghiamo a sinistra sulla cresta, prima erbosa, poi con tratti rocciosi che ci porta alla cima del Monte Barone (2044). Attendiamo l'arrivo di tutti i componenti del gruppo che giunge alla spicciolata in vetta. Il sole è coperto dalle nuvole, fa freddo, per cui, dopo aver ammirato l'ampio panorama, iniziamo la discesa. Sullo stesso percorso di salita scendiamo al rifugio Monte Barone. Il rifugio è chiuso ma sostiamo sulla terrazza per uno spuntino. Riprendiamo il cammino seguendo il cartello rosa della variante di discesa vicino al rifugio. Anche le bandiere che segnalano questo sentiero sono di vernice rosa. Come mai è stato utilizzato questo colore, inconsueto sui sentieri di montagna? Pare che chi si è incaricato di segnare la via si sia chiesto: " Perché devo portarmi dietro due barattoli e due pennelli?". La risposta che si è dato è evidente: ha mischiato il bianco con il rosso. 
Il sentiero scende inizialmente su cenge esposte poi si tratti più tranquilli. Ad un certo punto il sentiero diventa una via lastricata con grossi massi e arriva in località Balma di Fray dove troviamo la Spelonca (1400). La Spelonca è un edificio costruito sotto una roccia che le fa da tetto ( in Canton Ticino le chiamano splui). E' la casa- rifugio di Ales, personaggio del luogo che, oltre la casa ha costruito un solido ripostiglio, la fontana, la teleferica e la strada. Facciamo la conoscenza di Ales che ci intrattiene, mostrandoci le foto riguardanti la costruzione della sua opera e quelle delle sue mirabolanti imprese alpinistiche. Riprendiamo la via, sempre seguendo i segni rosa, scendendo nel bosco. Attraversiamo in successione due torrenti e risaliamo brevemente alla Cappella Foscale (1233). Riprendiamo la discesa raggiungendo una strada sterrata che ci riporta al primo bivio incontrato al mattino e, da lì, scendiamo alle nostre macchine.
Partecipanti 15: Roberto C.(capogita), Leo, Emilio, Ezio, Dario, Roberto G., Luigi, Emilia, Giulio, Patrizia, Roberto R., Beppe, Andrea, Carolina, Stefano.
Tempi di percorrenza: salita 1h40' al rifugio, 2h30' al Barone, 50' sosta in vetta, discesa 3h38' (1h6' di soste al rifugio e alla Spelonca). Tempo totale impiegato 6h58' (4h51' di cammino).
Lunghezza del percorso: 12,6km.
Meteo: Bello, limpido, coperto dal rifugio in su.

Tourengänger: morgan
Communities: Hikr in italiano


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