Per capanne e per motti tra Cimetta di Orino e Cima di Morisciolo.


Publiziert von Poncione , 14. Mai 2013 um 23:41.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum: 6 Mai 2013
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Cima dell'Uomo   CH-TI 
Zeitbedarf: 2 Tage
Aufstieg: 1686 m
Abstieg: 1686 m
Strecke:Sentiero
Unterkunftmöglichkeiten:Capanna Orino, Capanna Mognone

Avendo un paio di giorni liberi, decido di sfruttarli subito per la prima notte in rifugio della stagione. La scelta cade su un paio di capanne bellinzonesi che non ho ancora visitato a media quota, poichè oltre i duemila ci sono ancora problemi di accessibilità, ed alcune sono ancora chiuse.
Il tempo è ancora incerto, e parto dunque solo in tarda mattinata, ancora indeciso sulla meta. Sono a Gudo soltanto alle tre di pomeriggio, muovendomi esclusivamente coi mezzi per avere più libertà di movimento in caso di parziale cambiamento d'itinerario (come a volte mi capita), e già da un po' ha ripreso a piovere. Ma non mi perdo d'animo e risalgo il bel sentiero protetto dal bosco di castagni, raggiungendo dopo un po' i Monti del Laghetto, luogo veramente delizioso e che incute pace. Non mi fermo a lungo, poichè la meta è la Capanna Mognone, che voglio raggiungere passando dalla Capanna Orino... Entro in una splendida faggeta, resa ancor più magica da una tenue nebbiolina, che in salita mi porta in breve al piccolo e ristrutturato nucleo di Orino: son passate meno di 2 ore e mezza dalla partenza, e decido di dare un'occhiata alla Capanna, davvero graziosa, pulita e ben organizzata. Tempo di scrivere due righe sul quaderno della capanna e... riprende a piovere. Uff! Sono quasi le sei, e mi attende ancora un lungo falsopiano per Mognone: ci penso un attimo e decido che per oggi va bene così, a Mognone tanto passerò domani durante la discesa, mi dico, anche se da qui - guardando bene - invidio la sua bella posizione panoramica. Qui invece è più chiuso e protetto, ma anche suggestivo.
La capanna è provvista di ogni comfort, persino acqua calda e doccia, ma mi limito all'essenziale senza troppo adagiarmi: c'è innanzitutto da scaldare e cucinare, e la cosa mi terrà piacevolmente impegnato tutta la sera, quando decido che è ora di andare a nanna.
 La nottata passa bene (spesso nei rifugi in quota non riesco a prendere sonno), cosicchè di mattina son bello fresco, e svolte le operazioni di routine, compresa una sana ramazzata al pavimento, son pronto a ripartire, benchè la meta sia ancora indefinita sapendo che più in quota c'è ancora molta neve.
Mi metto in cammino, in direzione dell'Alpe di Morisciolo, seguendo una bella faggeta che però concede scorci panoramici davvero insoliti e suggestivi: me la prendo fin troppo comoda, ma l'Alpe è raggiunta. Anche qui il panorama è ottimo, e cominciano a schiarirsi un po' le idee, visto che la Cima di Morisciolo sembra davvero invitante vista da qui, mentre le Cime d'Erbea, al contrario, presentano ancora neve. Proviamoci. In breve sono alla bella Cimetta d'Orino, sulla quale troneggia un omone di dimensioni ragguardevoli, e da cui si gode una magnifica vista, che già da sola vale la giornata. Dimenticavo... al contrario di ieri sole, cielo limpido, panorama fantastico. Qualche nuvoletta a pecorelle è peraltro già in vista, ma non ci bado troppo. Proseguo, guadagnando ripidamente un altro motto erboso, in realtà bifido. Ora si scende a una selletta, e dopo tanti prati il panorama inizia a farsi più selvaggio, poichè verso destra tutto precipita sulla Val Sementina, con l'Alpe Erbea in vista.
 Mi collego al sentiero biancoblu per la Capanna Albagno, poi devio a destra guadagnando ancora la ripida cresta, che inizia un po' a stringersi e farsi leggermente esposta, guadagnando un nuovo motto isolato. Con mia sorpresa la cresta termina qui, precipitando con un salto che non lascia molto spazio alla fantasia. Per salire al Morisciolo devo continuare per il sentiero biancoblu, che ridiscendo a recuperare: proseguo per un po' a mezzacosta, quando ahimè capisco che i sogni di gloria s'infrangono al primo passaggio a nord. Proprio sotto la cima appena salita l'impluvio è innevato e ghiacciato: azzardo qualche passo, affondo nella neve, proseguo ancora un po', il sentiero è invisibile e ignoro cosa posso avere sotto i piedi. Non posso, tuttavia, ignorare che alla mia sinistra c'è un salto di quelli che non perdonano in Valle Ruscada... Potrei anche provare, perchè lì a pochi metri vedo che il sentiero riprende il suo corso... Ma al prossimo passaggio a nord sarei ancora lì a litigare con neve e ghiaccio... No, lasciamo perdere: oltretutto inizia un po' a coprirsi, e all'orizzonte iniziano a vedersi nuvoloni poco rassicuranti. Sarà per un'altra volta, sapevo che avrei potuto trovare qualche ostacolo a nord, e così è stato.
   Faccio dunque dietrofront riguadagnando l'omone della Cimetta d'Orino, quindi l'Alpe di Morisciolo e, passando tra mughi e poi betulle, al terrazzo dell'Alpe Mognone, ove mi fermo a mangiare, firmando il mio passaggio in capanna. Qui incontro un simpatico e cordiale signore di Cadenazzo, anche lui in sosta mangereccia, con cui scambio quattro parole e col quale poi scendo in piacevole compagnia fino a Gudo, per un itinerario differente rispetto al giorno prima, rimanendo incantato dai deliziosi villaggi che animano queste montagne.
L'importante era passare due giorni piacevoli, e così è stato... i sogni di gloria possono attendere. Anche perchè, nel frattempo, si è ancora velato e a breve sarà pioggia, tuoni e fulmini.
 Ma ormai sono già verso Luino, "godendomi" la forza della natura dietro a un finestrino del treno.

Tourengänger: Poncione


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Kommentare (2)


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gbal hat gesagt:
Gesendet am 15. Mai 2013 um 16:25
Grandi complimenti.
Gita ottima, compatibilmente con il tempo e gli altri inconvenienti. Hai descritto tutto molto bene e ben fotografato.
Suggerimento: investi in un piccolo salvadanaio. L'anno prossimo un bel paio di ramponi dovrebbero riposare sul fondo del tuo zaino.
Bravo Emi, ciao
Giulio

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. Mai 2013 um 21:27
Ciao Giulio!
Come non darti ascolto?
Diciamo che in quest'occasione non ho particolari rimpianti, perchè il tempo stava iniziando a cambiare in peggio, facilitando ulteriormente il dietrofront. Ora ho un conto in sospeso in più, e francamente non amo i debiti, dunque con questa scusa tornerò senz'altro in zona, perchè mi piace davvero molto.
Ciao e grazie


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