Oggi sono solo e la meta fissata è la vetta del Camoghé che ho più volte ammirato da altre cime ma non ho mai avuto occasione di salire. Parto da Colla-chiesa, passando dal bel villaggio di Barchi di Colla, poi prendo la strada agricola fino all’alpe Pietrarossa, dove sosto un attimo ad osservare un gruppetto di giovani marmotte che si divertono rincorrendosi, ma dal sentiero sbucano due bikers e il classico fischio della sentinella le fa rintanare tutte. Riparto in direzione passo di Pozzaiolo fino al successivo segnavia Pozzaiolo e, tenendo la sinistra, imbocco il traverso che con alcuni saliscendi, a tratti ancora innevati, arriva a Corte Lagoni. Qui la salita che porta alla bocchetta di Revolte è in buona parte ancora innevata, perciò non riesco a distinguere il percorso e mi oriento a naso, puntando diritto alla cresta. Arrivato in cima, con soddisfazione e al contempo fatica dato che ho camminato in mezzo a sassi, ginepri e rododendri, mi trovo su un sentiero più alto rispetto alla bocchetta; solo in un secondo momento mi accorgo che è quello che permette di raggiungere la bocchetta da Est, percorrendo la cresta. Mi concedo una sosta per uno spuntino e, nel frattempo, mi sorprende un leggero zampettare alle mie spalle: giratomi mi trovo faccia a faccia con una bellissima volpe rossa e nello stupore riesco a scattare tre foto, mentre lei con calma e sempre girandosi a guardarmi se ne va. Dalla bocchetta alla vetta finale manca solo mezz’ora; risalito il bel sentiero zigzagante finalmente sono in cima, mi godo il panorama e poi firmo il libro di vetta. Infine, dopo aver scattato le foto di rito, ridiscendo di nuovo alla bocchetta e, individuato dall’alto il sentiero che scende di traverso a Corte Lagoni, calpestando perlopiù neve compatta, torno al pianoro.
Per non risalire a Pozzaiolo scendo seguendo il percorso per l’alpe di Serdena e, arrivato sulla stradina asfaltata, la percorro per circa quattrocento metri, fino ad un cartello indicatore dei militari posto sulla sinistra. Lì si addentra nel bosco un sentiero abbastanza ripido che conduce all’alpe Matro; aggirato il caseggiato a sinistra, salgo di nuovo per altri quindici minuti fino a sbucare al passo di Pozzaiolo.
Ora è tutta discesa e a passo spedito giungo a Colla. Bellissima escursione e un inaspettato quanto piacevole incontro con una volpe rossa.
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