Scopì


Publiziert von paoloski , 4. März 2013 um 14:37. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Graubünden » Surselva
Tour Datum: 3 März 2013
Ski Schwierigkeit: SS-
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-GR   CH-TI   Gruppo Scopi 
Zeitbedarf: 6:00
Aufstieg: 1220 m
Abstieg: 1220 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada A2, uscita di Biasca, seguire la strada per il Passo di Lucomagno, superarlo e percorrere la galleria paravalanghe di fianco al Lai de Songta Maria, all'uscita del portale Nord, sulla sinistra si trova un piccolo parcheggio (max 4-5 auto).
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Gita andata e ritorno.
Unterkunftmöglichkeiten:Diverse pensioni ed alberghetti in Val di Blenio. Numerose possibilità anche in Surselva.
Kartennummer:CNS 256S Disentis/Mustéer e 1232 Oberalppass

Lo Scopì era nei miei progetti da molto tempo, sapendo che anche marchino e fabiano ci tenevano a farlo lo propongo loro già venerdì. Siamo solo noi tre: Roberto ed Elio hanno organizzato il Kroenten in due giorni, Giuliano ha un impegno all'ultimo minuto, gli altri sono latitanti: probabilmente sentono l'arrivo della primavera.
Ci troviamo alle 7 a Gaggiolo, inutile partire prima visto che il Passo di Lucomagno apre alle 8. Alle 9 abbiamo gli sci ai piedi, un gruppo di otto Svizzeri ci precede di pochi minuti
Percorsi pochi metri sopra il tetto della galleria paravalanghe cominciamo a salire a sinistra, la pendenza è subito notevole, la neve è ghiacciata per cui montiamo i rampanti (non li toglieremo fino al deposito sci al passo). Nonostante si abbia davanti otto persone la neve è talmente dura che spesso la traccia scompare e bisogna lavorare di lamine.
Finalmente sopra un risalto decisamente ripido la pendenza si raddolcisce e ci troviamo al sole. Facciamo una sosta per toglierci le giacche a vento e bere qualcosa. Riprendiamo a salire in direzione dell'evidente canale che scende dal passo fra il Piz Miez e lo Scopì. Sempre seguendo il gruppo di Svizzeri ci spostiamo sulla sinistra e con numerose inversioni ci portiamo all'altezza del passo per poi fare un lungo traverso a destra per raggiungerlo. Io e marchino siamo gli ultimi, quando arriviamo alla sella vediamo qualche sci depositato poco sopra, decidiamo di lasciare i nostri attrezzi qui e salire a piedi alla cima: le mie capacità sciistiche non sono tali da permettermi una discesa piacevole e sicura lungo la cresta. Cominciamo la salita, incontriamo uno Svizzero in discesa a piedi e, poco dopo, Fabiano che ha indossato i ramponi per scendere, proseguiamo e pochi metri sotto la vetta lasciamo passare il resto degli Svizzeri che ha invece gli sci ai piedi.
Pochi metri e siamo sul piazzale che caratterizza la vetta dello Scopì: un militare sta portando fuori da un garage una fresa spalaneve, un altro esegue qualche operazione su una delle innumerevoli antenne che caratterizzano il posto, ci sono anche un radar rotante e numerosi radomi che celano, probabilmente, altrettanti radar.
Troviamo però anche la croce di vetta con la cassetta che contiene il suo bel "Gipfelbuch", Marco vi trova traccia della sua precedente visita estiva. Il panorama intorno è decisamente mozzafiato: non c'è una nuvola all'orizzonte e lo sguardo può spaziare a 360° tutt'intorno. Scambiamo due parole con uno dei militari che ci dice come il mattino ci fosse un vento terrificante a spazzare la cima quindi cominciamo la discesa, raggiungiamo Fabiano al passo, ci prepariamo e ci apprestiamo a scendere non seguendo la traccia di salita ma per il magnifico canale che scende proprio da qui.
La neve è magnifica: polvere soffice e divertente. Il canale è abbastanza largo e lungo da permetterci di fare tutte le curve che vogliamo. Arriviamo al suo sbocco e non possiamo non voltarci indietro per ammirare l e nostre "firme". Continuiamo la discesa, la neve si mantiene polverosa fin verso i 2300 metri poi si trasforma in una primaverile rammollita al punto giusto, solo gli ultimi duecento metri scarsi sono ancora ghiacciati e poco divertenti, La parte piacevole però è stata decisamente preponderante!
Raggiungiamo l'auto sci ai piedi ci cambiamo con tutta calma, siamo al sole e non c'è vento, poi decidiamo di salire al passo con la speranza di trovare Daniela ed il corso SA1 del CAI Varese che andava a fare il Rondadura Arriviamo al passo ed infatti ecco Dani e la sua favolosa torta ricotta e pistacchi, anche Sara ha fatto una torta...ci accorgiamo che sono le 15,30 e non abbiamo ancora mangiato nulla! 

Gran gita! I pendii sono decisamente ripidi ma con la neve che abbiamo trovato la valutazione di MD- (quella riportata dalla guida SAC di Willy auf der Maur) è forse un tantino esagerata, con neve più dura il discorso cambierebbe completamente: una caduta potrebbe essere arrestata con molta difficoltà.
Il panorama è decisamente uno dei più notevoli che si possano ammirare. 


Marchino Lo Scopì! Dopo averlo salito a piedi (http://www.hikr.org/tour/post57885.html) un paio di anni fa finalmente arriva il messaggio di Paolo per domenica e non si può fare altro che accettare. La guida di Gansser/Scanavino è abbastanza chiara sulla gita: OSA, pendii ripidi, dai 2600 in su progressivo aumento della pendenza con punte tra i 37° ed i 40°. Picca e ramponi fissi nello zaino. In realtà sono serviti solo i rampanti, meglio così perchè con neve dura sull'ultimo pendio avrei messo gli sci in spalla e ramponi ai piedi senza pensarci un secondo di più.
Con queste premesse sono partito un po' pensieroso, e mi sono impensierito ancora di più sui primi pendii, subito ghiacciati e ripidi, una scivolata e mi sarei fatto un bel bagno nel lago........
Poi con la comparsa del sole e della neve polverosa un pensiero ha cominciato a farsi strada: "Dai che oggi facciamo una gran sciata". Restava solo un'incognita, l'ultimo pendio fino al colle, come sarà messo?
Alla fine è apparso, lontanissimo e indecifrabile, fino a quando gli siamo stati quasi sotto, lì abbiamo avuto la conferma: polvere fino al colle, ci si comincia a rilassare, non troppo però perchè anche se il pendio finale non è ghiacciato è comunque bello ripido, F.B.L. come si dice dalle mie parti.
La vetta è rimasta come me la ricordavo, orrenda, manca solo una batteria di missili Patriot. La vista invece è cambiata radicalmente, due anni fa eravamo nelle nuvole ma adesso non ce n'è neanche una a pagarla, si vede tutto: Rosa, Weisshorn, Mischabel, Gross e Chli Spannort, Kroenten, Titlis, Sustenhorn, Galenstock, Winterberg e Bernina fanno da sfondo, in primo piano Todi, Oberalpstock, Adula, Basodino, Campo Tencia, ecc. ecc. sono talmente tanti che non c'è spazio abbastanza. Firmiamo il libro e via, anche la discesa inizia come la salita, sono un po' pensieroso, è bello ripido, secondo me saremo tra i 37° ed i 40°, poi bastano due curve di Fabiano per farmi capire che la neve è quella giusta e parto.
Che spettacolo, il mix giusto tra pendenza e neve polverosa rende il canale perfetto, l'unico problema è che ogni 5/10 curve bisogna fermarsi, le gambe bruciano. Poco a poco la pendenza si addolcisce ma la neve rimane comunque ottima, fino a quota 2300 polvere, poi un breve mix e via su neve primaverile. Solo l'ultimo pendio sopra il paravalanghe, essendo rimasto in ombra per gran parte della giornata, non è eccezionale ma ci può stare.
Che dire, gran gita. Adesso, Paoloski prendi nota, Zwaechten con discesa dal Glattpass.


Tourengänger: paoloski, fabiano, Marchino


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Kommentare (8)


Kommentar hinzufügen

Poncione hat gesagt: Domanda...
Gesendet am 4. März 2013 um 22:52
Complimenti per questa notevole salita invernale sullo Scopì.
Mi sembra tuttavia che il percorso qui seguito sia totalmente differente da quello "classico" di salita, che sfrutta invece la cresta SE, da me percorsa l'estate scorsa.
Confermate? Scusate, ma sono poco pratico di questa zona...

Grazie, saluti.

Marchino hat gesagt: RE:Domanda...
Gesendet am 5. März 2013 um 08:47
Ciao, si, la salita estiva sfrutta la cresta. In comune ci sono i primi pendii sopra il paravalanghe, fino, più o meno, al punto chiamato "Puozas digl Scopì", sulla guida Gansser/Scanavino. Poi l'itinerario estivo piega decisamente verso la cresta mentre quello invernale segue il torrente fino al colle quotato 3075m

Poncione hat gesagt: RE:Domanda...
Gesendet am 5. März 2013 um 22:23
Grazie dell'informazione. Sembra un itinerario interessante, specie nel caso s'intenda raggiungere anche il poco frequentato Piz Miez.

gbal hat gesagt: RE:Domanda...
Gesendet am 6. März 2013 um 10:18
Anche io l'ho lasciato lì da fare il Piz Miez Emiliano ma fino all'estate non ci penso affatto!
Ciao

Poncione hat gesagt: RE:Domanda...
Gesendet am 6. März 2013 um 21:27
Vorrà dire che per l'estate che viene saremo in due a pensarci.
Dunque... pensiamoci. ;)

gbal hat gesagt: RE:Domanda...
Gesendet am 6. März 2013 um 21:49
....e perche' no? Pensiamoci si'! Il tempo non manca....

gbal hat gesagt:
Gesendet am 6. März 2013 um 10:20
Complimenti ragazzi.
Se ripenso a come ho sofferto sullo Scopi d'estate mi chiedo se non siete dei Supereroi ad averla fatta con gli sci :):):)

paoloski hat gesagt: RE:
Gesendet am 6. März 2013 um 14:01
Esagerato!
E' vero che specialmente io e Marco abbiamo sofferto ma soprattutto perchè reduci da influenze ed, io, da una nottata in bianco.
Visto quanto ha fatto la Wood Gang al Gross Griessenhorn (2100 metri di dislivello!!!) il nostro sforzo è decisamente poca cosa!
Ciao Giulio, buone gite, Paolo


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