capanna Garzonera m.1973: il ritorno con nevicata,dandoci il piacere di fare una bella ciaspolata!


Publiziert von Alberto , 26. Januar 2013 um 13:42. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:20 Januar 2013
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT2 - Schneeschuhwanderung
Zeitbedarf: 2:45
Aufstieg: 570 m
Strecke:Nante 1423 m. - Segna 1500 m. - Camperitt/Calcascia 1464 m. - Pian Taioi 1670 m. - Rifugio Garzonera 1973 m. RITORNO: per nuovo tracciato passando per Giof, percorso più lungo di quasi 1 km. per raggiungere il ponte sul Calcascia, ma più sicuro in caso di neve ghiacciata rispetto al traverso (sentiero ufficiale) che costeggia il torrente
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano prendere l'autostrada per Como,seguire le indicazioni per il Gottardo,uscita per Airolo,seguire le indicazioni della cantonale per la val Bedretto,al tornante proseguire diritto per Nante
Unterkunftmöglichkeiten:rifugio Garzonera
Kartennummer:C.N.S. n° 1252 – Ambrì - Piotta - 1:25000; C.N.S. n° 266 S – Valle Leventina - 1:50000

Vista da Alberto: Andrea almeno 2 settimane prima,mi avvisa che ha piacere di fare una ciaspolata: l'idea di "Pozzino" è di andare alla Bovarina che non ha fatto,suggerisco che è meglio altrove dove vi è più neve e si riscalda presto la capanna,però mi adeguo. Certo è,che se le previsioni sono buone,andare in canton Uri per una bella ciaspolata,sarebbe l'ideale.

Le previsioni sono nefaste,peggioramento in vista,quindi si decide per eventuale pranzo in capanna: Andrea provvede alla spesa,io alla mitica torta e focacce e....alle 5,50 ci troviamo a Grandate dove conosco Alessandro che per la prima volta mette le ciaspole....ma "Pozzino" ci ha bidonato: sapendo dalle previsioni la possibilità di neve,per non rischiare la sofferenza nel doveroso adempire da battitore,si è dato alla macchia he he he! Quindi da 5 passiamo ai 4.....i migliori che sfidano le intemperie! Giungiamo a Nante dove,vista l'ora,pure il gallo se ne sta a dormire al caldo: alle 7,30!!!!! Ebbene ci incamminiamo alle 7,45 sotto la neve che cade: la strada è ammantata del candido manto bianco,fresco di nottata,ma preferisco mettere le ciaspole più avanti. Alessandro apprezza ciò che lo circonda,una esperienza nuova mai provata,sono quei "regali" che possono solo trovare consensi.

Giunti al ponte sul Calcascia ci ciaspoliamo tutti: questa prima parte del percorso non lo conosce neppure Andrea,che ben si ricorda quello che gli feci fare,ma oggi,causa neve durissima,nonostante la insidiosa fresca neve,preferisco far fare un percorso meno "duro" e un poco più corto.

Al ponte dell'alpe Prato proseguo per il tracciato sicuro: la neve fresca lo rende un po difficile da individuare,ma con passo lento e con occhi che scrutano lontano riesco a ricalcarne il fondo ben compatto e alle 10,35 sotto una bella nevicata giungiamo alla Garzonera. Alessandro è contento,ma lo siamo tutti nonostante la pessima meteo,che comunque ci sta regalando una fantastica neve e forse una discesa ancor più piacevole di quella del giorno precedente: dimenticavo,visto la problematica del giorno prima,ho avvisato di portare i ramponi,magari dovevamo per sicurezza e anche per comodità,usarli.

Anche la capanna stupisce Alessandro che mai pensava di trovare una così confortevole struttura: la temperatura interna è già molto più alta di ben 9° gradi rispetto il giorno prima +3° e fuori vi sono -4. Come sempre vengono distribuiti i lavori: Giuseppe e Alessandro a prendere acqua,il Bradipo a pizzà la stua e Andrea.....a calmare la super fame che lo attanagliava appena sceso dall'auto he he he!

Non sta più nella pelle,neppure salame e formaggio riescono a placare questa fame (mi pare di conoscere qualcun altro....ha siiiii,lo Scoiattolo delle Alpi,la discarica di Samarate hi hi hi) tant'è che chiede a che ora si mangia.....e non sono ancora le 11,30.

Siamo in 4 e mette a disposizione di Alessandro che fa il cuoco,ben 1 kg. di pasta.....se cera lo Scoiattolo ok,ma credo che 500/600 gr. bastano.....con sofferenza Andrea accetta (ne avrebbe mangiati almeno altri 100) e senza usare il gas,riusciamo a cucinare a legna,un super piatto di eccellente pasta. Fuori imperversa la bufera di neve,un forte vento si è levato e vien giù neve che la manda,pure contro le finestre,fino alle 13,45 le forze della natura non si placano,ma son tranquillo,per me è come essere a casa,conosco la via che tante volte ho già fatto....a meno che non mi prende uno svarione! Mal che vada Andrea con il suo gps (di quelli super) ci ricondurrà all'auto.....solo in casi estremi!

Andrea si presta per lavare i piatti,dopo un obbligato e piacevole pisolino a cui si accoda anche Giuseppe e poco dopo Alessandro.....che resega mica poco he he he! Io per passare il tempo che faccio? Lavo le stoviglie e do una pulizia alla capanna e finito il tutto ecco che in capanna vi giunge una famiglia del mendrisiotto,anche loro con le ciaspole,i quali svegliano le appisolate "marmotte" che avrebbero fatto volentieri una buona mezz'oretta ancora di sonno.

Ora si mangia la torta,che apprezzano anche gli amici ticinesi,poi un po di caffè e alle 15,00 ci prepariamo per affrontare la discesa,usciti dalla capanna notiamo che non nevica più,ma in compenso di neve ne ha messa in questo periodo di tempo....e non poca,almeno 30 cm. nessuna impronta si vedeva,tranne quelle fresche fatte dai ticinesi partiti prima di noi. Alle 15,20 partiamo sotto l'iniziale nevicata e pestando l'abbondante neve fresca ci fa capire che i ramponi non servono e giunti al bivio dove a sinistra scendi al ponte sul Calcascia,preferisco far evitare agli amici il traverso insidioso prendendo in direzione di Giof.

Questo tracciato è la prima volta che lo percorro,non vi sono segnali,cerco semplicemente di seguire il terreno più "comodo" ovviamente tenendo presente la direzione dove si trovava l'auto. Ebbene,poco dopo,riesco a rintracciare la vecchia traccia semi sommersa che sale da Giof,e giungiamo sulla strada dove si vede il segnavia,ma volevo una conferma se era quella di strada o l'altra poco più in basso: Andrea con il gps e cartina prestampata mi fa notare che siamo proprio sul tracciato giusto. Un altro sistema per provare se era giusto,proseguire fino al punto che io ben conoscevo (punti di riferimento che bisogna tenere a mente,per chi ha già fatto tale percorso,almeno in estate come nel mio caso) ed eventualmente si ritornava indietro di poche decine di metri per prendere l'altra strada,nel caso.

Quindi proseguiamo in salita battendo neve fresca e non poca,raggiungiamo il ponte dal quale siamo saliti nell'andata e proseguiamo,raggiungendo Nante alle 18,00,oramai quasi buio,compiendo un' escursione con neve fresca e con parte di tracciato mai fatto con neve.

Anche oggi ho passato un'ottima giornata in ottima compagnia,giornata dove non mancavano le risate ma in particolare nel notare la felicità che splendeva sul volto di Alessandro: fa sempre piacere poter fare qualcosa pensando agli altri senza strafare per il proprio egoismo!

Questo è andare in montagna: nonostante eravamo sotto una bella nevicata,siamo arrivati insieme,nessuno era solo.....nessuno ha preso delle scuse! IMPARIAMO ad educare gli altri nel come affrontare la montagna nel meglio dei modi,dopo esserci educati noi stessi.....PRIMA!


 

Ciao a tutti e alla prossima!

Vista da GONZO: in primis w il number one dei Capanatt che, oltre a tutte le necessarie "attenzioni", mentre facevamo il pisolino (parea d esser accerchiati da branchi d cinghiali) ha pure ramazzato a dovere la capanna senza fare il minimo rumore
in secondis mortacci a chi non ha voluto fare tutto il kg di pasta !!!!!! era da nante che tenevo 1 fame boia
in terzis alla faccia del Pozzino spaventato dal dover battere neve (la scusa iniziale da finto furbo è stata "ma qui piove" ed io "meglio, allora su stara' nevicando")
in quartis 1/2kg di casera e ben d + di salame si son volatilizzati velocemente almeno quando la non poco alcolica torta:1 altra fetta e poi c sarebbe stata la necessita' d 1 navigatore x ritrovare me e il mio navigatore

 


Tourengänger: Alberto, gonzo


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