rifugio Alpe Piazza m. 1835: il ritorno....con 4 soli!


Publiziert von Alberto , 18. Dezember 2012 um 11:17.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:16 Dezember 2012
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT3 - Anspruchsvolle Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 3:30
Aufstieg: 630 m
Strecke:bivio quota 1390 con strada per rifugio Alpe Piazza - località Scoccia m.1484 (fonte) - località Corte Grassa m.1570 (fonte) - località Corte Grande m.1677 (fontana e segnaletica) - bivio quota 1773 con il percorso che proviene dalla strada - rifugio Alpe Piazza m.1835 - bivacco Legui m.1912 - ometto quota 2000: km. 5
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano - S.S. n° 36 dello Spluga - Lecco - Colico - S.S. n° 38 dello Stelvio - Morbegno - prendere la strada per il passo di S. Marco - superare Albaredo e dopo circa 5 km. e alcuni metri prima del cartello che pubblicizza il rifugio Alpe Lago,a sinistra vi è la strada e la mulattiera per il rifugio Alpe Piazza,segnalato anche dai pannelli del parco con cartine inerenti la zona e le tempistiche
Unterkunftmöglichkeiten:rifugio Alpe Piazza (informarsi se aperto) e bivacco Legui (sempre aperto)
Kartennummer:kompass Orobie Valtellinesi

Amici e lettori, colgo l'occasione per augurare a Voi tutti un sereno Natale, che possiate serenamente passarlo con i vostri cari. Inoltre Vi auguro un 2013 pieno di salute, una cosa molto importante e non scontata e anche di trovare lavoro per chi non ce l'ha.

Questa è l'ultima pubblicazione di questo anno, se riuscirò, ne pubblicherò delle altre l'anno che verrà, ora è tempo che mi prenda una pausa per dedicarmi al mio “vizio” preferito: frequentare la Montagna il più possibile nelle vacanze invernali che per me partono dal 20 dicembre fino al 6 gennaio. BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO!!!!!!


 


 

Per sabato sono invitato a ciaspolare,vista la meteo e il pericolo valanghe la proposta è la Foisc: purtroppo io smonto dalla notte,mentre Beppe non può la domenica dove danno ben 4 soli. Suggerisco di portare appresso una pala,poi il Gabri,non abituato a fare sforzi,consiglia la Garzonera,dove si entra con più comodità.....la storia continua,leggete e vi divertirete!

Mi metto d'accordo con Mauro "il Selvatico delle Alpi" su dove andare: le proposte sono tante,e ho piacere di far vedere alcuni luoghi dove non vi è stato. Sulla base delle informazioni ricevute via telefono,propongo la salita al rifugio Alpe Piazza dove vi ero stato con Massimo "l'Elefante delle Alpi" più di un mese fa,ma con tempo pessimo. Ovviamente,smuovere Mauro presto è cosa assai ardua,poi con la previsione di mangiare al rifugio,sapendo che vi sarà da battere tanta neve fresca.....figuriamoci se saliremo in vetta!.....però nessuna legge e nessun medico,obbliga il salire in cima,almeno per quanto mi riguarda!

Alle 6,30 siamo al Breggia,caffè in quel bel baretto/pasticceria e poi saliamo sulla strada per il passo San Marco: strada pulita ma uno strato di neve c'è,quindi chi volesse salire quassù dopo una nevicata.....gomme da neve o catene MONTATE almeno da Albaredo.

Alle 8,23 partiamo,orario molto tardivo (consiglio la partenza alle 7,00) e davanti a noi,senza ciaspole,i gestori: il marito di Nadia era stato su sabato per fare la pista. Noi ci ciaspoliamo e noto che la neve è un po dura,causa temperatura elevata di giorno e raffreddamento notturno,poi lo spessore nevoso si fa alto e decido di allargare la pista premendo la neve con una ciaspola mentre l'altra la metto nella pista.

L'altezza neve e la consistenza rende il lavoro non semplice,ma il Bradipo pensa a coloro che seguiranno e da buon battitore fa il lavoro che aiuti gli altri a fare meno fatica....ci sarebbe anche un secondo battitore,ma fa il furbo mettendo le proprie ciaspole esattamente all'interno della mia impronta,senza nemmeno schiacciare la poca neve residua rimasta intatta (che non ha la lunghezza di una ciaspola come di solito io le trovo).

La giornata è spettacolare,non vi è il vento e il sole scalda e alle 10,22 siamo al rifugio Alpe Piazza: alle 10,33 ripartiamo,la neve è completamente da battere e le lamentele del Selvatico sono assai e la voglia di salire in vetta,proprio non ne ha. A turni cominciamo a pestare,seguo la pista fatta più di un mese fa che feci con Max e ci dirigiamo al bivacco Legui dove lo spettacolo è superbo.

Mentre proseguiamo,Mauro mi chiede la direzione: giustamente chi ha esperienza le flebili tracce oramai sepolte,riesce ad individuarle e quindi gli faccio notare leggeri avvallamenti che se si è in grado di ribatterci sopra,si evita di affondare oltre al ginocchio,perchè sotto lo strato di neve fresca,vi è la neve portante dove l'affondamento arriva a non più di 20/30 cm.

Appena dopo un centinai di metri dal bivacco,ecco che vediamo in lontananza 3 sci-alpinisti.....chissà se ci battono la pista....proseguiamo e nemmeno l'ombra di uno di loro.....poco dopo spunta uno,sembra la "Freccia Rossa".....e bè,trovando la neve battuta si viaggia alla grande e quando ci raggiunge gli chiedo: com'è la pista?......Ottima,non pensavo nemmeno di trovare la battuta......bene,gli rispondo,quindi ora lasciamo il passo.....ma voi siete arrivati fin qui e ora ritornate?.....no! ora seguiamo le Tue impronte,poi su il crinale,valutiamo le tempistiche se è il caso o no di proseguire.

Il "Freccia Rossa" teneva due ciaspole aventi una lunghezza spropositata,di quelle che si vedono più facilmente su distese innevate senza pendenze rilevanti,inoltre aveva un passo enormemente lungo che se io mi azzardavo seguirne l'impronta,mi sarei spaccato in due! Di personaggi che non sanno affrontare la montagna come sarebbe opportuno,in giro se ne incontra assai,ma ogni uno di noi può far quel che vuole,ovviamente questo non pensava minimamente di battere la pista anche per noi,ma semplicemente far vedere dove si doveva andare.....ma anche qui dimostra di aver poco sale in zucca.

Il "furbo" lo vedo andare a sinistra,proprio sotto lo spiovente versante che scarica normalmente e gli dico che bisogna andare a destra,li è pericoloso (molto probabilmente mi avrà mandato a quel paese),ma lo ha fatto per una ragione semplice: dato che faceva fatica e ha notato che noi lo abbiamo lasciato andare avanti tenendoci a debita distanza,ha voluto salire sulla scarica valaghiva perchè risultante portante,per poi in quota raggiungere il sentiero (rischiare la pelle per far meno fatica non è concepibile e da persone intelligenti).

Io invece io batto neve freschissima e abbondante,tenendomi lontano dalla zona di scarico valanga (ben visibile fin dove arriva) la fatica è notevole,poi raggiungo la battuta del "velocista" che oramai è sul crinale. Piani piani anche noi siamo sul crinale,sono le sono le 12,00: vediamo il tizio che ruzza a più non posso,sembra uno che riesce andare alla grande e può permettersi di conquistare ogni cima,affrontando la montagna di petto.....provo a mettere le mie ciaspole dentro le sue impronte da gigante.....non affondo ma essendo difficile per me sostenere tale falcata,faccio il mio solito passo.....e sprofondo alla grande!

A Mauro gli dico che se mangiamo al rifugio e meglio se torniamo: da qui ci vuole almeno 1 ora.....magari se avvisavamo di pranzare alle 14,00....comunque facciamo ritorno e lo sguardo non poteva che fissarsi su quel tale che stava arrancando con forza e velocità sul crinale per raggiungere la cima....e nel frattempo giungiamo al bivacco dove vi è un gruppetto di giovani con ciaspole e sci che si godevano il sole: quattro chiacchere,mi volto e.....il "Freccia Rossa" non è arrivato e desiste,sta scendendo...... GRANDE GODIMENTOOOOOOOO!!!!!

Come ho sempre sostenuto,la forza e la velocità,servono a ben poco,ma ciò che conta e la resistenza fisica: se avesse preso un'andatura tranquilla,il passo più corto sarebbe arrivato lassù.....io lassù vi sono già stato in passato.....La montagna è per le persone pazienti e umili che la "subiscono" ma mai la affrontano!

Sarò un pochetto fetente,ma ero ancor più soddisfatto del fallimento di quel tale che del complesso della giornata he he he!!!!!.....però,non bisogna scartare l'ipotesi che doveva far rientro a casa prestissimo per varie ragioni e quindi abbia rinunciato,tutto può essere.....ma intanto lassù,oggi,nessuno è riuscito a violare la cima,ma grazie al Bradipo e al Selvatico delle Alpi,molti hanno seguito la comoda traccia fin oltre il bivacco e su una 15na di escursionisti,solo 3 hanno raggiunto il crinale e solo 2 hanno fatto ciò che ritenevano possibile! Sentendo altri era già fin troppo essere arrivati al rifugio o al bivacco (con la pista battuta).

Giunti al rifugio già in 7 stavano pranzando,dalla parlata erano valtellinesi,poi altri vi arrivarono: cominciamo a degustare l'abbondante piatto che ci viene servito,ottimo come sempre. La soddisfazione di Mauro sta nella critica positiva del cibo,che trova qualitativamente e quantitativamente OK!

Sabato mando un sms al Gabri "lo Scoiattolo delle Alpi" per sapere se è riuscito a battere la pista o se attendeva l'esercito he he he....in risposta mi dice che è tutto ok ed è pronto per la salita del Bradipo..........un mio satellite spia che segue i movimenti del gruppo andato il giorno precedente,mi avvisa che non sono saliti in GARZONERA perché pare che la strada era inagibile dato che al fiucava,non solo,neppure alla Foisc dato che non avevano la pala......

Forse più che altro che non erano in grado di battere gli enormi quantitativi di neve a cui il Bradipo è abituato he he he e quindi ripiegano in valle di BLENIO e salgono......pensate un po.....alla DOTRA!!!!!! dove vi passa un mega gatto delle nevi che rende il manto nevoso agibile alle nonne con tanto di pantofole he he he!

Ma non si faaaaaaaaaa! Senza nemmeno contare che non si è superato il minimo di dislivello sindacale hi hi hi dei 500 metri: espulsi ,vietato a costoro praticare l'escursionismo per almeno 30 giorni ha ha ha ha ha!

Bene amici,a qualcuno lo scherzetto nei confronti del Bradipone non è riuscito: e meno male,pensate se io e il Selvatico salivamo in Garzonera come vi massacravo he he he,vi è andata bene!

Vien l'ora di scendere nemmeno in 1 ora siamo all'auto,con il sole che colorava di rosa la cima,sempre visibile mentre si scendeva dal rifugio. A Morbegno la solita codina,per il resto si è viaggiato benone.

Suggerimento: la Valtellina di domenica è quasi improponibile,ma se ci si limita alla zona di Morbegno non vi sono problemi. Il tratto più incasinato è da Sondrio al bivio per la val Masino.

Ringrazio Mauro per la compagnia e con il quale ci si diverte pensando all'amico Max......ciao Max he he he!


 

Ciao a tutti e alla prossima!


Tourengänger: Alberto


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen


Kommentare (3)


Kommentar hinzufügen

Laura. hat gesagt:
Gesendet am 18. Dezember 2012 um 14:20
ma Buon Natale e Felice 2013 anche a te!!!

ivanbutti hat gesagt:
Gesendet am 18. Dezember 2012 um 16:25
Alberto, guarda che dopo la Dotra siamo saliti anche al baitello, il Galaxy riporta 734 metri di dislivello, per cui il minimo sindacale lo abbiamo superato, he he he!

Gabri hat gesagt: bradipone....
Gesendet am 19. Dezember 2012 um 15:37
Il gatto delle nevi a Dotra non e' passato,
abbiamo fatto + dislivello e non siamo andati
a riempire la panza eh eh !!!
Ci vediamo domenica .... a riempire
la panza insieme eheh !!!!
Ciao
Gabri


Kommentar hinzufügen»