Periplo dell'Arera
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Il giro attorno all'Arera, che emozione!
Dal parcheggio situato poco sopra il rifugio S.A.B.A. si parte (con Antonella) alle 7. La meta non è ancora definita ma di certo vogliamo percorrere una parte del Sentiero dei fiori. Ce la prendiamo con comodo: alle 8.30 siamo al rifugio Capanna 2000 (m. 1960) e poco sopra il cippo che segnala "periplo" ci illumina sulla nostra meta: faremo il giro attorno all'Arera.
La giornata è invitante perché il sole illumina un mare di nuvole che coprono la valle e fanno spuntare solo le cime.
Ci incamminiamo sul Sentiero dei Fiori alto e, passata la valle d'Arera, siamo al passo Gabbia (m. 2050). Scendiamo di un centinaio di metri e attraversiamo il ghiaione del Mandrone: non c'è nessuno, solo una marmotta che alla nostra vista scappa per un centinaio di metri a ritroso, percorrendo il sentiero!
Svariamo a sinistra per salire ad una selletta panoramica, poi decisi torniamo e saliamo verso il passo di Corna Piana (m. 2130).
Qui decidiamo una seconda variante e ci incamminiamo dritti verso la vetta: seguiamo i segnavia e il percorso si fa decisamente più "roccioso" ed esposto. Sosta per uno spuntino: panorama stupendo e ritorno in discesa di nuovo al passo di Corna Piana. Comincia a rannuvolarsi: dal passo si segue il sentiero in discesa, costeggiando prima le pareti di sinistra e poco sotto deviando a destra, sotto pareti di roccia. Si sale e si riscende fino a quota m. 1700 circa, facendo attenzione perché il sentiero diventa poco visibile (segnavia gialli poco visibili). Bisogna orientarsi guardando le pareti del massiccio roccioso che più avanti presentano una sella: la forcola di Valmora (m. 1996).
Passato ancora un vallone ci si presenta lo spettacolo di un folto gruppo di camosci, con i loro piccoli, che alla nostra vista fuggono verso l'alto sul ghiaione. Spettacolo indimenticabile!
La salita alla forcola di Valmora presenta un sentiero ripido e abbastanza esposto, attrezzato con corde fisse. Giunti al passo, il più è fatto, anche perché le nuvole ormai ci hanno raggiunto e desideriamo solo rientrare al rifugio.
Ancora qualche passaggio attrezzato con corde fisse che aiutano a superare ghiaioni scivolosi, rimanendo sempre in quota, e poi ...... la meritata cioccolata e le loro famose squisite torte al rifugio Capanna 2000!
Dal parcheggio situato poco sopra il rifugio S.A.B.A. si parte (con Antonella) alle 7. La meta non è ancora definita ma di certo vogliamo percorrere una parte del Sentiero dei fiori. Ce la prendiamo con comodo: alle 8.30 siamo al rifugio Capanna 2000 (m. 1960) e poco sopra il cippo che segnala "periplo" ci illumina sulla nostra meta: faremo il giro attorno all'Arera.
La giornata è invitante perché il sole illumina un mare di nuvole che coprono la valle e fanno spuntare solo le cime.
Ci incamminiamo sul Sentiero dei Fiori alto e, passata la valle d'Arera, siamo al passo Gabbia (m. 2050). Scendiamo di un centinaio di metri e attraversiamo il ghiaione del Mandrone: non c'è nessuno, solo una marmotta che alla nostra vista scappa per un centinaio di metri a ritroso, percorrendo il sentiero!
Svariamo a sinistra per salire ad una selletta panoramica, poi decisi torniamo e saliamo verso il passo di Corna Piana (m. 2130).
Qui decidiamo una seconda variante e ci incamminiamo dritti verso la vetta: seguiamo i segnavia e il percorso si fa decisamente più "roccioso" ed esposto. Sosta per uno spuntino: panorama stupendo e ritorno in discesa di nuovo al passo di Corna Piana. Comincia a rannuvolarsi: dal passo si segue il sentiero in discesa, costeggiando prima le pareti di sinistra e poco sotto deviando a destra, sotto pareti di roccia. Si sale e si riscende fino a quota m. 1700 circa, facendo attenzione perché il sentiero diventa poco visibile (segnavia gialli poco visibili). Bisogna orientarsi guardando le pareti del massiccio roccioso che più avanti presentano una sella: la forcola di Valmora (m. 1996).
Passato ancora un vallone ci si presenta lo spettacolo di un folto gruppo di camosci, con i loro piccoli, che alla nostra vista fuggono verso l'alto sul ghiaione. Spettacolo indimenticabile!
La salita alla forcola di Valmora presenta un sentiero ripido e abbastanza esposto, attrezzato con corde fisse. Giunti al passo, il più è fatto, anche perché le nuvole ormai ci hanno raggiunto e desideriamo solo rientrare al rifugio.
Ancora qualche passaggio attrezzato con corde fisse che aiutano a superare ghiaioni scivolosi, rimanendo sempre in quota, e poi ...... la meritata cioccolata e le loro famose squisite torte al rifugio Capanna 2000!
Tourengänger:
mauribarbi
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