Yellowstone National Park - Lower, Midway & Upper Geyser Basin + West Thumb Geyser Basin

Dopo una sveglia più fresca del solito, soli 9°C all’interno del carro armato, siamo pronti per l’ultimo giorno di visite a Yellowstone. Oggi dedicheremo il nostro tempo ai fenomeni geotermici che si manifestano nel Lower, Midway e Upper Geyser Basin, concluderemo poi l’esplorazione nel tardo pomeriggio con un giretto sulle sponde dell’enorme Yellowstone Lake nel  West Thumb Geyser Basin.
Questi Geyser Basin si trovano nella zona meridionale del parco, dal campeggio di Madison dove abbiamo pernottato imbocchiamo dunque la strada in direzione sud.
In generale ma soprattutto se si hanno pochi giorni a disposizione e si vuole cercare di vedere un po’tutto bisogna tener conto che gli spostamenti nel parco posso raggiungere quotidianamente i 100km, infatti Yellowstone è talmente esteso che la sua superficie, a voler fare un paragone, è più grande di quella del Canton Ticino, noi fortunatamente oggi dovremo percorrerne solo una cinquantina.
A differenza dei giorni precedenti, la meteo odierna è purtroppo moscia con tante nuvole e solo qualche debole raggio di sole.
Alle 9:30 lasciamo il camper e ci incamminiamo sul facile e breve (circa 15 minuti) Fountain Paint Pot Trail nel Lower Geyser Basin, fa freddino stamattina e con il cielo grigio anche i colori delle sorgenti calde ne risentono, inoltre la temperatura rigida si scontra con il calore emanato dal sottosuolo, ne consegue che molte delle pozze sono avvolte da così tanto vapore che a malapena si riesce ad osservare qualcosa.
Lo stesso accade poco più tardi nel Midway Geyser Basin dove dovremmo osservare la Grand Prismatic Spring, la sorgente più calda e colorata al mondo, purtroppo riusciamo a scorgere solo una miseria della grandiosità del luogo, è tutto una nuvola di vapore…l’unica nota positiva è che almeno standogli vicino ci si scalda! Siamo delusi non c’è che dire, la Grand Prismatic Spring prometteva di essere una delle più belle attrazioni del parco e purtroppo ci è andata male! Dovremo accontentarci di vederla in cartolina! Col senno di poi credo che anche se non ci fosse stato tutto quel vapore non avremmo visto granché, la sorgente è talmente ampia che per ammirarla come si deve sarebbe necessario alzarsi in quota, ma nelle vicinanze non vi è alcun punto panoramico d’altura (peccato che i gestori del parco non vi abbiamo pensato), le immagini alle quali siamo abituati sono infatti quelle scattate da elicotteri…le stesse che appaino anche sulle cartoline!
Beh detto fatto…mi mando una cartolina della Grand Prismatic Spring a casa e anche in ufficio, così potrò ammirarla ogni volta che vorrò…magra consolazione!
Col cielo che inizia ad aprirsi raggiungiamo una delle aree turistiche più frequentate dell’intero parco, l’Upper Geyser Basin. La sua notorietà è legata principalmente al geyser chiamato Old Faithful, tradotto in italiano “vecchio fedele”, le sue eruzioni sono infatti molto regolari, all’incirca ogni 90 minuti. Degli orologi sparsi un po’ovunque nella zona indicano l’orario della successiva eruzione e a pochi minuti dall’evento iniziano ad accalcarsi attorno al geyser folle di turisti armati di macchine fotografiche e videocamere. Quando inizia lo spettacolo l’Old Faithful spara in aria una grossa quantità d’acqua seguita poco dopo da una fumata di vapore bianco. Avevamo già visto dei geyser in azione in Islanda ma assistervi è senz’altro emozionante.
Dopo tanta emozione ci infiliamo in una vicina tavola calda per gustarci un poco soddisfacente Bacon Cheesburger con patatine fritte, aspettando che arrivi il sole.
Alle 13:30 ci incamminiamo accompagnati da una temperatura decisamente più gradevole, lungo il sentiero che si snoda nell’Upper Geyser Basin attraverso springs, fumarole e altri geyser minori.
Nell’arco di circa 2 ore percorriamo tra i 4 e 5 chilometri godendoci gli stupendi colori offerti dalle sorgenti, la più lontana dal centro visitatori e forse anche la più bella dell’intera zona è la coloratissima Morning Glory Pool. Oltre all’Old Faithful, durante il giro abbiamo la fortuna di ammirare altri geyser in eruzione, quali il Lion Geyser, il Grand Geyser e qualche piccolo spruzzo prodotto dal Grotto Geyser.
Dopo un’intera giornata a visitare cose di questo tipo si potrebbe anche essere stufi ma per concludere in bellezza ci rechiamo al West Thumb Geyser Basin, sulle rive del Yellowstone Lake che più che un lago sembra quasi un mare! La particolarità di quest’ultimo luogo è legata al lago, infatti alcuni geyser e fumarole si trovano dentro le acque del lago e così osservando da vicino si vedono le bolle salire in superficie. In circa 15 minuti concludiamo il giro e ci spostiamo al vicino Grant Village Campground dove trascorreremo l’ultima notte al Yellowstone National Park.
Giornata davvero interessante, luoghi splendidi, vedere tutti quei colori mette allegria e alla fine abbiamo avuto anche un buon motivo per essere allegri, infatti è uscito il sole!

Altre foto del viaggio le trovate sul sito di Mauro: Ariafina