8° Giorno: Refuge des Merveilles - Rifugio Federici Marchesini al Pagarì


Publiziert von cristina , 29. August 2012 um 09:21. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Frankreich » Alpes-Maritimes
Tour Datum:18 August 2012
Wandern Schwierigkeit: T4- - Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Wegpunkte:
Geo-Tags: F   I 
Strecke:Refuge du Merveilles-Baisse du Valmasque-Mont du Gran Capelet-Baisse du Valmasque-Baisse du Basto-Refuge de Nice-P.so Pagarì-Rifugio Federici Marchersini al Pagarì
Kartennummer:Vallèe de la Vesubie IGN 3741 OT 1:25.000

Per fortuna siamo venuti a patto con gli zaini, li abbiamo addomesticati finalmente, perché oggi dobbiamo risalire la Valle delle Meraviglie ed è vietato l’uso dei bastoncini con la punta metallica. Risaliamo con calma guardando le incisioni nei pressi del sentiero, molti tratti sono vietati forse ci si può andare solo con la guida altrimenti le incisioni che si possono vedere non sono molte. Raggiungiamo la Baisse du Valmasque dove lasciamo gli zaini per salire al Mont du Grand Capelet. Il sentiero è ben segnato con ometti. In salita lo abbiamo perso per un breve tratto nella pietraia perché abbiamo visto un ometto più in alto e abbiamo proseguito in salita mentre se fossimo scesi un poco avremmo trovato una sorta di sentiero ben evidente che abbiamo poi visto in discesa. Dalla cima riusciamo a vedere praticamente tutto il percorso del giorno prima. Di fronte a noi il più frequentato Mont Bego. Tornati alla Baisse de Valmasque scendiamo ancora un poco fino al bivio per la Baisse du Basto. Oggi fa un caldo tremendo, da quando siamo in Francia non tira più una bava di vento e la risalita sulla pietraia chiara fino alla Baisse du Basto ci fa sudare le classiche 7 camicie. Questa è forse la tappa più faticosa dell’intero trekking e il caldo non ci aiuta sicuramente. La discesa al Refuge de Nice ci sembra eterna, sembra sempre di esserci arrivati e invece ancora un salto, e poi un altro…non invidio chi lo sta facendo al contrario. Finalmente raggiungiamo il Refuge du Nice di recente ristrutturazione, qualcosa deve essere andato storto però perché l’odore di fogna che accoglie chi arriva non è di certo piacevole! Dal Refuge scendiamo per attraversare il torrentello e risalire lungo la traccia su erba del versante opposto. Non ci sono indicazioni né per il P.so Pagarì né tanto meno per il rifugio Pagarì. Di qua sembra non si vada da nessuna parte, tra l’altro c’è anche la salita al Clapier. Anni fa il rifugista del Pagarì ci aveva detto che non correva buon sangue tra questi due rifugi, probabilmente le cose non sono cambiate solo che dal Rif. Pagarì le indicazioni per il Refuge du Nice ci sono. In ogni caso avendola già fatta andiamo sul sicuro. Un unico dubbio giunti al bivio poco dopo i laghi del Clapier, sugli ometti da seguire. Qui infatti le tracce si dividono a destra si sale al Clapier a sinistra al P.so Pagarì, siamo intorno ai 2650 m di quota e non ci sono indicazioni. Un ultimo sforzo e siamo al P.so Pagarì nonché confine italo-francese. Seguendo ora i bolli rossi e gli ometti si raggiunge velocemente il rifugio Federici Marchesini al Pagarì. Una breve nota sul rifugio: il rifugio è stato ingrandito ma le comodità sono minime. Si dorme in piccole stanzette su tavolati di tre piani per 4 posti ciscuno. L’acqua è un bene preziosissimo per cui evitare al massimo gli sprechi, leggere attentamente le istruzioni nei WC onde creare disagi e se siete dei ferventi carnivori sappiate che qui si mangia solo vegetariano. Si mangia ottimamente, tutto genuino compresa la birra che produce il rifugista, all’esterno del rifugio c’è la targa che lo dichiara il birrificio più alto d’Europa. Fa anche la pizza ma noi non abbiamo avuto il piacere di assaggiarla purtroppo!
 
DATI GPS
Dislivello 1570 m
Km 21,35

Tourengänger: cristina, Marco27


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