Roc Vieux (2285 m) e cresta NNW del Petite Dent de Veisivi (Q2800)


Publiziert von Sky , 14. September 2012 um 14:06.

Region: Welt » Schweiz » Wallis » Mittelwallis
Tour Datum:23 August 2012
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Klettern Schwierigkeit: I (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-VS 

Giorno 25

 

Dents de Veisivi, parte 2

 

Dopo aver dato forfait, ieri, al Grande Dent de Veisivi, oggi provo il Petite Dent de Veisivi. La via classica (AD) sale sempre dal Col de Tsarmine, passando per 5 gendarmi. Il Brandt, però, riporta anche una via F, l’arête des Haudères. La capannara della cabane de la Tsa mi dice che non la fa nessuno, fanno tutti la traversata dei gendarmi, ma io ci provo. Partenza in discesa lungo la strada sterrata che, dopo aver attraversato la Borgne, risale all’alpeggio di Mayens de Veisivi, posto su un ampio e caratteristico terrazzo sulla val d’Arolla. Da lì, tanti anni fa, io e mio papà eravamo andati avanti verso Roc Vieux, ma ci eravamo fermati nel bosco.. allora non avevamo l’allenamento che ho oggi !! Senza alcun problema arrivo quindi a Roc Vieux, con una vista impressionante della val d’Herens. Solo questo vale già la giornata, anche se si tratta solo di un promontorio di 2285 m ! Proseguo quindi verso la cresta NNW del Petite Dent de Veisivi. Un primo tratto in traverso su un pascolo, con tracce di sentiero, poi incominciano delle zone con dei blocchi, che attraverso. Mi rendo conto che sono un po’ troppo basso.. mi sposto verso la cresta vera e propria.. Devo superare un traverso di una decina di metri su una placca che non mi piace molto.. Ho con me una corda singola da 50 metri, questa mi sembra un’ottima occasione per provare a usarla. L’idea è di fissarla ad un’estremità, affrontare il traverso legato alla corda con un prüssik all’imbrago, fissare la corda dall’altra parte, una volta finito il traverso, tornare indietro col prüssik, rimuovere il primo ancoraggio, rifare il traverso e rimuovere anche il secondo ancoraggio. Un po’ macchinoso, ma dovrebbe essere la procedura da manuale per fare sicurezza in solitaria. Primo step, creare un ancoraggio. Non ho friends o nuts (non sono un climber !).. normalmente ti dicono di prendere uno spuntone e fare un’asola a quello. Già, uno spuntone.. Neanche l’ombra ! Dopo un po’ di tentativi, ne trovo uno che potrebbe fare al caso mio.. Ancoro la corda.. sembra tenere.. Prüssik.. traverso.. faccio scorrere il prüssik sulla corda.. Tiene.. Poi ad un certo punto.. tiro e mi rimane la corda in mano ! OK, devo proseguire in libera !! Ovviamente, il passaggio non era così critico da non poter essere affrontato in libera, come avrei fatto fino a ieri.. era più che altro un’occasione per provare a mettere in pratica una procedura che può venire utile in caso di rogne ! Come mi aspettavo, le cose sono sempre più complicate che nella realtà !!

Dopo un tratto piuttosto delicato su quella caratteristica polvere grigiastra di scisti quasi per niente portante (mi aiuto con la picca.. un passo dopo l’altro), arrivo in un tratto tranquillo. Mi segno il punto sul GPS come “da evitare” per la discesa ! Proseguo senza problemi, cercando di portarmi verso la cresta vera e propria. Un po’ di blocchi, un traverso e poi un altro, questa volta però non mi piace proprio.. Sono a quota 2800. Sono soddisfatto della giornata.. Sono di fronte a una delle mie montagne sacre.. dare forfait sarebbe assolutamente onorevole ! Scendo, però provo a portarmi *esattamente* sulla cresta.. attorno a quota 2740 mi trovo proprio in cresta.. faccio qualche foto per documentazione.. in vista di un secondo tentativo : la cresta sembra delicata, da fare in due.. Si vedrà ! Strano comunque sempre la F del Brandt..!

Per la discesa scelgo di stare più a E, nella speranza di evitare il punto brutto e di non trovare difficoltà maggiori ! Ad un certo punto decido di fare una doppia. Preparo un ancoraggio con un cordino.. questa volta ci sono blocchi in abbondanza a cui fare assicurazione.. Mentre sto svolgendo la corda (operazione che mi richiederà un tempo esorbitante.. tutta annodata.. io e il mio maledetto disordine ! mi ripropongo di migliorarmi per il futuro..) cosa vedo, due metri sotto di me ? una fettuccia e un maillon rapide !! Ma allora qualcuno è passato di qui ! Questo mi dà un senso di compagnia.. sono su una via sconosciuta, ma qualcuno ha deciso di fare una doppia esattamente nel posto in cui avevo pensato di farlo io. Mentre sto sbrogliando i miei 50 m di corda, sento venir giù delle gocce di pioggia. Mi ricordo quello che dicevano i miei maestri, di essere veloci a fare la doppia, per risparmiare tempo.. Allora la cosa mi sembrava stupida, ora invece capisco quanto sia maledettamente vera ! La discesa in doppia è tranquillissima.. Nel frattempo continua a piovigginare. I blocchi, che prima preferivo all’erba, sempre potenzialmente insidiosa, ora sono loro a diventare critici.. Non posso più fare passi in aderenza, solo in incastro.. altrimenti devo prepararmi a sentire il piede slittare.. Senza problemi, comunque, arrivo a Roc Vieux. Nel frattempo ha smesso di piovigginare. Ne approfitto allora per visitare un punto quotato un po’ più in basso. Ho parlato però troppo presto : altra pioggia ! Riprendo il sentiero, passando per arbusti e boschi.. arrivo a Mayens de Veisivi, dove stanno irrigando i prati (!). Smette di piovere. Strada. Riprende a piovere, anzi a diluviare. Non ne posso più ! Non mi metto neanche lo strato esterno, chissenefrega !

Arrivo alla macchina, un po’ bagnato.. Mentre scendo verso Les Hauderes.. vedo una macchina ferma e una signora che scende.. dopo qualche chilometro capisco : stavano fotografando un arcobaleno stupendo !!

 

Secondo Veisivi, secondo forfait, ma di fronte a certe montagne non ci si può che inchinare.. Sempre con l’intenzione di riprovare, ovviamente..!  


Tourengänger: Sky
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