Mont Rouge du Giétro (3439 m)


Publiziert von Sky , 2. September 2012 um 10:38.

Region: Welt » Schweiz » Wallis » Unterwallis
Tour Datum:17 August 2012
Wandern Schwierigkeit: T4+ - Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-VS 

Giorno 19

Il Glacier de Giétro è un ghiacciaio incastonato tra Pleureur, Luette, Mont Blanc de Cheilon e Ruinette, poco visibile dalla valle sottostante, se non per una lingua glaciare che sborda minacciosamente sopra il Lac de Mauvoisin (e, nel passato, fu causa di tremende inondazioni nella valle, da cui il nome della valle stessa, letteralmente “cattivo vicino” – ora è monitorato in tempo reale). Mi ha sempre affascinato, così decido di andare a visitare la più semplice delle cime che lo circondano, il Mont Rouge du Giétro, in realtà una lunga cresta di punti quotati. Decido di affrontarla arrivandoci da S piuttosto che da N.. non mi ispira..

Solita strada che percorre la riva destra del Lac de Mauvoisin.. Arrivato dopo Pierracaro (una località che non sono mai riuscito ad individuare con precisione..) devo decidere il punto in cui incominciare a risalire per raggiungere la conca che porta al Col du Mont Rouge. Lascio il sentiero.. c’è da risalire un pendio erboso ripido (39°).. decido di usare quella tecnica di cui avevo parlato con il compianto hurluberlu, e su cui avevamo posizioni opposte : ramponi e due picche. Sono solo 40 m di dislivello, ma la tecnica ha un buon risultato, anche se preferirei non testarla in discesa (penso di passare da un’altra parte). Arrivo su un pianoro e tolgo i ramponi. Ora il terreno diventa pietroso. Risalgo un pendio con una pietraia, fortunatamente non instabile. Superatolo, la pendenza diminuisce notevolmente. Punto verso il prossimo punto quotato (laghetto a quota 2976), sempre con il fastidioso sole appena sorto negli occhi.. Superato il laghetto, incomincio a curvare ed entro nella conca sottostante il Col du Mont Rouge. Visto da sotto, il pendio che porta al colle sembra verticale, ma poi ad un certo punto scorgo un gruppo che scende proprio dal colle (wow, della gente !) e deduco che ci sia addirittura un sentiero ! E così è. Dal colle, da cui si ha una visione del piattissimo Glacier du Giétro, decido di arrivare al Mont Rouge du Giétro facendo tutta la cresta e passando dal P3385, una delle due alternative che dà il Brandt (l’altra è di tagliare per il ghiacciaio). Incontro qualche difficoltà con gli scisti sulla cresta che porta alla cima principale (P3439). Sono in vetta. Per la discesa provo a seguire l’altro percorso, ma il versante sembra piuttosto ripido e gli scisti non danno mai sicurezza, per cui risalgo e riprendo la traccia di salita. Solo una volta arrivato al sicuro, decido di non passare per forza dall’altra cima e punto quindi direttamente al Col du Mont Rouge passando per qualche decina di metri di ghiacciaio.

È presto, non voglio passare dalla via di salita, la cabane de Chanrion non è molto lontana e mi piacerebbe sentire dal guardiano com’è la via per la Ruinette, per cui punto a passare da là, per poi tornare indietro.. Il passaggio per la cabane de Chanrion è il Col de Lire Rose. Non ho scaricato le sue coordinate sul GPS, ma più o meno ho idea di dove dovrebbe essere, anche se la cresta che scende dalla Ruinette sembra avere vari punti di passaggio (ma solo dal Col de Lire Rose c’è un sentiero che scende dall’altra parte, se non ricordo male !). Una volta sceso dal Col du Mont Rouge cerco di stare alto e tagliare puntando direttamente al Col de Lire Rose. Un primo tratto su blocchi non mi dà problemi, ma sul versante che porta al colle le cose cambiano dal giorno alla notte.. le pietre rosate (da cui il nome del colle) lasciano il posto ai soliti maledetti scisti nerastri.. Raggiungere il colle sembra impossibile, faticoso e un po’ pericolo, così decido di perdere quota e puntare a passare la cresta in un punto più basso, sperando che dall’altra parte sia possibile scendere !! Mi abbasso e quindi risalgo in diagonale. È una lotta, conquistare metro per metro con i denti.. ma non è pericoloso.. qui il versante è meno pendente e se dovessi scivolare perderei solo qualche metro, niente di più. E cos’ì arrivo in cresta. Divertente, nonostante tutto ! Di lì, però, non si scende.. Risalgo quindi la cresta, in direzione del Col de Lire Rose, ma non devo raggiungerlo perché, prima, il versante si fa decisamente dolce e posso scendere. Divertente scivolare sugli sfasciumi scistosi, che con pendenze ridotte sono del tutto inoffensivi e, anzi, appunto, divertenti da fare in discesa ! Raggiungo così il sentiero che, come ricordavo, scende dal Col de Lire Rose e porta al Col de Tsofeiret, dove si ricongiunge alla via normale alla cabane de Chanrion. Giungo quindi in capanna, dopo essere passato per un tratto di sentiero, appena dopo il colle, che mi ricordo particolarmente esposto e di averlo percorso, un paio di anni fa, tenendomi alle catene per tutto il percorso, e che ora faccio senza neanche sfiorarle ! In capanna prendo un tè e chiedo alla guardiana com’è la via normale per La Ruinette, se ci sono tratti esposti.. “L’ha fatta proprio oggi un ragazzino di 7 anni” mi dice lei. Beh, dipende da cos’è abituato a fare ‘sto ragazzino, penso io ! Comunque, a suo dire, è facile.. non ci sono problemi. Bisogna solo partire presto dalla capanna.. Sarà..! Ad ogni modo qualche giorno dopo racconto la cosa a Ralph, un giovanotto che ho conosciuto alla Cabane des Dix, e lui mi dice che suo figlio non l’avrebbe di certo portato a fare la Ruinette, e che non gli sembrava poi così facile ! Punti di vista ! Ad ogni modo, prima o poi la proverò.. vi saprò dire !

Per il ritorno scelgo la strada sul lato sinistro del lago.. quella con le gallerie.. Lo so, è più noiosa, ma non ho voglia di rifare salite.. E così, dopo un giro completo del Lac de Mauvoisin, fatto passando per un 3400, dopo 31 km di percorso.. sono alla macchina !


Tourengänger: Sky
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