laura&... facciamo il Disgrazia in giornata? Domenico sgrana gli occhi e in una lingua incomprensibile furfuglia qualcosa del tipo "tusa zse mia tanta apost!"...ma io insisto e così prepariamo l'uscita.
Alle quattro partiamo sotto una stellata incredibile ed essendo la notte di S.Lorenzo non mancano neppure le stelle cadenti...camminiamo in silenzio, di notte la montagna è magica, quando albeggia siamo in prossimità del rifugio Ponti e il Disgrazia sembra essere vicino vicini. Termina il sentiero sulla morena e inizia la pietraia, poi è il momento di ramponarci...Il canale è piuttosto ripido, all'inizio sui 40°, ma in buone condizioni, prima della sella lo attraversiamo e arrivati all'attaco lasciamo il mio zaino ed iniziamo ad arrampicare. Il primo tratto è terribile (ci sono un paio di cordini per l'uso della corda): sabbietta, sfasciumi e roccia friabile, poi le condizioni della roccia migliorano ed è il granito a farla da padrone. La cresta (lunghetta) è un II° con qualche passaggio di III°, abbastanza semplice ma a tratti esposta e sicuramente faticosa. Vediamo il palo dell'IGM che si trova sulla vetta, ci abbassiamo per aggirare le ultime rocce e seguendo un sentierino arriviamo, finalmente in vetta.
Che dire...forse meglio mangiare!!!
La discesa fino a Predarossa è infinita, di quelle che ti fanno ridere dalla stanchezza e pensare "finalmente" quando vedi la macchina...
Una tirata pazzesca ma una giornata eccezionale.
lunari Appuntamento al supermercato di Colico alle 03.00 con Laura puntuale, anzi in anticipo, direzione Monte Disgrazia. Alle 04.00 ci prepariamo: indossiamo le frontali e partiamo. In poco meno di due ore siamo sotto al rifugio, decidiamo di tagliare a dx e scendere nella valletta sottostante raggiungiamo il filo di morena e lo seguiamo fino all'inizio della pietraia che adduce al ghiacciaio. Mangiucchiamo qualcosa, calziamo i ramponi e iniziamo a risalire il ghiacciaio stando sulla sx fino quasi alla sua sommità, poi tagliamo a dx e ci dirigiamo all'attacco della via. La cresta molto lunga e anche impegnativa, forse più semplice quando innevata. Dopo circa due ore siamo in vetta a goderci lo spettacolo e dopo una bella e lunga pausa ci prepariamo per la discesa. Al ghiacciaio troviamo neve ideale ( in leggero remollo) e lo percorriamo velocemente. Abbiamo seguito il filo morena fino alla fine poi lungo le piane fino alla principale di Predarossa quindi all'auto. Durante l'ultimo tratto si parlava, si rideva, si diceva che avremmo "pucciato"i piedi nel torrrente una volta arrivati all'auto, ma purtroppo era parcheggiata a 300 mt dall'acqua ...troppo lontana, troppo stanchi!!!!
Una pizza lungo la strada, un saluto sotto casa e per qualcuno ancora molti km da fare.(300 km in auto 19 km a piedi,1850 mt di dsl, 24 ore in piedi, una gambetta sifula e sempre con il sorriso sulle labbra)
Alla prossima.
La strada ora è quasi tutta asfaltata, ci sono solo un centinaio di metri di sterrata, ma in buone condizioni ( e credo asfalteranno a breve), il biglietto di transito/parcheggio costa 5 euro.
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