Passo Andolla (2418 m) e Cima Dora (2454 m) - Valle Antrona

Oggi devo essere a casa presto così scelgo un itinerario abbastanza breve e fattibile in mezza giornata.
Inoltre voglio andare a vedere la Valle Antrona che per un motivo o per l'altro è l'unica valle ossolana dove non ho ancora messo piede.

Arrivato a Cheggio trovo tutti i posti sotto la diga occupati, così parcheggio appena sotto al paesino, dove ci sono altri grossi spiazzi.
Attraversando la diga rimango subito estasiato dalla bellezza del Lago Alpe dei Cavalli e dell'ambiente circostante.
Per la prima mezzoretta si costeggia il Lago con un largo e comodo sentiero nel bosco, fino a giungere all'imbocco della Val Loranco.
Incontro diverse persone che, tenda in spalla, tornano verso Cheggio dopo aver campeggiato in riva al lago, e molte altre tende sono ancora lì.

Si attraversa quindi il torrente Loranco e si entra nella stretta ma idilliaca valle, dove termina la fresca ombra dei larici. In falsopiano raggiungo l'Alpe Ronchelli (0 h 50), dove si inizia a salire, dapprima dolcemente poi in modo più ripido.
Il Rifugio Andolla in alcuni tratti è ben visibile, quasi a picco sopra di me, ogni volta sempre più vicino. 
Mi sembra di faticare tantissimo rispetto alle ultime uscite, così rallento il passo e salgo con calma.
Una fresca fontana a metà salita mi da un pò di respiro per affrontare con decisione l'ultimo tratto ripido, superato il quale il sentiero spiana e, attraversata una pietraia, eccomi al Rifugio Andolla (1 h 40).

Molto bello il Rifugio e bella anche la posizione panoramica sulla Val Loranco.
Mi concedo giusto pochi minuti di sosta dopodichè riparto subito, seguendo i cartelli, in direzione Passo Andolla.
Si sale dapprima moderatamente poi la pendenza aumenta fino all'ultimo ripido strappo che mi porta al Passo (2 h 25), dove un cartello errato riporta l'altitudine di 2448 m, 30 in più di quella reale.
Mi dirigo subito verso la cimetta alla mia destra, la Cima Dora, poco più alta del passo ma decisamente attraente.
Dapprima seguo la cresta, poi l'abbandono per prendere a destra un sentierino che con un traverso talvolta poco stabile aggira la cima, quindi risalgo liberamente per ripidi prati gli ultimi metri di dislivello e sono in vetta (2 h 35).

Spettacolare panorama sulla sulla Zwischbergental sotto di me e in lontananza sulle cime del Veglia e della Val Divedro. Non da meno la vista dall'altro lato sulla Val Loranco, sul Lago Alpe dei Cavalli e sulle bellissime cime tra Valle Antrona e Val Bognanco.
Purtroppo Pizzo Andolla e Weissmies sono invece coperte da una nuvola fantozziana.

Per scendere decido di seguire la breve cresta, leggermente esposta dal lato svizzero ma sufficientemente larga per essere affrontata senza problemi anche da chi soffre di vertigini come me.
In dieci minuti di divertente discesa tra i grossi massi torno al Passo Andolla (2 h 45), dove mi concedo un'altra breve pausa.
Quindi riprendo il sentiero da cui sono salito e torno al Rifugio Andolla (3 h 25), che nel frattempo si è riempito di persone.
Mi apposto su un masso un pò isolato e consumo in pace il mio picnic.
Infine, sempre per lo stesso percorso dell'andata, torno all'Alpe Ronchelli, dove incontro un bel camoscio, e quindi al Lago Alpe dei Cavalli.
Rimango stupito nel vedere la quantità disumana di gente accampata sulla spiaggia e nel boschetto in fondo al lago, e tornando verso Cheggio, incontrerò tante altre perone che ancora stanno arrivando.
Non pensavo fosse un luogo così rinomato per la tintarella o la grigliata domenicale!

In breve poi torno alla macchina (5 h 00), in perfetto orario e pienamente soddisfatto della bella escursione fatta.