Partecipazione alla festa Baita del Lago....ma prima un bel giro ad anello!


Publiziert von Alberto , 2. Juli 2012 um 15:29.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 1 Juli 2012
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:45
Aufstieg: 1297 m
Strecke:Monti Rusico m.743 - sentiero B1 - quota bivio 931 circa - Alpe Prato m.956 - Pian di Formica m.1216/Scoggione Basso - Bancol m.1507 (incrocio con il sentiero ripido n° 3 del Bergamin) - Alpe e Rifugio Scoggione m.1575/1600 (chiuso ma possibilità ritiro chiavi) - seguire le indicazione "direttissima del Legnone EEA" - Ponte del Saggio - seguo la militare a sinistra - bivio per Alpe Legnone - Bocchetta Colombano m.1970 - monte Colombano m.2005 - bivio quota 1860 - Galida m.1760 bivio con sentiero GVO - rifugio Alpe Legnone m.1690 - Baita del Lago m.1698 al lago Scoggione
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano - Lecco - uscita Piona - dirigersi verso Colico - superato il torrente Perlino,prima di entrare nel paese,alla 2 da via (segnaletica) voltare a destra e seguire per Villatico - proseguire diritto sulla via Al Fossato - s'incrocia la via Campione - proseguire diritto per via Fra la Vacca - voltare a sinistra per via Fontanedo - sempre diritto fino ad incrociare la via Chiaro che proviene da sinistra (ponte) per Robustello. Proseguendo diritto,si sale a Fontanedo e ai monti di Rusico (possibilità di parcheggio a quota 730 circa)
Unterkunftmöglichkeiten::rifugio Scoggione (previo ritiro chiavi) - Baita del Lago (sempre aperta)
Kartennummer:Comunità Montana della Valsassina - Valvarrone - Val D' Esino e Rivera / kompass Lago di Como - Lago di Lugano / Parco Orobie Valtellinesi / cns n° 287 Menaggio

Decido di partecipare alla festa alla Baita del Lago,come promesso a Stefano "Busto".

Giustamente mi interessava fare qualcosa in più di cammino e mi interessava fare il giro ad anello che la settimana prima non è stato possibile,non solo,l'idea era di andare oltre e vedere un rifugio da autogestirsi in alta val Lesina...

Alle 3,30 mi sveglio e alle 4,00 parto: ho calcolato di incamminarmi alle 5,30!

Ebbene alle 5,34 mi incammino,la temperatura è l'ideale e non sudo nemmeno tanto.

Prima di arrivare al rifugio Scoggione ecco che già scende un'escursionista con cui scambio alcune parole: ha fatto da interprete ad un gruppo di tedeschi che sono del paese gemellato con Colico,con cui il giorno prima son saliti al Legnone ma vedendo ben poco a causa della foschia.

A quanto pare la giornata favorevole era oggi.

Nel frattempo ecco arrivare uno con il trial: a parte la bravura a salire,molta di più bisogna averne nel scendere. Purtroppo nei punti più ripidi del sentiero,tale percorso è ulteriormente eroso dal lavoro di queste moto,che smuovono sassi e terra...poi arriva un bel temporale che la porta a valle e il tracciato diventa una trincea: i pastori di un tempo,lastricavano le mulattiere in modo tale che il peso delle vacche non facessero affondare gli zoccoli e rovinassero il tracciato.

Ancora oggi tali opere sono giunte a noi come erano state costruite....magari è una buona idea anche per le moto da trial!!!!....il problema difficile è trovare mano d'opera che rimetta a posto dove ora è in rovina il tracciato.

Giungo al rifugio Scoggione alle 7,25, (+ 825) scatto alcune foto e subito riprendo il cammino seguendo fedelmente la strada militare,larga quasi 2 metri,passando per una struttura probabilmente in quel tempo fungeva da caserma: in molti punti la strada è coperta da terriccio e sassi,con molte probabilità è recuperabile,in altri punti,ma pochi,la massicciata di sostegno e franata a valle. Volendo abbreviare il percorso,basta seguire la segnaletica a vernice,che taglia i numerosi traversi che adducono alla Bocchetta Colombano che raggiungo alle 8,35 (+ 1171): qui perlustro un poco la zona,salendo per il tracciato dell'alta via (EE) scopro oltre alle trincee,anche una caverna o galleria,poi scendo e seguo un esile sentiero che aggira la cima Colombana e che conduce ad un'altra caverna, risalgo il crinale erboso e sono in vetta da cui si gode un buon panorama.

 

Per chi non lo sapesse,i militari costruivano strade,mulattiere,appostamenti e osservatori in punti dove si avesse un'ampia visione della zona. La maggioranza della rete sentieristica e stata fatta dai nostri pastori,prima ancora alcune vie di grande comunicazione dai romani ma molto è stato fatto dal nostro esercito: grazie al loro duro lavoro e dai valligiani del luogo,si possono percorrere in buona parte,tracciati alla portata di tutti con panorami mozza fiato,che altrimenti sarebbe difficile immaginare che oggi si mettano a costruire.

 

Dopo 1 ora a perlustrare la zona,alle 9,30 mi rimetto in cammino: da qui la militare è più stretta,ma ben conservata con i sui numerosi muretti a secco che fermano il terreno a monte e scendo fino alla quota 1860 circa dove vi è un bivio: la militare che prosegue in in piano per un tratto,va in direzione della bocchetta alta del Legnone,io prendo quella che scende la quale si biforca a quota 1760 in località Galida: qui passa il GVO che ricalca parte del tracciato militare. prendo in direzione del rifugio Alpe Legnone che raggiungo alle 10,30: il rifugio è gestito da alcune signore che si danno il cambio,mentre prima era gestito solo nel mese di agosto,per il resto bisognava prendere le chiavi. Nei pressi arriva la nuova teleferica,un notevole aiuto per i rifornimenti.

Riprendo il cammino tramite la mulattiera militare (in alcuni punti ridotta a sentiero) e raggiungo la Baita del lago alle 11,10 (+ 1297 -395).

Sembra di essere a Rimini,molti giovani con le infradito (nella speranza che non le abbiano usate per salire!!!!!) che si crogiolano al sole che martella,a cui io sono allergico.

Mi dirigo alla cima Scoggione per qualche scatto e poi ritorno per la festa: chiedo di "Busto" che è preso a lavorare: è conosciuto dai molti della zona che lo chiamavano per varie ragioni,poi in un momento di libertà,mi conduce a far conoscenza con ERMELINO....

Caspita,subito mi dice dell'errore commesso nell'asciugare le pentole con gli strofinacci che erano sporchi (è molto preciso,se qualcuno sgarra lo fa presente.....quasi come me....però io le mazzate le scrivo,mi viene meglio!!!!) e io rimango un poco sorpreso....strano: è vero che tutti possono commettere errori (e bisogna essere capaci di ammetterlo) ma è strano che da parte mia vi fosse stata questa noncuranza.

Non posso far altro che accettare la giusta osservazione che tra l'altro non vedeva l'ora di conoscermi per farmi la "romanzina"....e intanto penso....

Rimango accanto a lui da cui traggo conoscenze su percorsi,strutture non ancora conosciute e....il segreto per la polenta taragna: devo dire che è meticoloso nel fare qualsiasi tipo di lavoro e la sua "precisione" non può che far cedere gli amici che lo assecondano nei sui consigli (che sono quasi un obbligo da eseguire).

Oramai lo conoscono tutti,sanno come prenderlo e io comincio a comprenderlo: se tutti i frequentatori di rifugi fossero come ERMELINO,sarebbe come pernottare in castelli da mille e una favola!!!!!

Mi dice del soprannome "porcellini" che ha dato ad alcuni del "gruppo",che in fatto di ordine e pulizia sono un po....restiii? Qualche errore,lo si può anche perdonare,magari c'è chi non arriva ad alcune cose ma merita ringraziamenti per altre: anche a me è capitato di vedere un rifugio conciato,leggere le lamentele di chi prima di me lo ha trovato nelle medesime condizioni....e lo ha lasciato tale e quale,pavimento sporco,bottiglie di vino vuote,lattine di tonno e altro ancora,lasciate lì.

Ma perché lamentarsi,scrivere e lasciare lo schifo? Non sono stati migliori questi 6 personaggi: io da solo (in inverno con la neve) ho riempito lo zaino,lavato il pavimento e portato il tutto a valle e quando sono risalito e letto il registro di chi salì dopo....non ha mancato di segnalare dell'ordine che ho lasciato,cosa che fa piacere!

Di tanto in tanto penso al mio "errore" e mi viene difficile accettare che un "capanatt" di seconda categoria come me (in quanto nel frequentare i rifugi per 2 giorni) ma di prima categoria in quanto ordine e pulizia....mha!

Mentre la colonna di commensali si accinge per ricevere il pranzo (tutto ben organizzato devo dire),seguo il gran lavoro che Ermelino con tanta passione,ci mette nel preparare la polenta taragna,poi viene il momento anche per me,ultimo della fila ma felice di assaporare il pieno gusto di questa polenta,la SUA polenta DOC del mitico ERMELINO,accompagnata da salsiccia e spiedino.

Devo ammettere che il tutto è stato pienamente apprezzato,ma come è giusto e doveroso,i ringraziamenti vanno a tutti,a quei giovani che si sono prestati a fare le grigliate (anche loro non mancano di fare la giusta parte) e a tutti coloro che si sono prodigati per far riuscire ottimamente bene la festa....e perché no,anche alla meteo che ha dato un buon contributo per la riuscita festa: COMPLIMENTI A TUTTI e spero per un altr'anno,che vi sia ancor più partecipazione da parte della popolazione locale,che questa festa la deve sentire fortemente e ardentemente!

Dopo un bel 45 minuti di fermo a digerire il lauto pasto (mi è parso quasi di aver mangiato un vitello intero) decido verso le 14,30 che è ora di scendere: dato che è domenica,2 giorni di bel tempo,chissà quanto movimento in strada: così saluto Daniele che mi ha fatto piacere conoscere di persona e Ermelino che ancora mi rammenta di quegli stracci sporchi,ma aggiunge che eravamo in gruppo....ha,in gruppo? e dice,magari non sei stato tu ed è stato uno del gruppo e ci lasciamo non dopo avergli fatto i complimenti per la polenta.

Mentre scendo,penso a quella frase e una lampadina mi si accende: caspita,faccio 4 conti.

La prima volta con neve ho solo riscaldato l'ambiente, la seconda volta ero solo, la terza volta...az...eravamo in 3....ed è stata la Cris a lavare e rigovernare le stoviglie,l'unica volta dove io non ho fatto nulla in cucina.....haaaaaa,allora la mia reputazione è salva! Va bè,io non so perché non ho seguito le operazioni di asciugatura,quindi non so se gli strofinacci erano in condizioni "ottime" o già in "sporchi" ma la cosa importante è l'essere scagionato da tale errore.

Però,perdoniamo la Cris,è una "ragazza" in gamba (corre tutte le domeniche e se può va in montagna tutti i sabati: non meno di 1800 metri di dislivello giusto per la cronaca) magari come casalinga è un pochetto "mancante" ma fa una crostata eccellente,ve lo posso assicurare!

Poi la quarta volta eravamo in tre in compagnia di "Busto" (ma la cosa non risaliva a quel giorno) e la quinta volta....ero qui,alla festa: in pratica la matematica se non è un opinione....caso risolto che scagiona il Bradipo delle Alpi e "capanatt" numero 1 in quanto efficienza nella sistemazione e accoglienza nelle strutture in autogestione dal questo "increscioso caso".

Scendendo prendo un percorso già fatto,ma non segnalato e dietro di me un gruppetto: due ragazze e un loro amico,le quali si accorgono che non è quello segnato. gli dico che è uguale e l'amico conferma di conoscerlo (se non lo conoscono loro che sono della zona....) e quindi mi raggiungono al Pian Formica: le ragazze quasi in costume da bagno,ma la cosa che più mi lascia sbalordito erano le scarpettine.

Suola liscia e lo scafo in tela e gli dico: a ma scendete con quelle scarpette? mi rispondono che son salite con quelle....ribadisco che a salire il problema sussiste meno ma a scendere....comunque in caso di caduta in avanti,avevano la fortuna di essere attrezzate di airbag ben sviluppati,che avrebbero sicuramente attutito la caduta he he he! E va be,bisogna scherzarci sopra!

Giungo alle 16,20 al parcheggio e alle 16,30 parto e l'avventura peggiore mi attende: entrato nella prima galleria a Piona,davanti a me vedo un carro attrezzi con tanto di luci lampeggianti accese....una infinità di motociclisti (che vi sia stato il motoraduno allo Stelvio?).....e un'auto caricata,fin qui tutto bene....poi rallentamento....passo da uomo ultra centenario....il caldo si fa sentire.....da destra le auto si spostano a sinistra e passiamo vicino al tale carro attrezzi fermo....vicino ad un auto in panne con cofano alzato e poi.....viaaaa,come si scorre.....

E già,però decido per evitare di essere imbottigliato nelle prossime gallerie ed esco per Lecco città....avevo calcolato di essere a casa per le 18,00....Qui c'era il rischio di sclerare,a causa delle bancarelle,non era possibile costeggiare il lungo lago per intero,sarebbe stato troppo bello e veloce,quindi almeno 1 ora avanzando di qualche metro. Poi per evitare ulteriore colonna causa dementi che percorrono la ciclabile (in parte ad uso ad aziende confinanti) decido per prendere la Lecco/Como e poi proseguire con la vecchia Valassina e alle 20,00 sono arrivato,una roba allucinante!!!!

Ciao a tutti e alla prossima!


Tourengänger: Alberto


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Kommentare (2)


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ivanbutti hat gesagt:
Gesendet am 2. Juli 2012 um 21:07
Bravo Alberto; questa volta poi hai battuto anche il tuo record personale in quanto a velocità di pubblicazione, he he he.
A presto, Ivan

Alberto hat gesagt: RE: ....vero!....ma è un caso....
Gesendet am 4. Juli 2012 um 10:14
.....mentre in contemporanea devo aver battuto il record di frequentazione nel breve periodo di tempo,salendo ben 5 volte su questa baita! Ciao Ivan e a presto!


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