Cima Presanella (q 3558) per la via normale


Publiziert von rochi , 18. Juni 2012 um 10:11.

Region: Welt » Italien » Trentino-Südtirol
Tour Datum:17 Juni 2012
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Hochtouren Schwierigkeit: WS-
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 2 Tage 15:00
Aufstieg: 1700 m
Abstieg: 1700 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Per chi giunge dalla Lombardia: autostrada Milano Venezia, uscita Serate direzione Passo del Tonale. Si attraversa tutta la Val Camonica, si scollina dal Tonale e giunti in località Stavel si risale un tratto sterrato di 6 km circa in direzione rifugio Denza. Il tratto è percorribile in auto (non bassa!) con molta attenzione. Ampia possibiltà di parcheggio. Per chi giunge dal Trentino: risalire, da Trento, la bella Val di Sole sino alla località Stavel, poi, come sopra.
Zufahrt zum Ankunftspunkt:A/R
Unterkunftmöglichkeiten:Rifugio Stavel, Francesco Denza http://www.rifugiodenza.com

Questa gita si è svolta con il CAI di Gallarate nell'ambito del Corso di Alpinismo 2012.
La cima Presanella è una splendida montagna collegata da una lunga cresta alla cima Vermiglio, di cento metri più bassa. La salita, anche per la via normale,è di carattere alpinistico, richiede esperienza, conoscenza del territorio e attrezzatura completa. Sul versante nord sono state disegnate molte vie di salita su ghiaccio con pendenze sino a 55 gradi, per gli appassionati del genere.
Primo giorno:
dal punto in cui si lascia l'auto (q 1800 circa), grazie ad abbondanti segnavia ci si innesta nel sentiero che percorre un lungo tratto a mezzacosta, supera una galleria scavata nella roccia dagli austriaci ai tempi della prima guerra mondiale, passa sotto a una cascatella e comincia dunque a salire dapprima per larghi tornanti, quindi in modo più impegnativo a scavalcare il costolone su cui si trova il rifugio Denza Stavel a q 2298. Il rifugio pare di recente sistemazione, ben tenuto e pulito. Le camerate rischiano di essere sovraffollate nei fine settimana, la cena è ottima e il gestore è disposto a preparare la colazione a qualunque ore della notte.
Dislivello: 400 mt circa in salita per uno sviluppo di circa 4.5 km. 1.5 ore.
Secondo giorno:
sveglia alle 2 del mattino e partenza intorno alle 2.30. Per la verità, i salitori della normale potrebbero posticipare l'uscita di un paio d'ore ma è consigliabile la levataccia, soprattutto in condizioni di gran caldo come durante questa gita. Alla luce del frontale si lascia il rifugio e si percorre l'evidente sentiero in direzione passo del Cercen. Si risale un costolone, si trova subito la neve e ci addentra in un vallone che si traversa interamente in piano, a giungere all'attacco del ghiacciaio. Qui è indispensabile legarsi ed indossare i ramponi. La salita si fa subito dura, si è spesso distratti dal paesaggio notturno e surreale in cui una fila di lucine in ordine silenzioso precedono e seguono sulla via di salita. Il ghiacciaio pare interminabile, si susseguono pendii ora dolci, ora molto impegnativi. Le numerose cordate del nostro gruppo hanno passi disomogenei, così i tempi di salita si allungano a dismisura. 
A un certo punto, a est, l'alba.
Spente le frontali si continua a salire e si perviene finalmente alla sella di Freshfield a q 3375, proprio sotto la punta Vermiglio che da questo versante offre belle vie di arrampicata su roccia e misto fino al III grado. Il nostro gruppo invece si divide tra chi vuol provare l'attacco alla Presanella e chi decide per il rientro. Riorganizzate le cordate, si parte. Occorre abbassarsi dalla forcella di una cinquantina di metri su tratto attrezzato. Si scende dunque su bellissimo anfiteatro di ghiaccio che si percorre praticamente in piano avendo bene in vista la cresta della Presanella. La stessa si intraprende mantenendosi a destra per evitare cornici sporgenti, dapprima su terreno molto semplice, quindi su misto di roccette. L'ultimo tratto di cresta si affaccia in  modo un po' esposto sulla parete nord, pertanto, nel nostro caso, si decide di attraversare sotto cresta a destra. Ciò comporta l'attraversamento di un traversino con alcuni passi molto scabrosi e la risalita della cupola sommitale con pendenze sino a 45 gradi su ghiaccio ben scalinato e divertente.
In vetta c'è una una croce. Enorme soddisfazione nonostante i tempi molto lunghi ( in cresta si registravano altre rinunce).
La via di discesa è la stessa della salita ma si decide di affrontare la cresta esposta sulla nord che si rivelava molto semplice e poco vertiginosa. Dopo la forcella, la via su ghiacciaio ora completamente esposta ad un sole violentissimo, complicava le operazioni di discesa causa sprofondamenti continui sino alla vita. Rientro al rifugio, stanchissimi, alle 14.00.
Comprese le numerosissime pause e le difficoltà di discesa si può dunque riassumere:
Dislivello in salita dal rifugio: 1260 mt in 7.5 ore, km 7 circa.
Pausa in vetta: 0.5 ore
Dislivello in discesa al rifugio: 1260 mt in 4 ore, km 7 circa.
Dal rifugio all'auto, dislivello in discesa 400 mt circa in 1.5 ore, km 4.5 circa.
Una cordata indipendente, ben allenata ed esperta può affrontare l'itinerario in 6/8 ore.

Tourengänger: rochi
Communities: Hikr in italiano


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