Wildenmattenhütte (2286 m) via Giübin (2776 m)


Publiziert von siso , 17. Juni 2012 um 19:50.

Region: Welt » Schweiz » Uri
Tour Datum:16 Juni 2012
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT2 - Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   CH-UR   Gruppo Pizzo Centrale   Gruppo Piz Blas   Gruppo Pizzo Lucendro 
Zeitbedarf: 7:45
Aufstieg: 781 m
Abstieg: 1340 m
Strecke:Passo del San Gottardo (2095 m) – Cascina della Bolla (2144 m) – Diga Lago della Sella (2257 m) – Cascinone (2522 m) – Passo Posmeda (2569 m) – Giübin (2776 m) – Wildenmattenhütte (2286 m) – Portgerenstafel (2222 m) – Tross Stall (1930 m) – Spunn (1796 m) – Sandstafel (1630) – Mur (1582) – Rohr (1542 m) – Andermatt Stazione ferroviaria (1436 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada A2, uscita Airolo – Passo del San Gottardo.
Unterkunftmöglichkeiten:Wildenmattenhütte; Vermigelhütte.
Kartennummer:C.N.S. No. 1232 – Oberalppass - 1:25000; C.N.S. No. 1251 – Val Bedretto - 1:25000; C.N.S. No. 1252 – Ambrì-Piotta - 1:25000; C.N.S. No. 256 S – Disentis/Munstér - 1:50000.

Lunga traversata dal Passo del San Gottardo ad Andermatt, passando dal Giübin, dalla Wildenmattenhütte e dalla Valle di Unteralp. Percorso in buona parte ricoperto ancora dalla neve. Utilissime le ciaspole sull’altopiano sotto il Posmeda.

 

Inizio dell’escursione: ore 6:34

Fine dell’escursione: ore 16:10

Temperatura alla partenza: 8°C

Temperatura al rientro al Passo del San Gottardo: 24°C

 

Oggi sveglia alle 4:00; partenza da casa alle 5:00 con falce di luna calante (7% di visibilità).

Dopo la consueta sosta caffè a Stalvedro, risalgo la strada del Passo del San Gottardo senza incrociare un’auto. Viaggio piano, in quanto mi aspetto che qualche marmotta mi attraversi il campo stradale. Di fatto a quest’ora non sono ancora uscite dalla tana, probabilmente perché non è ancora sorto il sole. Parcheggio ai bordi della strada del Lago della Sella, 180 m dopo il Lago della Piazza.

Raggiunto il Lago della Sella, percorro i 334 m della corona della diga e mi porto sul lato meridionale.

Due pescatori, seminascosti dai blocchi di ghiaccio, pescano nel lago artificiale.

Da qui seguo la stradina in direzione Est per circa 75 m, quindi imbocco il sentiero, che verso Sud sale al Passo Posmeda. La giornata è splendida e resa particolarmente serena da una fresca brezza: devo indossare guanti e giacca. A 2500 m di quota, sull’altopiano, sono costretto a montare le racchette.

Transito ad un centinaio di metri dal Cascinone (2522 m) su un incantevole terrazzo innevato. Sono circondato da splendide cime vicine e lontane: Pizzo Rotondo, Pizzo Pesciora, Pizzo Lucendro, Finsteraarhorn, Monte Prosa, Pizzo Fortünéi, Gamsspitz, Pizzo Centrale, Piz Prevat, Giübin, Posmeda.
 

                                  Incantevoli paesaggi verso il Giübin

Alle 8:35, dopo 2 ore di cammino, raggiungo il Passo Posmeda (2569 m). Tolgo le racchette da neve e continuo lungo la cresta SW, caratterizzata da baite militari semisommerse dalla neve e da interessanti scorci sul Piano di Pontino, in Val Canaria.

A quota 2750 m il sentiero si biforca: a sinistra si va direttamente al Passo della Sella (2703 m), a destra si affrontano gli ultimi 150 m di salita verso il Giübin (2776 m).

Bella questa cima! Manca il libro di vetta, in compenso qui il telefonino ha campo.

Osservo l’alta Valle di Unteralp, completamente innevata.
La Wildenmattenhütte, meta principale dell’escursione, appare come un puntino scuro immerso nell’enorme manto bianco. A meridione della stessa si erge una catena di maestose cime, dominate dal Pizzo Barbarera (2804 m).

Valuto le possibili vie di discesa. Dopo aver testato la neve, decido di scendere senza ramponi lungo il ripidissimo versante NE. La neve è perfetta: né troppo dura, né troppo molle. Posso conficcarvi facilmente i tacchi degli scarponi e mi aiuto con i bastoni telescopici. Anche un’eventuale scivolata sarebbe controllabile, basta riuscire a mettere il sedere a terra. Scelgo quindi un tragitto privo di speroni di roccia.

Dopo 250 m di dislivello, a circa 2500 m di quota, mi porto sul versante destro della valle. Anche qui la neve è portante e non troppo gelata. La capanna non è più visibile. Cerco di mantenere la quota dei 2400 m, anche se sono costretto a leggeri saliscendi. Ad un certo punto temo di essere andato troppo avanti senza aver visto il rifugio.

 

Finalmente, dopo circa 3 km di marcia sullo stesso versante, raggiungo il Wildenmattensee (2286 m) con la capanna e l’alpeggio che è stato donato all’ex campione del mondo ed olimpionico di sci Bernhard Russi, per i suoi meriti sportivi, in particolare per la sua vittoria ai Campionati del Mondo del 1970 in Val Gardena.

 

La Wildenmattenhütte è stata completamente ricostruita nel 2008 dal CAS, sezione di Basilea, dopo che il 9 ottobre 2005 un incendio l’aveva distrutta.

Purtroppo trovo il rifugio chiuso. Anche in estate non c’è un guardiano. Per le riservazioni occorre contattare la Talkanzlei Ursern, 6490 Andermatt, Tel. +41 (0)41 887 15 39.

È un luogo incantevole che invita a sostare sulla panchina esterna dell’edificio, in contemplazione meditativa dell’idilliaco laghetto.

 

Non è possibile scendere a valle puntando dritto alla Vermigelhütte, l’altra capanna, molto più frequentata della Unteralp Tal. Prima occorre compiere un lungo giro verso SE per poter superare il Portgerenbach in piena. Ci riesco a 2220 m di quota, dopo aver testato con i bastoni un ponte di neve.

A partire da Portgerenstafel (2222 m) la temperatura sale drasticamente: è come se si passasse direttamente dall’inverno all’estate.

Il fondovalle è caratterizzato da una lunghissima, interminabile sterrata, lungo la quale si trovano alpeggi e casolari riattati. Gli alpigiani stanno ultimando i preparativi per l’apertura della stagione: controllo delle mungitrici meccaniche, recinzione elettrica degli alpeggi, spietramento dei pascoli.

Man mano scendo verso Andermatt l’Unteralpreuss diventa sempre più impetuosa: spettacolari le cascate che ha formato. I prati sono opulenti di fiori; è un mosaico naturale di colori e profumi.

Alle 14:15, riarso dalla sete, posso sedermi sulla terrazza di un ristorante di Andermatt. Mi faccio una freschissima “Stange”. È deliziosa! Mi concedo il bis; tanto l’autopostale che mi riporterà al Passo del San Gottardo parte alle 15:45.

Le corse delle autopostali per i valichi alpini iniziano proprio oggi. Sul veicolo, che parte con una puntualità tutta svizzera, oltre all’autista siamo solo tre passeggeri. Mi godo il rilassante viaggio di 25 minuti scattando foto dal finestrino.

 

Fantastica traversata, favorita dalla presenza di neve, che oltre a facilitare il cammino impreziosisce notevolmente il paesaggio.

 

Tempo di salita: 2 h 55 min fino al Giübin (2776 m); 5 h fino alla Wildenmattenhütte (2286 m).

Tempo totale: 7 h 45 min

Tempi parziali

Passo del San Gottardo (2100 m) – Diga Lago della Sella (2257 m): 30 min

Diga Lago della Sella (2257 m) – Cascinone (2522 m): 1 h 20 min

Cascinone (2522 m) – Passo Posmeda (2569 m): 12 min

Passo Posmeda (2569 m) – Giübin (2776 m): 40 min

Giübin (2776 m) – Wildenmattenhütte (2286 m): 1 h 20 min

Wildenmattenhütte (2286 m) – Andermatt (1440 m): 2 h 55 min

Coordinate Giübin: 691.700/157.709

Coordinate Wildenmattenhütte: 693.650/160.130

Dislivello teorico: 781 m

Sviluppo complessivo: 21,7 km

Difficoltà: T3, WT2

Libro di vetta: no

Copertura della rete cellulare: nella Val Torta assenza di segnale, idem nella zona del Wildenmattensee.

Tourengänger: siso


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Kommentare (4)


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Daniele66 hat gesagt: no coment
Gesendet am 17. Juni 2012 um 21:34
Dopo una cavalcata del genere una sola
osservazione Stupendo ciao Daniele66

siso hat gesagt: RE:no coment
Gesendet am 18. Juni 2012 um 14:01
Ciao Daniele,
è stata veramente una magnifica escursione.
Condizioni meteo eccezionali, con passaggio dall'inverno all'estate in pochi chilometri.

Alla prossima,
siso

Felix hat gesagt:
Gesendet am 9. Juli 2012 um 11:33
bravo!
un bel giro - e molto longo;
un idea per me per l'autunno ...

cari saluti
Felix

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 14. Juli 2012 um 16:02
Ciao Felix,
è una piacevole escursione nel bellissimo scenario del Passo del San Gottardo: raccomandabile!

Saluti dal Ticino,
siso


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